venerdì 26 dicembre 2014

quel cizio

24.12
Dal grigio di Malpensa si sale e si attraversano i cumuli nembi.
Spunta il sole dell'alba, arancio e rosa, il cielo si fa luminoso e celestino.
Se sapessimo vivere tra le nuvole, sulle nuvole (ehi, tu, vivi proprio fra le nuvole!), vedremmo sempre la luce e sentiremmo il calore, anche in giornate grigie come queste.
Il manto di nuvole è infinito, solo le Alpi innevate spuntano al di sopra.
Anche le nuvole sembrano neve, tanto sono compatte e continue. Ci si potrebbe camminare sopra, forse...

La copertura si interrompe solo dopo i Balcani, all'altezza dell'Egeo.
La Grecia, le isole greche, l'arcipelago che viene formato: si racconta di città-stato autonome e federate, culture locali in una civiltà integrata da una lingua comune.
Tante isole, di forme diverse, simili e separate, unite in un arcipelago.
Che progresso sarebbe, per me, tornare a vivere così...
Ma sono stati sconfitti dagli Stati e dagli Imperi, ed ora dall'Unione Europea, questi poveri greci...!

A Larnaca, nella stupenda chiesa di Agios Lazaros (che, dopo essere morto per quattro giorni e risorto a Betania, è stato vescovo ed è rimorto qui, dopo 30 anni..), una vecchina barbona sta seduta ed ha in testa un pappagallo. Si parlano e si accarezzano a vicenda, chissà da quanti anni...
Sui muri del quartiere vecchio, ormai inghiottito da bar e alberghi, risalta una scritta frequente: How deep can you go ?
Ho incrociato la statua in bronzo di Zenone di Cizio (l'antica Larnaca): serio e quasi funereo, come le sue teorie.Fondatore ad Atene della famosa Stoa: qui usano la parola Stoa (portico), ma non si vedono filosofi.
Solo pub, peripteri (chioschi), ristoranti e musica, la solita musica di ovunque...

Ho passato la notte di Natale a cambiare stanza e letto: nella 323 non funzionava più la chiave, ho dovuto lasciare tutte le mie cose dentro per una notte e trasferirmi con quel che avevo (vestiti addosso e cellulare) nella 218.
Anche a Milano, ieri, sono arrivati all'Hotel Valley e mi hanno detto che c'erano stati dei problemi con la carta di credito. Mi hanno mandato dai loro amici, anche loro arabi, vicino a Loreto, all'hotel Sofìa.
Insomma, notti irrequiete e senza sicurezza, nei limiti di una vita borghese ovviamente...

25.12
Gente che passeggia sul molo e sul lungo lungomare Finikoudes, che credo dedicato ai Fenici...
Molte ragazze e badanti filippine e asiatiche, come al giardinetto nei giorni di festa.
Anche qui c'è un lago salato con i fenicotteri, inoltre.
Risveglio lento della città, è tutto molto chiuso, e lo saranno anche i musei, ed anche domani.
Che fare ?
Ma quante foto si fanno ragazzi e ragazze per strada ?
E sempre ridono, apparentemente felici (di fotografarsi ? )

Seduto su una panchina, al semibuio, ma sotto un mega-albero di Natale (Xristoughenna) illuminato.
Soliti locali pieni di giovani e famiglie, come a Salonicco o a Sofia: usano gli ultimi risparmi, in questa dolce vita nella catastrofe.
Ed io sto qui, a guardarli, muto.
Due fette di pane con formaggio, uno yogurt greco denso e acido, un babbo natale di cioccolato: il mio cenone per quest'anno.
Ascolto le ondine del mare, qualche suono della città nella notte, niente più.

26.12
Ho finalmente capito perchè la sigla del rame è Cu.
I romani prendevano il rame da qui, da Cyprum, Cuprum appunto.
L'isola ha preso poi il meglio e il peggio di tutte le dominazioni, e sono state tante...
Dagli inglesi ha preso l'English breakfast, la guida a sinistra, le basi militari, il gusto per il jogging, una certa precisione, gli scout (ma di mare).
Il resto mi sembra molto greco, e un pò arabo.
Da qui le navi partono ancora per Israele, Libano, Egitto, Atene, Rodi.
Bandiere greche ovunque: ma perchè non si sono riunificati ora con la terra-madre ?
O forse a tutti fa comodo uno staterello, zona franca in cui investire e riciclare denaro russo o inglese ?
O forse le mettono solo per dire : 'non siamo turchi'...

Spiaggia bianca e scogli d'arenaria ad Agia Napa.
D'estate deve essere un carnaio di turisti d'ogni dove e d'ogni feccia.
Ora è un villaggio quasi fantasma, seconde case senza nessuno.
Un cane nero entra in acqua e si scrolla: libero nel bagnarsi, non libero nei suoi automatismi di specie.
Sembra tranquillissima quest'isola, soprattutto se stai circondato dalle mura bellissime o stai sotto il grande sicomoro del Monastero di qui.
Non si vedono scippi, non ci sono furti, non si ricordano aggressioni.
Pochissimi i reati evidenti e scoperti.
Ieri pomeriggio, però, litigata tra un tassista ed un'autista di mezzo pubblico, per una precedenza: urla e parolacce, uno sputo anche. Per il resto, quiete assoluta, sole, leggero vento.

Pranzo all'aperto: moussaka celestiale, succo d'arancia, e caffè greco al Bulldog Inn, davanti al mare.
Il rito del caffè qui: con zucchero o senza, attendere che scenda la polvere, sorseggiare molto lentamente, lasciare il fondo e guardarlo, alla ricerca di segni sul futuro...

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