domenica 25 giugno 2023

Dalla Russia con terrore

 

Non sappiamo ora come andrà a finire in Russia.

Ma non è neppure la cosa più importante ora.

É importante sapere e capire quel che sta già accadendo e quel che vuole dirci.

Quel che ci riguarda.


  1. Gli Stati-nazione, perduto -oltre a vari altri requisiti centrali- il monopolio della violenza legittima, possono garantirsi la sopravvivenza soltanto attraverso un aumento della militarizzazione interna ed esterna. Il che li rende incompatibili con qualunque prospettiva -anche solo apparentemente e minimamente- democratica. Se continuano a parlarne, è solo per rassicurarci e far finta di essere sani.

  2. Gli Stati-nazione, dopo aver -a questo fine- finanziato eserciti regolari e mercenari, si troveranno sempre più a fronteggiare conflitti e scontri per il potere tra queste stesse (ed altre) forze armate, in una nuova sorta di guerra civile tra militari.

  3. Le guerre civili polarizzano le cittadinanze, che possono soltanto schierarsi di volta in volta le une contro le altre: già a Rostov scrosciano gli applausi alle truppe, ci si mette in posa per un selfie su un carrarmato, ci si improvvisa tifosi di una squadra o dell'altra, avvolti soltanto nel neo-fashionismo della guerra quale ultimo spettacolo della nostra vita, in cui potersi sentire -se non protagonisti-almeno spettatori privilegiati o comparse (seppur in chiaro odor di scomparsa).

  4. Gli Stati-impero si rafforzano facendo saltare gli equilibri degli Stati-nazione che non obbediscono più o che non vogliono più sottostare al loro Ordine Mondiale.

    Quel che sta accadendo ci conferma nell'interpretazione che la cobelligeranza dell'Occidente in Ucraina persegue -da sempre ed in primo luogo- proprio lo scopo che oggi sta infine ottenendo: è già accaduto in Iraq, Afghanistan e Libia, con le conseguenze che sappiamo: guerra per bande, caos politico permanente, violenze infinite, fughe migratorie incontrollate.

    Ma destabilizzare la Russia è e sarà un'altra storia, per tutti.

  5. Gli Stati-impero vogliono -come sempre nella storia- spartirsi territori e poteri, spodestando dittatori eletti nelle attuali democrature con governatori-fantoccio, ancor più prepotenti, terribili e violenti dei loro predecessori (e solo illusoriamente più controllabili nel tempo): Prigozhin già ora è questo rispetto a Putin, ma gli apprendisti stregoni che vogliono proseguire a dominare il mondo lo lasciano fare, al momento (sempre che, sotto banco, non lo stiano addirittura già sostenendo, pur di liberarsi del despota in disgrazia).

    Poi, magari, per liberarsi del liberatore, ci sarà sempre tempo (forse) per fargli guerra, prima che si impossessi dei bottoni nucleari.

  6. Questa storia parla anche del nostro prossimo futuro: comunque andrà a finire laggiù, le conseguenze per le nostre vite, ancora apparentemente lontane e protette, saranno ulteriormente catastrofiche.

    Così come già avvenuto con la gestione politico-militare della pandemia, ancora freschi della sciagurata gestione dei cataclismi climatici, ci troviamo ora infatti davanti ad un altro lampante precedente che parla di guerra.

    Insulsi ed impotenti quali siamo divenuti, in troppi preferiamo credere ancora alla favola che gli Stati ed i governi vogliano il nostro bene e siano lì a servirci e proteggerci.

    L'Alarm-IT che tra pochi giorni si diffonderà tra i cellulari della penisola vuole anticipare qualcosa che dovrebbe davvero allarmarci (ma sembra proprio di no): si stanno preparando e ci stanno preparando, al peggio, al sempre peggio in arrivo.

sabato 24 giugno 2023

solo la morte (mi ha portato in collina)...

Solo la morte ci ha liberato di Berlusconi (ma non del berlusconismo, che è ben vivo e vegeto).

Solo la morte può far fallire i sogni dei ricchi: quelli che giravano a suon di dollari in fondo agli oceani alla ricerca del Titanic, ad esempio.

Ma anche i sogni (per me, incubi) degli sviluppatori, degli informatici, dei matematici, dei virtualizzatori senza fine: la realizzazione dei loro visori che illudono e dei loro occhiali che filmano, delle loro videocamere che ci controllano ovunque, dei loro microchip sotto cute. C'è solo da sperare che muoiano, insieme ai loro sogni. Perchè, se resteranno vivi, nessuno potrà e saprà opporsi e fermarli.

Solo la morte potrà far smettere masse di giovani dallo sbevazzare gli spritz nei bar o dal farsi sedare a vita dagli smartphone incorporati.

Solo la nostra morte (da alluvionati, affogati, terremotati, affamati, bombardati, investiti, avvelenati, cancerosi, contaminati, radioattivi, incidentati, fucilati ed impiccati...) permetterà al pianeta di riprendere a respirare.

Solo la morte di tutti gli immigrati, in mare o per terra, farà finire la loro strage nazista da parte nostra.

Solo la morte potrà fermare la distruzione che i nostri governi e la nostra specie stanno perpetrando e perpetuando, senza alcun desiderio di smettere.

Solo la morte potrà uccidere i necrofili che siamo diventati.




lunedì 5 giugno 2023

intellettuale: titolo scaduto


cari e care,

da tempo non scrivo qui.

qualche motivo lo potete anche trovare in un articolo uscito ieri su medea:


 https://ojs.unica.it/index.php/medea/article/view/5524/5639


un saluto

e,