martedì 25 dicembre 2012

si levano i morti...


L’Università fuori dall’Europa



Mozione approvata all’unanimità dell’Assemblea della CRUI  (20.12.12)

Le gravissime e irresponsabili scelte del Governo e del Parlamento contenute nel DDL di stabilità risultano perfettamente coerenti con il piano di destrutturazione del sistema iniziato con le LL. 133/2008 e 126/2008 nella legislatura appena conclusasi, a carico di un sistema universitario notoriamente e pesantemente sottofinanziato rispetto alle altre realtà internazionali. La richiesta di mantenere nella disponibilità delle Università 400mln di euro equivaleva a poco più del 10% degli emendamenti introdotti dal Senato e ad appena l’1% dell’impatto complessivo della manovra. Non si è voluto intervenire se non con un pour boire di 100mln di euro.
La CRUI prende atto di come gli appelli più volte lanciati dalla Conferenza in via ufficiale e a mezzo stampa sin dall’insediamento del Governo sulle conseguenze dell’ulteriore taglio di 400 milioni siano rimasti del tutto inascoltati e le garanzie formulate al riguardo dal Ministro dell’Università siano state totalmente tradite e disattese. E non è più sufficiente, purtroppo, dichiarare che l’Università va in fallimento senza che ciò produca i suoi necessari effetti a tutti i livelli.
Quanto approvato dal Parlamento è in patente contraddizione con le tanto frequenti quanto vacue prese di posizione in favore dei giovani e della ricerca; determinerà un crollo oggettivo del sistema universitario italiano e la sua immediata fuoriuscita dall’Europa.
La CRUI respinge in toto il disegno politico che porta all’affossamento del sistema universitario nazionale, statale e non statale. Per conseguenza, a fronte di una diminuzione del 12% delle risorse nel triennio e di una qualsiasi idea di sviluppo del sistema universitario, la CRUI annuncia fin da subito:
• l’impossibilità di avviare alla ricerca i giovani meritevoli;
• l’irricevibilità del piano triennale inviato alla Conferenza dal MIUR e delle conseguenti forme di ripartizione ivi previste, incluse quelle premiali;
• l’impossibilità di adempiere alle scadenze burocratiche indicate dall’ANVUR di valutazione della didattica, vista l’assenza di risorse adeguate per la costruzione dell’offerta formativa;
• l’impossibilità, alle condizioni attuali, di partecipare in modo competitivo al programma Horizon 2020 e agli obiettivi di efficienza didattica in termini di laureati chiestici dall’Europa.
Deve essere inoltre ben chiaro che, a séguito dei nuovi tagli, le Università italiane garantiranno le spese del solo personale in servizio e si vedranno costrette alla riduzione di non meno del 20-25% dei servizi essenziali per il funzionamento (luce, gas, riscaldamento, laboratori, biblioteche) con le prevedibili conseguenze sulle infrastrutture della didattica e della ricerca, sull’offerta formativa, sulle immatricolazioni e sulla correlata fuga delle menti migliori verso Paesi più “ospitali”. Inoltre, come più volte annunciato, la drastica e inopinata diminuzione delle entrate dallo Stato provocherà lo sforamento dei bilanci di più della metà degli Atenei italiani.
Il Paese, anche in vista delle prossime scadenze elettorali, deve essere consapevole che alle parole spese per lo sviluppo, per la difesa dei giovani e delle loro opportunità dovrà seguire la garanzia dei fatti. Non si può né si deve continuare a mentire. Come può l’Italia stare in Europa se non vi porta le sue Università? Le Università italiane vogliono essere trattate e giudicate su standard europei. Nulla di più.
La CRUI ritiene che l’occupazione dei propri spazi di autonomia da parte di una politica nemica del sapere abbia prodotto risultati disastrosi; intende avviare nelle prossime settimane un dibattito sulle nuove scelte per il futuro del sistema con tutti gli interlocutori coinvolti, a cominciare dagli studenti e dalle famiglie, in vista di un’Assemblea aperta da tenersi prima delle elezioni politiche per rilanciare un’idea diversa di Università nel Paese.

domenica 23 dicembre 2012

la fine del mondo


In serata è stato diffuso il comunicato firmato dal Subcomandante Insurgente Marcos. Dice così.

Comunicato del Comité Clandestino Revolucionario Indigena – Comandancia General del Ejercito Zapatista de Liberación Nacional 
Messico
21 dicembre 2012
A chi corrisponda:
AVETE SENTITO?
è il suono del vostro mondo che cade a pezzi
è quello del nostro che risorge
il giorno che è stato il giorno, era notte
e notte sarà il giorno che sarà  il giorno
democrazia!
libertà!
giustizia!

Rispuntano, apparentemente dal nulla, gli zapatisti, quasi come marziani, sulle strade di San Cristobal e Ocosingo.

I Maya si sono fatti vivi così, ma quasi nessuno se ne è accorto.
Siamo troppo presi da altre catastrofi, più piccole e più nostrane, tra cui l'ennesima sconfitta del Cagliari...
Peraltro alle 00.01 del 21.12 sono scivolato in bici sul ghiaccio di Lodi.
Nessun danno.

Ora mi trovo a casa di amici a Verbania, ho davanti un soleggiato Lago Maggiore, qualche spruzzo di neve sui monti, pace apparente.
Solo il frigo fa qualche rumore, ed un telefono al piano di sopra.
Reduce da tre serate in cui ho presentato al nord il nuovo libro sulle catastrofi, insieme all'amico Caserini.
Piccoli gruppi di persone nel pubblico, tra il divertito e l'inquietato, come sempre.
Vedo in loro un continuo altalenare tra desiderio di rimozione e rassicurazione e voglia di crescere in consapevolezza e di riprendere ad agire.
La domanda ricorrente è stata: ma se la catastrofe è in corso e non c'è possibilità di fermarla, che senso ha scrivere libri, parlare, fare politica ?
Eppure è proprio passando di qui che forse si può trovare qualche senso e qualche risposta.
Io mi sento,sempre più spesso ed intensamente, quasi un alieno, un ape maya...
Ma ne farò ancora qualcuna, di presentazione, nei prossimi mesi; il librino le merita.
Anche se, già da ora, sento che saremo divorati da finte campagne elettorale per finte elezioni per finti governi.
E la catastrofe andrà avanti, il vecchio e il nuovo si fronteggeranno ancora e sempre, sino alla fine del mondo...


mercoledì 19 dicembre 2012

la cena delle beffe

Chissà perchè le uniche due cose su cui Napo orso capo non riesce ad ottenere nulla sono state la riforma della legge elettorale e la non candidatura di Monti.
Poteri più forti di lui ? O i suoi stessi amichetti che, al dunque, lo mollano ?
Intanto, è riuscito a fregare defintivamente anche il suo (ex ?) partito: con le liste di centro montiane, l'asse Bersani-Vendola va in soffitta. Tutti uniti contro il PD (Bersani è troppo di sinistra, si sa...).
Ancora una volta il 'sacrificio' del PD (non andare subito alle elezioni un anno fa e sostenere Monti) si rivela il solito boomerang per la sedicente sinistra.
Napo, un mostro di strategia politica (ma forse voleva proprio questo, sotto sotto, un bel Monti bis, da sempre, ed anche contro il suo stesso partito...).
Il PD, comunque, si merita questo e altro...

Legge di stabilità: non contenti dei tagli all'Università già previsti, promettono soldi per mantenerle semplicemente in vita, e poi li tagliano ancora!
Lo stesso capo dei Rettori blatera qualcosa contro il governo e parla, infine, di 'catastrofe' dell'università.
Benvenuto nel club.
Intanto si danno 2 miliardi alla TAV e si comprano gli F35 (180 milioni di euro l'uno).
Il mio corso di laurea ne costa 80.000 all'anno, ma non si può finanziarlo, costa troppo e c'è la crisi...
Al consorsone per la scuola sono riusciti già a fregarne due terzi con quesiti-trappola.
In Sardegna, rinviati a giudizio 18 ex consiglieri del periodo Soru, per uso illecito dei fondi destinati ai partiti: i consiglieri appartengono a tutte le liste politiche.
Non si resiste alla tentazione del denaro facile, sotto qualunque latitudine e qualunque ideologia) sempre che ce l'abbiano).
Studenti in piazza, sempre più disperati e incazzati, sempre più esibizionisti.
Nessuna idea di lotta politica vera.
Ora si aspettano solo le elezioni, luogo principe della democrazia.
24 febbraio, data per andare al mare, magari agli antipodi.
Inizio a cercare i soldi e il viaggio low cost....
Auguri e buone vacanze, anche ai maya.









martedì 18 dicembre 2012

crolli e scrolli

Si avvicina il 21 dicembre e i maya sorridono...

Monti sosterrà, senza candidarsi, una mega-lista di centro, quindi ?
Senza PdL e Lega e contro il PD ?
Una nuova DC, in sostanza, più 'tecnocratica' e meno 'sociale' ?
Crollo definitivo del bipolarismo all'italiana.
Un buon risultato.
Alla fine, con buona pace di Vendola, ci ritroveremo con un bel governo Monti bis, stampellato dal povero Bersani. E chiameranno 'politico' un nuovo governo 'tecnico', ma legittimato dal popolo. Fantastico!
Le prossime elezioni, le primarie, le parlamentarie...Tanto rumore per nulla.
C.V.D.

Due palazzine sono crollate a Palermo: si era saliti troppo in alto, abusivamente.
Buona metafora per la nostra civiltà.
Il medievista Cardini: la fine del mondo maya non ha senso, ma questo nostro sistema di potere occidentale, che va avanti da almeno 500 anni, è finito.

Profumo: metà degli atenei universitari a rischio default (traduci: catastrofe).
Bella scoperta!
Ci dibattiamo in consigli di dipartimento che non sanno già più come coprire le falle: basta che un professore chieda congedo o vada in pensione e non sai più come fare. Discussioni infinite e inutili: in assenza di risorse, le parole non mancano. Pura retorica.
Anche perchè, i giornali di oggi chiariscono che si trova più lavoro con il diploma che con la laurea.
Ergo ?  Mi pare chiaro: scrolliamocela di dosso, questa università pubblica!

Triste crollo, almeno per me, del grande Benigni.
L'altra sera in tv mi è parso forzato, vuoto, vecchio, patetico.
Sembrava Scalfaro redivivo che tenta di fare il comico.
Retorica da prima repubblica, cattocomunista vecchio stampo.
Un ferrovecchio inutilizzabile, una nenia melensa sul passato che non passa (e che, invece, è già crollato da tempo, grazie al cielo...).
Tu quoque, mi son detto.
Dopo l'articolo 1 della Costituzione (quello che parla di lavoro e di sovranità popolare, idee ormai davvero anacronistiche e desuete), mi è venuta la nausea e ho spento.








sabato 15 dicembre 2012

para doxa

Paradossi della politica (politica?) italiana.

Se Renzi avesse vinto le primarie, Berlu non si sarebbe candidato (non ci sarebbe stato bisogno, la destra avrebbe già vinto).  Ha perso, quindi Berlu si candida.

Se Monti si candidasse per uno schieramento di centro (-destra) avrebbe molte meno probabilità di diventare presidente del consiglio o della repubblica rispetto a quelle che avrebbe se NON si candidasse (infatti non è votato da noi cittadini, ma da organizzazioni e poteri ben più potenti (le banche, la BCE, il PPE (cioè le banche e la BCE in versione 'politica').  Non si candiderà, quindi ha vinto.

Se Berlu si candidasse e vincesse le elezioni (lo dico per assurdo, che non vuole dire che sia impossibile, visto come funzionano moltissimi concittadini...) avrebbe molto meno potere e potrebbe governare con molta più fatica, che non se NON vincesse, ma appoggiasse il Monti bis o chi per esso...
Si candiderà, quindi ha perso.

Se Casini, Fini e Montezemolo non si presentassero alle elezioni e riuscissero a nascondersi (come ora) dietro Monti, avrebbero molto più potere che se si candidassero apertamente.
Si candideranno, ma vinceranno il governo dopo aver perso le elezioni.

Se Grillo non avesse deciso di presentare liste alle elezioni (e ci fosse andato contro) avrebbe avuto molto più potere ( e molti meno casini interni) che presentandole.
Le sta presentando, e quindi perderà il suo movimento anche se vincerà le elezioni.

Ergo, queste elezioni sono finte, e non servono alla politica.
Sono solo un fatto sportivo, più vicino al tifo che alla democrazia.
E sono molto più truccate di qualunque partita di calcio o corsa ciclistica truccata.
Quindi ?
Traete le conclusioni, fate voi.
Le mie, le conoscete.

NB: ho letto per caso (caso ?) un bellissimo romanzo: 'Fare la frittata' di Jim Powell.
Ve lo consiglio proprio, parla di politica e di amore, ma ora non ho tempo ed energia per parlarne meglio.









mercoledì 12 dicembre 2012

untouchables 2

Ancora sugli intoccabili...

Oggi 12.12.12, salta tutto, decreti vari e così sia.
Ma la riforma delle forze armate si fa: meno spese per il personale, più armamenti.
21 miliardi in un anno, buttati al vento.
Finmeccanica ed altri verminai, F35 e così via.
Niente da fare sugli eserciti, non conoscono crisi, anzi.
D'altra parte la loro funzione esterna contro nemici va inventata ogni volta (ed anche i nemici vanno inventati), ma la loro funzione interna è ben chiara da sempre: stare con i potenti e con i ricchi e proteggerli in caso di lotte popolari e di guerre civili.

Grillo si erge a nuovo intoccabile.
Se non vi fidate di me, alla mia discrezione e onestà, fuori dalle palle!
Va bene essere dei leader carismatici nell'era di Internet, va bene non far andare in tv, ma almeno un pò di trasparenza sulle regole e sulle procedure non sarebbe male.
Mettiamoci l'elmetto, siamo in guerra, il nemico ci ascolta...Niente critiche, insomma.
Vecchie storie, no ?
Peccato.

Inutile commentare le leggi fatte da questo governo (tipo quella sull'incandidabilità degli indagati, una vera presa per il culo...!) e leggi che alla fine non si faranno (nuova legge elettorale, riduzione numero parlamentari, riduzione province, riduzione vitalizi, etc).
Grazie al cielo vanno avanti: la riforma universitaria (che colpisce studenti e docenti), la riforma delle pensioni (che ammazza i vecchi), la riforma del lavoro (che abbatte i diritti sociali degli operai).
Tutto quello che tocca la casta, invece, non si tocca e va al macero.
Chi tocca muore.
Hanno solo fatto finta.
Quante parole inutili !



domenica 9 dicembre 2012

sulla nostra pelle

Nelle raffigurazioni siberiane i personaggi del mondo sacro erano sempre armati.
Perchè mai nell'immaginario dei miei vecchi Cristo aveva cominciato a materializzarsi sulla schiena dei criminali imbracciando un Kalasnikov e un libro su cui era scritto: 'Gente onesta, se volete la pace e la benedizione del Signore, dovete ammazzare senza pietà tutti gli sbirri, i funzionari politici, i banchieri e gli usurai' ?
Quando avevo chiesto a mio nonno di spiegarmi questa evidente contraddizione, lui mi aveva risposto in totale trasparenza: 'Vedi, Kolima, gli insegnamenti religiosi servono ai potenti di questo mondo per sottomettere la gente al proprio controllo...Così, le idee buone, capaci di unire le persone, diventano catene che le rendono schiave, il veleno che le uccide, il rancore che le divide. Per questo ogni religione in sè è un male, perchè sfrutta la tendenza della gente a credere nella bontà e nell'onestà. La verità è che non è possibile sistematizzare l'amore: quando le persone ci provano si chiama 'prostituzione', perchè l'amore e ogni altra cosa buona arrivano dal profondo dei nostri cuori, il posto dove abita Dio. E Dio, mio caro, non si compra e non si vende. Chi ci insegna il contrario, chi vuole convincerci che Dio è avvolto da chissà quali misteri e ci spiega come dobbiamo vederlo, interpretarlo, e ci impone i modi in cui lo dobbiamo lodare, non è altro che un farabutto, un ladro e un bugiardo. Dio può avere mille sembianze, perchè ogni uomo lo vede a modo suo, vicino a lui. Noi siamo le sue creature, ma lui è parte di noi, per questo gli diamo un aspetto simile al nostro: marchiato con i segni dei criminali onesti, armato con le nostre armi per lottare contro le ingiustizie, affermando ciò in cui crediamo.'.

'Nonno Lesa, ho detto con voce sicura. quando voi non avrete più bisogno del disegno, posso prenderlo io ?'  Il vecchio mi ha guardato con sospetto: 'E cosa te ne fai di un pezzo di carta ?'...
'Lo voglio perchè è molto bello, e secondo me è un peccato bruciarlo'.
Per tutta risposta nonno Lesa ha preso il disegno tra le mani e mi ha guardato dritto negli occhi con una tale energia che ho sentito tremare le ginocchia, poi si è avvicinato al camino e ha gettato il foglio tra le fiamme...
'Per fare questo mestiere devi abituarti a una regola: se vuoi creare, devi saper anche distruggere. Quando morirò non voglio essere ricordato per un pezzo di carta scarabocchiata, voglio che mi ricordi per quello che ti sto insegnando, per come crescerai e per come vivrai la tua vita. Tieni sempre a mente una cosa: ...quel che conta è la nostra vita, le nostre idee, che dobbiamo sparpagliare come i seminatori nei campi...'

Era autunno...e le strade della mia città si riempivano di foglie secche che formavano un enorme tappeto marcio, esteso fin dove arrivava lo sguardo. Gli spazzini erano stati quasi tutti licenziati, perchè con la crisi l'amministrazione politica aveva pensato bene di sacrificare i dipendenti statali. Una serie di decreti duri come il martello e taglienti come la falce...avevano gettato i cittadini in pasto a un mercato libero sempre più forte e sempre più affamato di anime umane. Il programma di ricostruzione del paese era stato sostituito da un concetto vago e, in quel contesto storico, molto pericoloso: la libertà.
La gente accettava di combattere in nome della libertà con tale fervore che era pronta a demolire persoino le proprie case, ma bastava scavare un pò nel profondo per accorgersi che dessero a quel concetto lo stesso significato. Ognuno, questa famosa libertà, la vedeva a modo suo, e il paese si stava trasformando in un vortice inimmaginabile di caos.
Da un giorno all'altro, intere famiglie non avevano più i mezzi per procurarsi il cibo; qualcuno si suicidava con un colpo di pistola, qualcun altro sceglieva una morte più lenta, abbandonandosi all'alcol o alla droga. Celebravamo il funerale delle nostre comuni speranze, ed eravamo tutti afflitti dalla stessa apatia e dalla stessa tristezza: ogni sera andavamo a dormire con un peso insopportabile addosso, una specie di rammarico mischiato a una forte preoccupazione. Il mondo appariva troppo surreale, anche l'autunno sembrava più freddo e spettrale del solito, macabro, con il cielo sporco e spento e l'aria senza odore.
Mio nonno chiamava quel periodo 'il purgatorio'...

(da Nicolai Lilin, Storie sulla pelle, 2012)

giovedì 6 dicembre 2012

untouchables

Gli intoccabili.
Così si intitolava un film di qualche anno fa, in cui si parlava -se ricordo bene- di gangster.
I protagonisti di oggi sono:

- Napo, decretato intoccabile anche dalla Consulta, contro l'azione dei magistrati di Palermo.
Ci sono casi in cui magistrati vanno contro magistrati, ed è quando poteri ancora più alti si mettono di traverso e sono da giudicare. Mission impossible. Ovviamente, quando non sarà più in carica o sarà morto tutti verranno fuori a condannarlo e a ricordare le sue magagne, ma ora...non si può, per il bene dello Stato!

-i partiti politici: niente nuova legge elettorale (su questo, Napo non potrà nulla, chissà perchè...). E milioni di persone andranno a votare comunque, e qualunque sia la sbobba fornita a tavola. La democrazia è questo, ci diranno... Ma non si era detto che si era stanchi di andare a scegliere deputati nominati e non eletti e che non si poteva andare avanti così ?  Invidio, sotto sotto, la capacità di rivoltarsi che in questi giorni vedo ancora in Egitto contro il nuovo Faraone.

- Monte dei Paschi, una banca spazzatura in cui lo stato continua a sversare soldi, mentre quella stessa banca e molte altre continuano a licenziare senza ritegno e le agenzie di rating ci ricordano che stiamo sprecando soldi pubblici per imprese già fallite e senza speranza di ripresa, che hanno turlupinato milioni di clienti già negli anni scorsi. Stessa storia in Spagna: con la scusa di salvare i risparmiatori, si finanziano 4 grosse banche già di fatto in coma profondo e irreversibile.

- la corruzione, che continua a crescere. Meno corrotto di noi addirittura il Ghana, che ho visto di persona in che situazione si trova. Immaginiamoci a che punto siamo qui. Ma non c'è bisogno di immaginarlo, lo vediamo. E qualunque cosa potessimo immaginare, noi persone normali, non sarebbe all'altezza del verminaio in cui ci troviamo. E' per questo che Berlu deve ripresentarsi: 'ha ancora troppi processi', come aveva già detto il suo 'amico'  Bossi.

- gli industriali inquinatori e assistiti (altro che 'protezione dell'ambiente', altro che 'libero mercato' !): l'ILVA può e deve proseguire, in barba ai giudici e ai cittadini malati e ad un territorio devastato...
Soldi e sviluppo sopra tutto, con la scusa di dare lavoro a qualche migliaio di disperati.
Disperante veramente.

-Cellino e i suoi amici presidenti delle società di calcio: continuano a fare casini finanziari e sportivi da anni e sono sempre lì. Per farne fuori uno bisogna starci dietro per anni, e per uno che va fuori, dieci restano in sella. Ora si scopre che lo stadio Is Arenas ha finto di pagarlo lui, ma l'ha fatto pagare ai cittadini di Quartu, col beneplacito del comune. Ma si può...!

Ecco una piccola, breve e incompleta lista dei nuovi intoccabili, dei nuovi gangster.
Come si fa a vedere uno spiraglio, quando continuano ad accadere e a crescere fatti come questi ?
E quando vedi l'incapacità di vera reazione da parte nostra ?


martedì 4 dicembre 2012

la solitudine tra noi...

Mentre si continua a far cagnara e spettacolo su cose inutili (ad es. le primarie), su false opposizioni e conflitti  (ad es. Renzi/Bersani), su melensaggini d'alto bordo (la gravidanza di Kate o i twitter del Pastore tedesco...) voglio dedicare qualche riga a tre storie di gente importante, ma capace di fare scelte in solitudine ed in conflitto con la prassi corrente.

1. L'antipaticissimo e destrissimo Sallusti, che sta conducendo una buona battaglia di disobbedienza civile e di lotta nonviolenta per i suoi diritti e per cambiare la legge ingiusta di uno stato punitivo e stupido.
Lasciato solo, anche da molti suoi amici, è evaso simbolicamente da casa della terribile Santanchè (sarà anche per fuggire da questa ?) e prosegue a tenere aperta la questione, dopo che la polizia è entrata nella sede di un giornale per arrestarlo (fatto grave e foriero di tristi ricordi e brutte aspettative, anche se - è giusto ricordarlo- non si tratta di un giornale, ma del Giornale...).

2. L'eroica magistrata Todisco prosegue nella sua lotta solitaria, o quasi, per il diritto alla salute e alla qualità ambientale dei tarantini e di tutti noi. Contro quasi tutti i sindacati, i partiti, i trafficanti d'acciaio e di morte.
E contro il Governo, parente e sfacciatamente amico di questi ultimi.
Spero che la signora abbia il coraggio di aprire un ulteriore contenzioso con lo stato, contro il decreto appena firmato da Napo orso capo.
Non vedo come una legge di politici possa opporsi ad un sequestro imposto (dopo anni di richieste e di attese!) dai magistrati.
Al di là di qualunque ragionevole garantismo e di qualunque rischio di politicizzazione (anche se gli arancioni De Magistris e Ingroia mi iniziano a disturbare alquanto...), dobbiamo accettare un dato vero da almeno 30 anni: che in Italia si fa qualche passo contro i politici e i poteri forti solo grazie all'intervento dei tribunali.

3. Oggi il vescovo di Susa ha rifiutato di prender parte alle cerimonie nei pressi dei cantieri della TAV.
Non vuole collaborare alla benedizione dei cantieri, quegli stessi ieri ancora una volta proclamati santi e benedetti dal mefitico Monti e dal criptosocialista Hollande.
Un bel gesto, finalmente, che lo avvicina alla maggioranza dei suoi fedeli, almeno tra quelle valli.
E che scavalca a sinistra Bersani, sempre ben contento di fare l'alta velocità (e meno male che sente addosso a sè un profumo di sinistra!).
Intanto, ieri, hanno impedito ai valsusini di manifestare a Lione: alcuni li hanno addirittura bloccati sulla strada, quasi tutti gli altri li hanno chiusi su un autobus in città, prima di picchiare per strada i loro compagni francesi.
Segnali chiari su quel che ci aspetta.

domenica 2 dicembre 2012

la vita davanti a sè

Quando è risalita non aveva più paura e nemmeno io, perchè è contagiosa.
Abbiamo dormito il sonno del giusto uno vicino all'altra.
Ci ho riflettuto sopra un bel pò e credo che il signor Hamil abbia torto quando dice così.
Io credo che sono gli ingiusti quelli che dormono meglio, perchè se ne fregano, mentre i giusti non possono chiudere occhio e si fanno il sangue marcio per tutto.

Madame Rosa non si ricordava mai che cosa avesse messo l'ultima volta nella lettera ai suoi genitori in Africa, ma non aveva importanza, lei diceva che più non si ha niente e più si vuol credere...
Il signor N'Da Amèdèe....ha subito dichiarato ai suoi genitori che presto sarebbe tornato nel Niger per vivere onestamente. Adesso penso che ci credesse anche lui. Ho notato spesso che la gente riesce a credere a quello che dice, le serve per vivere. Non dico queste cose per fare il filosofo, lo penso veramente.

E' il mio cantuccio ebreo, Momò...
Mi ci vado a nascondere quando ho paura.
Paura di cosa, Madame Rosa ?
Non c'è bisogno di motivi per aver paura, Momò.
Questa non me la sono mai dimenticata, perchè è la cosa più vera che ho mai sentito dire.

Alla fine Madame Rosa è venuta a sapere che facevo entrare una leonessa mentre lei dormiva.
Lo sapeva che non era vero e che io sognavo solo le leggi di natura, ma lei aveva un sistema sempre più nervoso e l'dea che c'erano delle bestie selvatiche nell'appartamento le dava i terrori notturni.
Si svegliava urlando, perchè per me era un sogno ma per lei diventava un incubo e diceva sempre che gli incubi sono i sogni di quando uno invecchia.
Ci immaginavamo due leonesse completamente diverse, ma cosa ci volete fare...

Mi ero sistemato in un androne per aspettare che mi passasse, ma il tempo è ancora più vecchio di tutte le altre cose e cammina lentamente...
Mi sono seduto sotto l'androne e ci sono rimasto un pò senza che avessi voglia di stare là o in qualche altro posto. C'erano due o tre cose che avrei potuto fare, al drug dell'Etoile c'erano i fumetti e coi fumetti uno può fottersene di tutto.
Oppure potevo andarmene a Pigalle dalle ragazze che mi volevano bene e fare dei soldi.
Ma mi ero rotto le scatole e per me faceva lo stesso.
Non volevo proprio più esserci.
Ho chiuso gli occhi ma ci vuol altro ed ero sempre lì, quando uno vive è una cosa automatica.
Non riuscivo a capire perchè mi avesse fatto degli approcci, quella puttana.
Bisogna dire che sono un pò fesso, quando si tratta di capire, sto a fare un sacco di ricerche, invece ha ragione il signor Hamil quando dice che è un bel pezzo che nessuno ci capisce più nulla e che ci si può solo meravigliare.
Sono andato a rivedere il circo e ho guadagnato ancora un'ora o due, ma non è niente in una giornata.
Sono entrato in una sala da thè per signore, ho sbafato due paste, delle bignole al cioccolato che sono quelle che preferisco, ho chiesto dove si può pisciare e risalendo ho tirato dritto fino alla porta e tanti saluti.
Dopo ho soffiato dei guanti da un bancone del Printemps e sono andato a gettarli in una pattumiera.
Questo mi ha fatto bene.

La legge è fatta per proteggere la gente che ha qualcosa da proteggere contro gli altri.

Adesso, giorno per giorno, Hamil si rincoglionisce sempre di più ma dipende dal fatto che non siamo previsti per vivere così a lungo...Io vorrei andare lontano in un posto pieno di cose diverse e non cerco neppure di immaginarmelo per non guastare tutto...
Ma penso che anche così finirebbe per essere la stessa cosa.
C'è perfino da ridere qualche volta se si pensa a come le cose ci tengono al loro posto.

Mi sono divertito a far paura alle macchine attraversando all'ultimo momento.
La gente ha paura di schiacciare un bambino e mi faceva godere sentire che questo le faceva provare qualcosa.
Dà delle frenate terribili per non farti male ed è sempre meglio di niente.
Avevo anche voglia di farle ancora più paura, ma non era nei miei mezzi.
Non ero ancora sicuro  se sarei stato nella polizia o nei terroristi, vedrò più tardi quando ci sarò...

Madame Rosa dice che la vita può essere molto bella ma che non è stata ancora veramente scoperta e che intanto bisogna pur vivere...


(da  Romain Gary, La vita davanti a sè, 1975....   Che libro! )



giovedì 29 novembre 2012

tornado e tornada

Quando eravamo piccoli, io e mia sorella giocavamo a Tornado e Tornada.
Due cavalli neri, grandi, potenti e veloci, arrivavano a salvarci quando ci infilavamo in situazioni senza uscita.
Invenzioni di fanciulli, improbabili rimedi, miracolose soluzioni.
Ieri, Tornado e Tornada mi sono tornati in mente nel vedere la tromba d'aria che si abbatteva sull'Ilva di Taranto.
Un pò come già accaduto con Sandy negli USA, la natura arriva e spazza via tutte le discussioni tra umani, che siano operai, sindaci, sindacalisti o ministri.
La natura arriva e risolve da sè:  l' ILVA va sbaraccata, dice, mi pare.
Un messaggio chiaro, senza se e senza ma.
Riuscissimo a fare le cose così noi uomini, quanto tutto sarebbe più semplice.
E invece ci infiliamo da soli in situazioni senza uscita, come nei giochi da bambini.
E non sempre arrivano Tornado e Tornada a salvarci.

P.S. Il libro 'Imparare dalle catastrofi' (a cura di S.Caserini-E.Euli, ed. Terredimezzo/Altreconomia) è pronto ed in uscita. Se vi interessa, iniziate a chiederlo sul sito dell'editrice, Da gennaio, in libreria. Costa poco, 10 euro.).

A proposito di tornadi e cicloni devastanti, Berlu è tornato è ha già fatto fuori primarie, Alfano e PdL con un sol colpo.
Per esser morto (e lo è), mi pare ancora abbastanza attivo e potente.
Immaginatevi quanto sono morti gli altri, quelli che sembrano vivi...
Mi commuovono (scherzo) gli ex AN, i poveri La Russa e Gasparri, la giovane Meloni...quanti anni persi invano!
Ora che faranno ? Torneranno con Storace, o mendicheranno aiuto a Fini ?
Che fini orrende, comunque...

Un bel ciclone di emozioni è stato infine il mio primo semestre di lezioni, che si è ben concluso ieri.
Ci siamo detti e dati delle cose molto belle, intense e profonde.
Si respirava un'aria di libertà, gratitudine e amore.
Ho ricevuto dei dolcissimi messaggi, confortanti e affettuosi.
Ho regalato olive e semi del Cungiareddu, abbiamo festeggiato alla fine e per un nuovo inizio.
Una piccola nicchia di piacere e bellezza, in un mondo così triste e vuoto.


mercoledì 28 novembre 2012

a pizzichi (e morsi)

Soluzione Acerra.
Ecco il passaggio per l'ILVA di Taranto.
L'acciaieria viene dichiarata  'attività di interesse nazionale' e, quindi, militarizzata.
Da quel momento la sua attività sfugge all'autorità civile e alle leggi ordinarie ed è regolata da ordinamenti militari e segreti di stato.
Così si procede, nell'emergenza.
E verso l'emergenza continua, gradualmente, si va.
Si lascia un palazzo decadere, per poi venderlo a meno.
Si lascia una città nel disastro ambientale coperto per trent'anni, e poi la si riempie di soldati.
Si degrada un territorio e poi -quando arrivano alluvioni e disastri-  interviene l'esercito.
Questo è il metodo, quando la realtà ci sfugge finalmente di mano e presenta il conto.
Tutte le problematiche più acute ed irrisolte saranno affrontate sempre di più solo così, manu militari: la disoccupazione, le proteste giovanili e studentesche, le crisi ambientali, gli interim politici (i tecnici rappresentano solo un'anteprima propedeutica al controllo armato).
Tutto si trasforma in 'questione di ordine pubblico' (dove, come sempre, la parola 'pubblico' sta solo per 'statale').
Tutto questo ha dei costi, molto alti, e va finanziato, togliendo soldi da tutto il resto.

Intanto Monti, già in preparazione per il suo mistero gaudioso bis, preannuncia il nostro futuro: dopo aver svuotato scuola e università, lo statuto dei lavoratori, le tasche dei pensionati e dei poveri, e le nostre anime, ora è il momento di andare all'attacco del servizio sanitario pubblico.
E l'OCSE va di pari passo, profetizzando (in barba alle auguste e più fauste previsioni di altri al governo) che recessione, crisi e disoccupazione cresceranno ancora in Italia (e che già oggi si registra il calo dei consumi più alto dal dopoguerra).
Pizzichi non da poco, mi pare.
Eppure i segnali di sveglia da parte di chi continua a subire tutto questo appaiono labili e fiacchi.
L'ipnosi va avanti, anche attraverso i miraggi delle primarie e i finti duelli in tv, le nuove sparate di Berlu sulla sua nuova (ancora ?) forza politica (Forza Italia 2.0, dicono, tanto per darsi un tono...), le grandi trovate di Calderoli sulla legge elettorale, etc etc.
Che qualcuno mi desse i pizzicotti perchè ogni tanto, davanti a tutto questo, mi addormento.

In Egitto, invece, non si dorme. Dai pizzichi si passa ai morsi.
Ai Morsi, anzi. Quelli che si alzano la mattina e decretano lo stato d'emergenza (temporaneo, ovviamente) e si dichiarano sovrani assoluti extra legem (Papa docet).
Buoni modelli per il prossimo futuro: militarizzazione delle piazze e assolutismo politico.
Però almeno lì un bel pò di gente si agita.
Voi direte: quante persone si sono mosse per le varie 'primavere arabe' (e ucraine...e siriani...e palestinesi...e...) e guardiamo i risultati.
Sì, c'è da sconfortarsi, ma almeno lì si ha la sensazione che qualcosa accada, nonostante tutto.
O forse si fa solo più casino e basta ?





lunedì 26 novembre 2012

narcisismi primarie

Si è concluso il primo giro delle primarie centrosinistre.
Tutto come previsto, più o meno.
Milioni di persone che partecipano al rito-spettacolo, un sacco di energie buttate al vento, per qualcosa che non servirà a nulla, se non a ridare fiato e immagine a candidati finti e di facciata.
E domenica altro giro di giostra per un ancora più inutile e scontato ballottaggio.
E la chiamano democrazia, ovviamente.
Tutto solo apparenza, narcisismo primario; o, se preferite, narcisismo primarie.
Da riascoltare all'uopo: Le elezioni, di Giorgio Gaber (un altro narcisista, ma irrituale).
Cosi come i finti cortei dei giorni scorsi, in cui filano gli stessi sindacati (CISL e UIL) che contemporaneamente firmano accordi capestro con lo stesso Governo che contestano in piazza, o che (CGIL) sostengono elettoralmente lo stesso partito (PD) che ha votato col Governo proprio le leggi che li portano a scioperare.
'Che la politica ci ascolti'  è il mantra.
Ma la politica, loro, l'ascoltano ?
Perchè dice tutt'altro, e anche grazie a loro e ai loro eletti e ai loro protettori collaterali.
E pensare che i piccoli truffatori che fanno il gioco delle tre carte in strada vengono multati o arrestati.
Chi invece lo fa continuamente in Parlamento e nei cortei viene premiato ed eletto e rieletto...
E poi ci si chiede perchè cresce la sfiducia.
Ma quale fiducia si può avere un sistema di truccatori e truffatori ad oltranza e senza ritegno ?

Si continua a minimizzare lo sfascio e a tappare falle.
Intanto, in Grecia, iniziano a sparire i farmaci dagli ospedali.
E nei market si mettono i dispositivi d'allarme nelle bistecche.
Fra poco ci metteranno il lucchetto alla lingua...


venerdì 23 novembre 2012

il momento è delicato

Sto leggendo un libro di racconti di Ammaniti, 'Il momento è delicato'.
Niente di particolare, ma carino, come è tipico suo.
Meno carina la Ministra dell'Interno Cancellieri: sia per le apparenze di corpo e voce, da vero uomo o, se preferite, da vera dama di ferro, sia per quel che dice con quella vociaccia: 'Il momento è molto, molto delicato. Ci attendono tempi davvero difficili, mesi in cui ci prepariamo a forti disordini. Un avvertimento: gli alti Palazzi della Democrazia sono inviolabili!...'.
Si inizia a cantare la canzoncina: 'E se domani, e sottolineo se...all'improvviso, sprangassi me, avrò arrestato il mondo intero, non solo te...'
Uomini avvisati, mezzo salvati, insomma.

Non a caso, direi.
Allo stato (allo Stato), infatti, restano solo guerra e repressione.
La confusione cresce, il caos avanza, a tutti i livelli.
Ora, ad esempio, dopo aver fatto casino per mesi sul Monti bis, finalmente ha fatto chiarezza (sui suoi desiderata, e non solo sulle leggi) il solito Napo Orso Capo: non si può candidare, perchè l'ho già eletto io (senatore a vita) e lo rieleggerò io (Primo ministro o mio successore alla Presidenza della Repubblica).
Traduzione: agitatevi pure con primarie e giochi elettorali,  ma i giochi sono già fatti, per quel che mi riguarda.
La ressa degli statisti intorno a lui ammutolisce, il CentroDestra perde un candidato e ritrova in un colpo solo Padre e Nonno.
Nel frattempo, la CGIL non riesce a firmare il nuovo patto per la produttività (leggi: precarietà e ulteriore discrezionalità nel mercato del lavoro). Bonanni e i suoi amici, invece, lo firmano insieme a padroni e banche.
Loro sì che hanno le idee chiare, nessuna confusione: rappresentano solo se stessi e vanno così, sperando che i loro elettori continuino a tacere.

Ma , a proposito di confusione grande, ieri ho assistito al più confuso e inutile Consiglio di Dipartimento della mia (ancor breve) vita universitaria. Una discussione fiume, senza capo nè coda.
Per demerito del Direttore e di vari colleghi frustrati e chiassosi, ma anche e soprattutto della confusione procedurale, legislativa e burocratica della riforma e dei suoi nuovi ordinamenti.
Infatti, leggo sulla mail che anche in altre sedi, grande è la confusione sotto il cielo.
Una collega prof.ordinaria scrive:
Gentili colleghi,
i tempi cambiano. I criteri di ripartizione delle premialità parlano  
chiaro: c'è bisogno, anzitutto, di docenti che si incarichino di  
compiti istituzionali che comportano una gestione burocratica al  
limite della sostenibilità, se non oltre. L'abbiamo constatato, ultimo  
esempio, nella terza riunione del corso di laurea cui appartengo, dove  
per la terza volta non è stato possibile arrivare ad una decente,  
chiara e semplice formulazione dell'offerta didattica, perché bisogna  
fare conti incrociati e formalizzati tra corsi dipartimenti e facoltà,  
tra intersezioni dei precedenti tre, problemi che sono discussi ad  
almeno 4 livelli base (corso, dip., fac., commissioni varie perché i  
primi tre non bastano). Si aggiunge il problema dei pensionamenti che  
sta diventano un problema di vita e di morte (per l'università, i  
singoli scapperanno a gambe levate se possono). Oltre ad essere stato  
avvilente per i partecipanti, il coordinatore era esausto, reduce di  
una serie di riunioni precedenti dove non si è concluso un bel niente  
se non che i conti sono molto complicati e lo saranno ancor di più. La  
stessa cosa due anni fa per il coordinatore di dottorato, che doveva  
lottare con le scartoffie e con la dimostrazione di una serie dei  
famosi requisiti di sostenibilità. Sono queste, come tante altre,  
procedure irragionevoli nel loro sovradimensionamento (per evitare la  
parola 'folli') che però non si possono contestare, tanto meno da  
parte di chi le assume e gestisce, per cui lui/lei/loro vanno premiati  
(altrimenti non lo farà nessuno). La premialità diventa così anche un  
mezzo di cooptazione a sostegno della macchina burocratica, che  
implica anche modi di vedere ben precisi (tanto per evitare la parola  
ideologia). Niente di nuovo sul piano storico.

Per la produzione scientifica mi sembra che il criterio sia chiaro: si 
premia chi ha portato soldi nelle casse d'ateneo (la famosa capacità  
di attrarre finanziamenti; beato chi ce l'ha; ma: tutto si impara se  
il gioco deve essere condotto così).

Cordialmente, Marinella Lorinczi



O sentite che scrivono al capo dell'ANVUR i colleghi ricercatori Merafina e Monaco (due mooolto diplomatici, da sempre...):

Egr. Prof. Fantoni,
        premesso il riconoscimento per l'estrema fatica che il suo compito richiede, vorremmo farle presente alcune obiezioni circa le modalita' di valutazione e di formazione delle graduatorie per l'abilitazione a professore di I e II fascia.
        Siamo certi che il problema le e' ben noto, ma non e' possibile, riteniamo, eluderlo ulteriormente. Il riferimento e' al fatto che l'uso esclusivo, o in gran parte prevalente, dei criteri bibliometrici sia una forma non del tutto corretta e spesso ingiusta di selezione.
        In questi decenni, i ricercatori si sono dovuti quantomeno sdoppiare per svolgere i propri compiti di ricerca perche' al tempo stesso, sono stati reclutati per compiti didattici e, laddove indispensabile per lo svolgimento delle attivita' universitarie legate alle discipline mediche, per compiti di assistenza. Ma e' anche evidente che il ruolo universitario presenta delle sfaccettature che altri settori non hanno. E cosi' un universitario, finora, ha dovuto fare ricerca, didattica e assistenza e questo ha sempre distinto il ricercatore universitario, qui inteso in senso lato, da quello, ad esempio, dell'industria privata. Molte delle funzioni suddette, non erano opzioni, o meglio, lo erano solo sulla carta: chi vive da molti anni all'interno degli Atenei lo sa benissimo. Si aggiunga a cio' che una quota consistente di docenti ha svolto per anni, se non decenni, compiti istituzionali legati alla partecipazione in commissioni, senati accademici, consigli di amministrazione, presidenze di corsi di studio, di specializzazioni, ecc., che, seppure non obbligatori, hanno fatto parte dell'impegno profuso per il funzionamento dell'universita'.
        Ma allora come e' possibile che si possa cancellare, con un colpo di spugna, l'importanza di tali attivita' indispensabili per la vita degli atenei, all'interno dei criteri di valutazione? E' chiaro che esistono situazioni differenti e casi limite all'interno della nostra istituzione e, senza voler dare alcun giudizio di valore, esiste chi ha scelto di seguire la propria vocazione di pura ricerca, magari in una universita' prestigiosa straniera, e chi ha scelto di lavorare tra i "miasmi" burocratici dell'amministrazione universitaria, penalizzando cosi' il proprio curriculum scientifico. C'e' chi svolge il proprio lavoro all'interno di uno studio con l'unica necessita' di un computer, chi invece nello studio non riesce neanche ad entrare perche' oberato continuamente da compiti didattici (che necessariamente non si limitano alle sole lezioni), attivita' di ricerca e compiti istituzionali.
        Ora e' certo che la vita riserva a ciascuno di noi il proprio cammino ma, all'interno di qualunque carriera possibile, bisogna assolutamente riconoscere il lavoro, l'impegno e la fedelta' profusi in favore e all'interno dell'Universita' italiana. E tutto questo dovrebbe essere considerato con attenzione da coloro i quali sono a capo dell'istituzione universitaria, pena la demotivazione o, peggio ancora, lo snaturamento delle funzioni istituzionali all'interno degli atenei. Purtroppo e' proprio il contrario cio' che e' gia' sotto i nostri occhi: articolifici, esasperate cordate alla ricerca dell'ultima citazione, una sorta di "ultima Thule" nella quale riciclarsi con una nuova "verginita'" mostrando pero' quella profonda debolezza dei singoli e di tutto il sistema che, ancora una volta, non apprezza quasi per nulla chi ha lavorato per esso, ma premia soprattutto chi e' molto furbo e lavora solo per se', con tutti i distinguo del caso.
        E' proprio impossibile fare diversamente da quanto si fatto e si continua a fare? Forse sara' difficile, ma fare le cose giuste non e' mai stata cosa facile.

Intanto, corsi di studio che cercano di non chiudere a discapito di altri corsi, soldi che vanno di là e quindi non di qua, regole discrezionali e incerte, università private e di eccellenza che fanno quel che vogliono mentre il resto va a ramengo...Lotta tra poveri, competizione senza scampo e senza soldi...
Insomma, anche qui: si continua a blaterare sul valore dello studio e della ricerca, ma -intanto- la si manda volontariamente e premeditatamente a rotoli.
Si fanno già i pronostici su chi ce la farà e chi no.
E i governanti ridono, e procedono a svuotare quel che resta.

Sì, il momento è delicato.
Ed anche il nostro orifizio sottostante.
Ma loro, con ombrello (alla Altan) o penna (alla Vauro), procedono a penetrarci, verso punti sempre più profondi e dolorosi. E quasi non ci lamentiamo più.
E se ci lamentassimo, tanto poi, alla fine, ci pensa la Cancellieri...!
Cosa ci vuole? Si fa come in Val di Susa o a Genova: zona rossa, manganelli, cariche, servizi segreti, false bombe,vere mafie e via andando, come sempre è stato nel nostro paese.
E ovviamente, alla fine di tutto, il disfattista e irresponsabile sono io...





mercoledì 21 novembre 2012

piccoli assedi

Alcuni piccoli segnali incoraggianti, altrimenti mi dite che sono sempre un menagramo...

I sindaci riconsegnano simbolicamente la fascia tricolore ai prefetti e minacciano le dimissioni di massa se si insiste a tagliare su servizi locali e spese pubbliche.
I malati di SLA stanno davanti a Montecitorio, a rischio di vita, se non gli danno i soldi per l'assistenza domiciliare.
Molti studenti e professori occupano le scuole, le rimettono un pò in sesto, e protestano contro il governo in vari modi, sino al (solito) corteo del 24.
'Sei amico del petrolio e del carbone ? Io non ti voto', minacciano i manifesti bipartisan di Greenpeace.
La Fornero scappa da un convegno, braccata dalle Iene.
Gli attivisti del M5S contestano i metodi di selezione, carismatici e accentrati su Grillo, dei candidati alle prossime elezioni.
Odifreddi lascia il suo blog su Repubblica perchè i capi del giornale gli hanno oscurato il post anti-Israele (la lobby ebraica va ben oltre, si sa, i confini dello Stato nazional-sionista...)
La destra si oppone al numero di riconoscimento sui caschi dei poliziotti 'per evitare accanimenti contro le forze dell'ordine'(!).
La Germania continua ad opporsi sulla consegna dei soldi alla Grecia, nonostante il voto dissanguatore del parlamento ellenico.

Obiezioni, rifiuti, non collaborazioni, disobbedienze procedono a moltiplicarsi e iniziano ad assediare il regime.
Fanno un pò di chiarezza, almeno, su chi sta da una parte o dall'altra, pur tra mille mistificazioni e ombre.
Il caos cresce, e con esso il nuovo avanza.
Anche l'inafferabile Monti 1 sta per andare a monte ( a  morte), nonostante l'aplomb e le gite a cercar soldi in Qatar.
In attesa di tempi migliori, per oggi, mi accontento.





martedì 20 novembre 2012

hasta la victoria adele!

http://video.repubblica.it/edizione/parma/adele-volto-della-protesta-in-ateneo/111313?video

lunedì 19 novembre 2012

moderati rivoluzionari e rivoluzionari moderati

Nella catastrofe dei nomi, delle parole, delle organizzazioni politiche, dei valori, ma anche -e forse più semplicemente- nella crisi dei partiti politici, il trasformismo italico trova sempre nuova linfa.
Non ci bastavano i rivoluzionari moderati, i socialdemocratici d'antan alla Bersani o gli obamiani di provincia alla Renzi (il rottamatore che piace tanto a tutti, anche ai rottamandi).
Ora abbiamo anche -come sempre è accaduto quando c'è bisogno di riportare all'ordine il casino facendo ancora più casino...- i moderati rivoluzionari.
Samorì, miliardario PdL, ha creato un movimento che si chiama 'Moderati italiani in rivoluzione' (mirabolante, direi).
Montezemolo, Riccardi e (udite udite) Pezzotta si atteggiano a nuovi alfieri del cambiamento profondo e radicale del paese (ma dov'erano prima ? e la rivoluzione la faranno appoggiando il Monti bis !).
Della Repubblica delle banane avevamo già tutto: il caos politico, un'economia a rotoli, la criminalità organizzata al potere. Ora abbiamo anche degli aspiranti PRI (il Partito Rivoluzionario Istituzionale, quello che ha governato e malversato il Messico per decine di anni...).
E tutto questo per abbindolare gli astensionisti e gli incerti, gli scazzati di ogni polo.
Oppure per accerchiare e svuotare il pericolo Grillo.
Ma si può...!

E quanti ci cascheranno ?
D'altronde la Chiesa non ha già turlupinato i poveri e gli sfigati di tutto il  mondo con lo stesso motivetto, nei secoli dei secoli ?
Il Gesù che scaccia i mercanti e perdona le prostitute, che vive in povertà e condanna Mammona non è lo stessa icona opportunista che campeggia fianco a fianco a sfarzi e lussi del Vaticano ?
Chi ha soldi e faccia tosta può far di tutto e darsi voce, anche senza idee, coerenza o merito alcuno.

E intanto si inventano ancora una volta, dopo Carlo Giuliani, che pallottole e lacrimogeni rimbalzano di qua e di là prima di colpire...
E intanto se un manifestante va ad una manifestazione col casco si sta travisando il volto ma un poliziotto col casco può proseguire a colpire impunemente e senza poter essere riconosciuto.
E intanto la parola 'giovani' compare 20 volte nell'autoincensamento del Governo per il suo compleanno ma i giovani continuano ad essere esclusi, espulsi, rifiutati, picchiati, disoccupati.
E' il grande imbroglio che prosegue e si rafforza.
Un gioco in cui si bara e si trucca, per mestiere, per dovere, per necessità.
Tutti lo sanno e in troppi ancora collaborano (come dimostrano anche le tanto decantate Primarie).
Fottetevi, non mi avrete.







venerdì 16 novembre 2012

debolezze

Sciopero europeo contro l'austerity e per salvare la scuola pubblica.
E giù botte da orbi.
Con un mesetto di ritardo rispetto agli scontri dell'anno scorso, il rituale collettivo -da entrambi le parti- si ripete.
Stessi Book-bloc, stessi manganelli, stessi slogan, stesse reazioni e controreazioni, stessi commenti in tv.
(Auto)rappresentazioni mimetiche, ribellioni deboli di generazioni deboli contro la debole forza dello stato, incarnato da poliziotti incattiviti e allo sbando.
Tra qualche giorno vari malati di SLA, stanchi di vuote promesse e ridicole visite ministeriali della perfida Fornero ai loro capezzali, si piazzeranno con lettini, respiratori e flebo davanti a Montecitorio.
'Ci vogliono morti' e quindi 'ci lasceremo morire...'. dichiarano.
Altro stile, altra disperazione, altro modo di lottare per la vita. Una lezione da seguire, per tutti.

Anche le mie lezioni procedono, molto bene direi.
Il gruppo cresce e si apre, gioca e inizia a sentirsi vivo e insieme (a me e fra loro).
Abbiamo con noi una ragazza trentenne disabile, in carrozzella dalla nascita, dal nome improbabile, ripreso da una non molto nota cantante del tempo.
La sua gioia nel giocare e stare con gli altri, in qualsiasi modo e a qualunque prezzo, la sua voglia di vivere, la forza del suo essere debole e disabile, ci stupiscono ogni giorno.
Anche lei, una lezione da seguire, anche per me che faccio lezione.

Una lezione da non seguire: la BP pagherà, pare, 4 miliardi e passa di dollari per lo scempio del Golfo del Messico di qualche anno fa.
Prima si distrugge e devasta, poi si disinquina, e si monetizza tutto.
Già qualcosa, direte voi.
Ma cosa se ne faranno i pesci, i cormorani, gli aironi, le onde, le spiagge di questo rimborso tra umani ?
Che cosa se ne fa l'ecologia della nostra, solo nostra, 'giustizia' ?
Gli uomini continuano, nella migliore delle ipotesi, a pensare solo a se stessi e a quel che li premia, li punisce, li ricompensa, li salva.
Ma, su questa strada, non c'è salvezza: da soli, contro il vivente e contro la vita, siamo noi i deboli, e non vivremo più.

mercoledì 14 novembre 2012

viva serbariu!

A Serbariu ho fatto le elementari.
Il maestro Tuveri veniva a prendere me e mia madre (che insegnava lì) ogni mattina alle 8 con la sua Opel metallizzata, e si andava alla scuoletta accanto alla chiesa.
Tanti bei ricordi, esperienze vissute in campagna o quasi, con i compagni tutti figli di contadini o pastori.
Minatori, se ricordo bene, già pochi allora.

Ieri, mi ha fatto impressione (ed anche ridere) vedere in quegli stessi luoghi i poliziotti rintanarsi nei cellulari per sfuggire alle pietre, manifestanti in fuga come nelle comiche, feriti in barella dentro ambulanze sibilanti.
Scontri ancora sporadici e improvvisati, ma il casino sale.
I sindacati non riescono più a mediare, non si ottiene nulla dalle trattative e dai protocolli d'intesa, da ministri in gita nell'isola: tutto questo ora inizia ad apparire lampante, anche a chi a fatto finta di crederci sinora.
E ci si inizia a bastonare per strada.

Il debito pubblico intanto cresce ancora, 10 miliardi in più ogni mese.
Alla faccia di sacrifici e tagli !
Ma continuano a prometterci fantomatici pareggi di bilancio e prospettive di crescita (alternate ovviamente a lamenti sul presente e a fosche premonizioni, così non si capisce più nulla...).
Non c'è che dire: siamo a buon punto e siamo in buone mani.
La Grecia retrocede ancora, senza scampo.
Ed anche noi avanziamo verso di lei ad ampi passi (quasi guerra quasi civile inclusa).

La copertina del nostro nuovo libro dice già tutto: un personaggio di Altan guarda il vuoto ed esclama
'Urge rinforzare l'orlo del baratro'.





martedì 13 novembre 2012

La battaglia di Farsalo

Farsa su farsa.

Farsa 1:
Dai Fantastici Quattro + Tabacci Silver Surfer siamo passati alla dura realtà: ad un dibattito piatto, immunizzato, contingentato, apparentemente senza conflitti e differenze, politically correct, triste.
Nella miglior tradizione PD.
Tutto finto, stile X Factor, ma senza musica e con i testi copiati.
Noia all'americana, vuoto pneumatico delle coscienze.
Anche Vendola e Renzi, di solito vivaci, sembravano zombie.

Farsa 2:
Mentre si finge di parlare in tv, e si finge che andare a votare serva a qualcosa (a qualcosa serve, in effetti: a proseguire a legittimare e foraggiare i partiti e i politici), si cerca di cambiare la legge elettorale, a pochi mesi dal voto (il che è assolutamente illegale e immorale), a partire dagli interessi e dai calcoli di ciascun partito regolati sui sondaggi di questi giorni (una vera logica da statisti, non c'è che dire...!).
Se riusciranno nell'impresa, una nuova legge elettorale peggiore del Porcellum. Sembrava impossibile andare oltre nella bruttura, ma forse ce la faranno anche questa volta.

Farsa 3:
Queste Primarie sono una farsa anche perchè servono a definire la leadership interna (forse) e non il candidato alla Presidenza del Consiglio.
Sia perchè non si conosce ancora la legge elettorale che varrà a marzo, sia perchè il vero e unico candidato è e sarà Mario Monti (che, senza neppure aver bisogno di candidarsi e di sporcarsi le mani, sta lì a sfogliare la margherita di Mogol e Battisti: io vorrei....non vorrei....ma se vuoi...).
E se, per caso, si arrivasse ad una maggioranza politica che possa governare senza di lui (BCE permettendo, cosa di cui dubito molto), Tabacci l'ha detto ieri, candidamente: Monti sarebbe perfetto per la Presidenza della Repubblica. Ed eccoci tuffati dentro una Repubblica presidenziale, con un finto Parlamento ed un finto Governo (sulla falsariga di quel che già abbiamo, l'attuale governo 'Napolitano-Monti-Draghi').


Gioco sporco e truccato, senza speranza.
Lottarci contro, socialmente, appare ancora impossibile.
Unica possibilità individuale: dignitosamente astenersi.





lunedì 12 novembre 2012

happy birthday

Un anno di Monti...e siamo ancora vivi.
Sia Bersani che Alfano ululano: mai più, niente Monti bis, viva la democrazia.
Ne riparleremo ad aprile o a maggio, quando sarà.
Il grande centro avanza e il grande pateracchio pure: una bella ammucchiata, tutti insieme appassionatamente e, ovviamente, per salvare  'sto paese (di 'mmerda).
Quando Casini, Rutelli, Fini, Alfano, Scilipoti e ammennicoli vari saranno unificati intorno al Gran Pedagogista Cerimoniere e Timoniere che ora compie gli anni, sarà molto molto dura per il PD starne fuori, soprattutto tenendo conto di tutti i democristiani che ha in corpo.
Gli unici incasinati saranno la Lega (ma forse anche Maroni, alla fine...), Idv e Sel (che vanno verso l'estinzione, forse, in cerca delle...5 stelle!).

Intanto l'ineffabile Pedagogista ci educa alle regole e al rispetto, proseguendo nella politica berlusconiana, ma politicamente corretta. E il consenso oscilla, ma non crolla.
Anzi, si vanta di avere un consenso più alto di quello dei partiti che lo sostengono.
Con tutto quel ha combinato e combina, come è possibile ?
Eppure, forse, ha ragione, almeno a basarci sulle tv e sui giornali.
E sulle flebili proteste che ci ammantano.
Ieri ho visto 'La nave dolce' di Vicari: la verità su quel che siamo arriva sempre venti o trent'anni dopo.
Così sembra più dolce. Ma fa ancora più schifo.



sepolcri imbiancati


Dal blog di Beppe Grillo...

La nostra lingua, la libertà di parola, è minacciata, castrata da un neo puritanesimo, da un "politically correct" asfissiante che annulla la verità e uccide qualunque confronto. Una "Lourdes linguistica" che edulcora e trasforma le parole, sostituisce la realtà, si pone come sudario sul corpo vivo della società. La verità, nella sua semplice e brutale esposizione è diventata un oltraggio al pudore, al bon ton, uno sfregio alla democrazia compiuta e alle Istituzioni (sempre siano lodate...). In questa calma di palude nulla deve portare turbamento. L'indignazione gridata è una minaccia, ogni giudizio è un'offesa al galateo, alla forma, a una categoria. Il Sistema, nelle sue varie e molteplici forme, diverse, ma protette dal medesimo scudo di perbenismo, da una vernice di merda decennale che non puzza, ma soltanto "odora", usa il politically correct per mozzare le lingue, etichettare, isolare chiunque ritenga altro a sé.
"Il male e la sventura svaniscono con un tuffo nelle acque dell''eufemismo. Chi è il capitano Achab? Un portatore di un atteggiamento scorretto verso le balene. Non facciamo fiasco, riusciamo meno bene del previsto. Non siamo drogati, eccediamo nell'uso di sostanze stupefacenti. Non siamo paralizzati, ma affetti da tetraplegia. Un cadavere va chiamato "persona non vivente" e di conseguenza, un cadavere grasso sarà una persona non vivente portatrice di adipe" (*).
La verità offende persino quando, per conclamarla, si usano metafore o perifrasi. Se la verità offende, la metafora offende sommamente se riferita alla sfera sessuale. Giordano Bruno oggi non sarebbe più bruciato a Campo dè Fiori con una mordacchia in bocca, ma analizzato nelle sue deviazioni intollerabili, nelle sue enunciazioni eretiche, durante infiniti talk show e con fuori onda di novizi inconsapevoli di essere ripresi.
Scrisse Orwell in "Politics and the English Language": "Se semplifichi il tuo linguaggio, ti liberi dalle peggiori follie dell'ortodossia. Non potendo più parlare nessuno dei gerghi prescritti, se dici una stupidaggine la tua stupidità sarà evidente anche a te. Il linguaggio politico è inteso a far sembrare veritiere le menzogne e rispettabile ogni nefandezza, e a dare una parvenza di verità all'aria fritta." La verità è ormai diventata insulto. Ci vediamo in Parlamento, sarà un piacere.

(*) Da "La cultura del piagnisteo. La saga del politicamente corretto. Robert Hughes"

venerdì 9 novembre 2012

si scopron le tombe

Al congresso del Partito Comunista Cinese, tutti schierati come un sol uomo (ma vedo anche qualche donna), facce da mummie sovietiche neppure ridipinte, hanno deliberato che 'non imiteranno l'Occidente e terranno il partito unico'.
Niente democrazia, traduco.
D'altra parte, anche qui da noi la povera democrazia ormai è merce rara.
Il PCC ha 82 milioni di iscritti. Ma cosa fanno ogni giorno, mi chiedo ?
Forse controllano l'altro miliardo di cittadini per il bene del regime ?
O sono tutti impegnati a lavorare e produrre come schiavi (su questo, l'Occidente (o quel che era) lo imitano eccome, e lo superano anche...!)

Profumo dichiara che per la scuola italiana 'la strada è segnata'.
Forse non è consapevole, nel dirlo, del doppio senso che la frase ispira.
Un senso può essere questo e glielo suggerisco: che è fottuta.
Intanto, 321.000 di intrepidi e queruli concorrenti al concorsone (il doppio del previsto) per meno di 12.000 posti !
E si è proclamato per il 13 marzo la Giornata della Patria e della Bandiera (o giù di lì): da oggi si dovrà studiare, imparare e, immagino, cantare, l'Inno di Mameli a scuola (ha votato contro solo la Lega, sic...).
Finalmente capiremo che cosa vogliano dire le sue parole, quindi.
E non saranno delle belle scoperte.
Uno tra i testi più ridicoli che conosca (per non parlar della musica).
Meno male che Mameli l'hanno ucciso giovane, altrimenti chissà quali altri orrendi jingles avrebbe creato.
Cinesi, non preoccupatevi: mentre voi seguite il vostro modello politico, noi ci dirigiamo ad ampi passi verso il populismo nazionalista sudamericano (detto anche 'repubblica delle banane').
Abbiamo già goduto del peronismo berlusconiano, e ci avviamo verso un governo di patrioti tecno-democristiani: Speriamo almeno che cresca l'importazione di manghi e papaye, maturi e a basso costo.
Viva l'Italia!

Unici esseri viventi in politica appaiono oggi Renzi, Grillo e Vendola: hanno un volto, vere espressioni degli occhi, linguaggi attraenti, qualche idea anche (più o meno condivisibile, ma...)...
Sul resto, somiglianze evidenti tra le mummie cinesi e le attuali facce di Berlu, Alfano, Bersani, Draghi e Di Pietro. Fanno davvero paura ormai, sembrano zombie o cyborg smollati.
Si scopron le tombe, si levano i morti...





mercoledì 7 novembre 2012

il meglio deve ancora venire

Ha vinto Obama.
E ha dichiarato, ripieno di speranza e commozione, 'Il meglio deve ancora venire!'.
Forse si riferiva solo alla sorte degli USA (e sappiamo che il meglio per loro non ha significato sempre il meglio per tutti...).
Ma credo che alla fine parlasse per tutti noi umani, per la nostra vita futura: quella vita che è e sarà costellata di disastri, uragani, black out, morte della democrazia, assenza di lavoro, divaricazione economica crescente, ingiustizie ingiustificabili, violenze senza fine.
Ma quel che importa è parlare, fare retorica, prender voti e, quando sarà il momento, provare a scappare in elicottero, lasciando tutti gli altri nella bagna.
D'altra parte Romney non regalava illusioni, ma solo realtà. E la realtà ( e soprattutto la sua, giustamente) non piace quasi mai.

Ieri ho assistito al flop della 'Consulta rivoluzionaria' (bum!) in via Roma.
Duemila persone, non di più, autoproclamatasi 'Assemblea generale del popolo sardo': in pratica, una sequenza di comizi dei soli leader (dei pastori, degli anti-equitalia, degli indipendentisti (divisi in tre fazioni con tre leaders diversi...), degli immancabili operai Alcoa...), con il popolo sotto il palco a fischiare, a urlare 'farabutti' e 'andatevene' ai politici della Regione, etc etc. Insomma, le solite solfe.
Mi si avvicina un signore con camicia viola e bandiera dei pastori, è di Seulo ma vive a Cagliari da tempo.
Anche lui è deluso dalla riuscita della manifestazione.
'Queste cose non servono a nulla. Dovremmo essere in tanti e andare a sfasciare tutto, a bruciare il Palazzo, ad ammazzarli tutti col mitra...!', mi dice pacato.
E' stato segretario della DC, nel suo comune, venti anni fa.
E aggiunge: 'Meno male che è sceso in campo Berlusconi, perchè altrimenti saremmo in mano a Di Pietro e ai comunisti già dal '94...'.
Difficile tenere insieme le sue due frasi, lo so.
Ma siamo messi così, oggi, nel nostro amato paese.
Ma il meglio, meno male, deve ancora venire.

Una donna, che mi conosce da tanti anni (così dice), mi lascia un volantino, e mi invita a cantare tutti insieme in piazza: è il famoso Inno de Su patriottu sardu a sos feudatarios, scritto dal Mannu nel 1794.

Procurade 'e  moderare,
barones, sa tirannia.
Chi si no, pro vida mia,
torrades a pè in terra!
Declarada est già sa gherra
contra de sa prepotenzia.
e cominzat sa passienzia
in su pobulu a mancare.

Pro pagas mizzas del liras,
et tale olta pro niente,
isclavas eternamente
tantas pobulassiones,
e ligliares de persones
servint a unu tirannu.
Poveru genere humanu,
povera sarda zenia! 

Custa, pobulos, est s'hora
d'estirpare sos abusos!
A terra sos malos usos,
a terra su dispotismu;
gherra, gherra a s'egoismu,
et gherra a sos oppressores;
custus tirannos minores
est prezisu humiliare.

Si no, chalchi die a mossu
bo 'nde segadè su didu.
Come ch'est su filu ordidu
a bois toccat a tèssere,
mizzi chi poi det essere
tardu s'arrepentimentu;
cando si tenet su bentu
est prezisu bentulare. 


Bei tempi.
O era solo retorica, anche allora ?
In ogni caso, lo dedico volentieri, a Obama, a Monti e a tutti i tiranni, presenti e futuri.
Non ci faremo mancare niente.
Il meglio, si sa, deve ancora venire.

martedì 6 novembre 2012

fregarsi la vita

I sindacati, dividendosi anche al loro interno, qualche tempo fa hanno fatto l'accordo con la Fiat per tenere aperto Pomigliano.
Un accordo capestro, che toglie diritti e umilia gli operai.
In cambio, non hanno ottenuto nulla di ciò che gli era stato promesso.
Non è e non sarà un eccezione, ma la regola.
Ora ci chiedono lacrime e sangue, in cambio di promesse.
Ma non avremo nulla in cambio. E ci saremo fregati la vita da soli.
La Merkel ha finalmente detto chiaro che ci vorranno almeno 5 anni per uscire dalla crisi.
Passera dice che è pessimista. A chi credete ?
Mentono tutt'e due, ma la prima è più onesta.

'Disposti a tutto', urlavano gli operai sardi qualche tempo fa dall'alto dei silos.
Ora l'Alcoa è spenta (grazie al cielo (e dal cielo), dico io).
Gli operai e i sindacati si aggirano malinconici attorno al loro ex stabilimento, come leoni in gabbia.
Gli hanno vietato di manifestare a Roma e non sono partiti.
'Troppo pericoloso per l'ordine pubblico', dicono al Ministero e al sindacato.
'Abbiamo manifestato, abbiamo protestato, e -vedete- hanno chiuso tutto lo stesso...!'.
E cosa si aspettavano ? Che per qualche marcia o suono ossessivo di caschetti i padroni delle multinazionali o i ministri-banchieri si sarebbero persuasi a tenere ancora aperto quel baraccone ?
Ma quale credibilità può avere una lotta che minaccia sfracelli e non va mai oltre finte operazioni d'immagine?
Meglio ha fatto il giovane sindaco di Sennori, che ha riconsegnato la sua fascia tricolore al Prefetto di Sassari, rifiutandosi di collaborare a gestire un Comune senza soldi.

Intanto, si spacciano per democrazia diretta le ridicole Primarie di PD e PdL (sempre che, in quest'ultimo caso, qualcuno vada ancora a scegliere tra Alfano e Santanchè...).
Ma le legge elettorale non cambia, e -se cambierà- sarà solo per ridimensionare il pericolo Grillo e farci tuffare gioiosamente nella palude del Monti bis.
L'astensione sale ancora e vola verso medie siciliane.
E continuano a crescere disoccupazione e sfiducia, corruzione e latrocini, sprechi e ingiustizie.
A un certo punto, il nostro paese giungerà ad un suo punto limite, di non ritorno, e di svolta ?
Oppure questo disastro proseguirà ancora per anni e anni, alternando illusioni e tragedie, false promesse e finte lotte, fregandoci la vita,come ora ?

Eppure abbiamo bisogno anche della catastrofe, del cataclisma imprevedibile che scompagina le carte, riapre i giochi, ridona speranza a chi era ai margini della storia, rovescia i rapporti di forza, spezza la logica precedente che sembrava invincibile. Un ciclo si compie e un tempo nuovo comincia...
(Telmo Pievani, La fine del mondo. Guida per apocalittici perplessi, Il Mulino, 2012)


N.B. Telmo ha preceduto di poco 'Imparare dalle catastrofi, Guida galattica per sopravvivere al futuro', che con Stefano Caserini stiamo per pubblicare con TerrediMezzo/Altreconomia. 
Uscirà verso il 10 dicembre.







sabato 3 novembre 2012

il cimitero degli elefanti

Hanno passato anni a trasformare i simboli elettorali -ed anni di storia- per infilarci il loro nome sopra.
Le liste personali, all'americana sembravano la soluzione per prender voti a manetta.
La lista Fini, la lista Di Pietro, la lista Casini, la lista Vendola o Renzi e -soprattutto- la lista Berlusconi.
Ora, i soliti leader temono e pagano la sovraesposizione mediatica.
Ecco perchè Grillo cerca di non (far) apparire in tv e di non far chiamare 'grillini' i suoi (senza riuscirci granchè, comunque...).
Un leader carismatico che viene (e si nasconde-mostra, simulandosi e dissimulandosi) colpisce e sorprende più di un leader carismatico sovraesposto o di uno non-carismatico e senza speranza (Alfano, Bersani...).
Per me, che diffido dei carismatismi, è una situazione complicata: so che senza Grillo non esisterebbe il M5S, così come senza Di Pietro non esisterà l'IDV, e senza Berlusconi il PDL.
E, in una fase come questa, è illusorio credere che possa esistere ancora la democrazia: dobbiamo accontentarci allora di una dittatura ecologica (come è stata quella di Soru, ed ora -speriamo- quella di Grillo) ?
Lo so che mi illudo e che -quasi certamente- il dittatore sarà lo stesso che già abbiamo, il prode Monti (bis), un cyborg, a suo modo carismatico.
Ma, come si sa, sperare non costa nulla.

Ancora una volta, una conferma socio-politica: quando il nemico scompare, i gruppi non riescono più a tenersi al loro interno e devono inventarselo tra gli ex-amici o alleati.
Con la fine di Berlu, scoppia l'IDV.
Parte Renzi con la sua rottamazione interna al PD (e qualcuno di importante se ne va, o almeno sembra...).
Il PDL inizia a squagliarsi, in una lotta di tutti contro tutti.
E l'astensione divampa, in assenza di riferimenti pro e contro.
Gli esseri umani: come sono banali, ripetitivi, scontati, primitivi.

Tra qualche giorno, elezioni americane: Obama e Romney continuano a fare i loro duelli per un pugno di voti.
Per quanto possano essere rincoglioniti gli americani, mi sembra impossibile che il miliardario mormone possa vincere.
In ogni caso, Sandy è passato sopra di loro e sopra la piccola politica degli uomini.
Quel che loro dicono o fanno, alfine, appare ormai davvero trascurabile.
Il cimitero degli elefanti è aperto anche per loro.

mercoledì 31 ottobre 2012

full monthy e sandy shaw (show)


Sandy, "stato di catastrofe a New York" Spenti 3 reattori, in 8 milioni senza luce
L'uragano si è abbattuto sulla costa est degli Stati Uniti. I morti sono almeno cinquanta, oltre 8 milioni gli americani rimasti senza corrente. Metro e aeroporti rimangono chiusi. Il presidente Obama intanto dichiara "lo stato di calamità" per la Grande Mela mentre le autorità decidono di chiudere tre centrali. Il sindaco Bloomberg: "Ci aspettiamo che il numero delle vittime aumenti".


Mentre gli Stati Uniti giocavano a chi stava vincendo le elezioni (senza che nessuno parlasse di clima), è arrivata Sandy a fare il suo show.
E mentre le nostre economie giocavano a risparmiare qualche milione di euro, Sandy in una notte fa danni per almeno 50 miliardi di dollari. E se finalmente ci arrendessimo ?
Tutto quel che qualcuno ha guadagnato e costruito, distruggendo l'equilibrio ambientale, rivela oggi il suo prezzo e lo richiederà in cambio, con gli interessi e le sanzioni dovuti.
 E, per la prima volta nella storia, un'autorità governativa proclama apertamente lo 'stato di catastrofe'.
Il grande spettacolo del futuro ha finalmente il suo titolo, senza più remore e rimozioni.
Cupe vampe.
Sediamoci e teniamoci forte...

Piccoli terremoti e tsunami arrivano anche da noi, in attesa del nuovo nubifragio atteso per oggi.
L'allegra combriccola di Grillo e soci si aggira intorno al 20% dei voti e Crocetta parla alla tv come un Masaniello neo-rivoluzionario (cioè, con qualche neo: chissà cosa ne pensano infatti i suoi fidi e noti alleati UDC...).
Ora anche i grillini  'entrano nelle istituzioni, per cambiarle da dentro. Ce la faremo!'
Mi ricordano i sogni della Federazione dei Verdi, a cui partecipai ( no al finanziamento pubblico, turnazione nelle cariche, federalismo decisionale, nè di destra nè di sinistra, nessuna alleanza...).
Sappiamo come è finita (con Ripa di Meana e Pecoraro Scanio, e tutti che si scannavano per un seggio o una segreteria di Pescasseroli o Pompu...).. 
E sappiamo perchè, tra l'altro, Alex Langer si è suicidato.
Mi ricordano le parole di Antonio Di Pietro, ex magistrato di Mani Pulite.
O le utopie delle Fabbriche di Nichi.
Ora, entrambi, indagati e forse, tra poco, condannati.
Gli ideali e le persone nuove non cambiano le strutture ed i sistemi politici.
Le istituzioni -semmai- cambiano noi, il denaro ed il potere ci corrompono, sempre.
Non viceversa.

Grillo, nella sua campagna elettorale, appena sbarcato sull'isola a nuoto, chiariva: 'non voglio il vostro voto, voglio la vostra presenza attiva e diretta!'. 
Se anche solo la metà dei suoi 270.000 elettori si attivassero veramente, sarebbe un grande cambiamento.
Ma quanti di loro andranno oltre il voto nell'urna ?
La grandissima parte delle persone ama delegare e star tranquilla, identificarsi nel politico di turno o abbandonarlo quando ci si stanca o diviene perdente.
Sarà così anche per Grillo, purtroppo.
La democrazia rappresentativa è una buona soluzione per starsene a casa e far fare ad altri 'il lavoro sporco'.
Ecco perchè, in fondo, ci affidiamo a Monti e ci affideremo a qualcosa di molto simile al Monti bis.
'Maledetti, vi amerò', continua ad urlare il popolo italiano.
E Monti lo sa, e ce lo dice in faccia anche...
E' lì che si fonda il suo potere, anzi -da sempre- IL potere.








martedì 30 ottobre 2012

una croce(tta) sopra

Ha vinto Crocetta! Ha vinto il centrosinistra!
Mi vien da ridere.
Quanto fa il 30 per cento del 47 per cento degli elettori (visto che il 53 % si è astenuto dal voto!) ?
Poco più del 15% dei siciliani.
Il 15%  sceglie il Governatore regionale per il 100% dei cittadini.
Una maggioranza (esigua) di una minoranza.
E non mi si dica: colpa di chi non è andato a votare.
Peraltro, il Crocetta su cui hanno messo la crocetta, non può governare da solo, perchè non ha la maggioranza dei seggi (è diventato un'anatra zoppa....)
Quindi dovrà allearsi (udite udite...!) con Lombardo e con Miccichè (senza tener conto che è già alleato dell'UDC) !
Weber (non quello famoso, solo un sondaggista, purtroppo) conferma: 'la conseguenza preoccupante è che da domani chi governerà la Sicilia lo farà rappresentando solo una parte minima dei governati e accadrà così in Lazio e in Lombardia, ed anche alle prossime politiche.'
E Piepoli si lancia: 'Siamo all'anarchismo. (magari fosse, dico io...).
Il fenomeno è molto superiore alle aspettative...'
E poffarbacco, aggiunge ancora Weber, 'tutti cercano di riunire i moderati, ma i moderati non ci sono più, non crescono, non si spostano e soprattutto non si riconoscono più in nessun partito...Sia al centrodestra che al centrosinistra, il malessere è alto, altissimo...'

Pietro Barcellona, da grande vecchio qual'è, sente aria di novità: 'l'astensionismo esprime un nuovo rifiuto, un atto di insubordinazione totale a questo ceto politico imbelle, ignorante e sprecone. E si salda col voto grillino. Nessuna delle due è un'opzione qualunquistica o semplicemente antipolitica. I nuovi astenuti hanno la testa sulle spalle e la determinazione a sfasciare un sistema corrotto...(magari fosse, ridico io...).
Il futuro prossimo è denso di brutte sorprese. Avremo ancora da ballare sull'orlo del baratro...'
A questo proposito (il futuro che ci aspetta), un membro del governo che ha preferito restare anonimo ha dichiarato: 'Non possiamo mica mandare i carri armati in strada...!'
Quante remore 'democratiche', esimio sottosegretario...
Tra qualche tempo tutto questo sarà superato, e -per strada- vedremo passare tante cose, carri armati compresi...Sicuro!

Intanto Bersani, che vive sempre su un'altra dimensione, esalta la 'vittoria storica' (sì, avete letto bene) del PD. Roba da (P)DSM.
Ma Travaglio, sempre lucido, gli risponde a tono e lo smonta: 'Se il PD pensa di vincere le prossime elezioni con la cosiddetta 'alleanza fra progressisti e moderati', si illude. A Roma come a Palermo, per sopravvivere, i partiti dovranno mettersi tutti insieme, col bis dell'ammucchiata che sostiene ora Monti. Mandando all'opposizione non solo Grillo e Di Pietro, ma anche la maggioranza degli italiani'.
Parole sante.
Intanto Grillo e i suoi festeggiano: ne hanno ben donde.
Ma mi chiedo: che ne faranno, e che ne faremo di tutti questi voti inutilizzati nei vari parlamenti, che non vanno al governo ?
Novità importante, promettente o inane buco nero ?
Non sarebbe stato meglio cavalcare l'onda astensionista e trasformare il rifiuto del voto in una forma di lotta politica radicale e pubblica, per far saltare il banco (truccato) e 'svuotare la conchiglia' ?

Però. a questo punto, sono vicino alle decisioni, ed è giusto che io ne abbia coscienza e che porti questa coscienza al limite di tutte le conoscenze che ho, al limite dei miei stessi sentimenti e delle mie stesse fantasie, fino ad esplorare se fosse possibile non soltanto la sostanza delle previsioni, ma anche tutti i rivoli delle conseguenze...Mi salvai dallo sconforto mettendomi a pensare con forza che le mie idee erano ancora dentro di me e che io dovevo ancora esplorarle tutte, e che forse i risultati erano vicini e che comunque, anche se non avessero mai avuto risultati, esse sarebbero state sempre essenziali e splendenti...Anche se fossi rimasto solo ed anche se fossi caduto nella mia solitudine, non per questo le mie idee sarebbero cadute anch'esse... L'indulgenza...la compiacenza...l'ammirazione e l'amicizia...sono pericoli gravi. A questi bisogna reagire in qualunque modo, anche disperatamente, altrimenti si può cadere nel rispetto delle istituzioni e nell'inettitudine della tradizione...Ma io non aspettavo, nemmeno quando ero solo, incantato davanti alle finestre di casa mia, che qualcosa potesse mutare, qualcosa di fondamentale...Quando ero in compagnia anch'io ero preso dal timore che qualcosa potesse mutare d'improvviso e che pertanto la sorte degli uomini dovesse subire fisicamente una catastrofe; cioè che all'improvviso non vi fosse più aria da respirare o cadesse sulla terra la polvere velenosa della decomposizione di altre stelle, o che improvvisamente la combustione bruciasse ogni cosa, oppure che fossero i geli a scendere ed a pietrificare ogni cosa nel bianco e nel celeste, in modo che a quel marzo, bianco e celeste anch'esso, non seguisse mai un verde aprile.
(Paolo Volponi, La macchina mondiale)





domenica 28 ottobre 2012

a volte ritornano


Ritornerai...

Dopo la condanna, Berlusconi rilancia -   video
Non vi ricorda la faccia di Mussolini, quando- dopo la liberazione dal Gran Sasso-  decise di fondare la Repubblica Sociale Italiana ? E' triste ammettere di essere sconfitti e dover accettare che i tuoi amici nel trionfo siano i peggior nemici quando si avvicina la fine.
Fuoco e fiamme ?
Muoia Sansone con tutti i filistei ?
Guerra civile ?
Oppure, molto più probabilmente, la solita farsa.



Sempre a proposito di ritorno degli zombies: 
ROMA, i rettori si lamentano per un "sistema universitario italiano che sta ormai precipitando in una crisi irreversibile tale da minare l'immagine internazionale del Paese e le sue prospettive di sviluppo", gli studenti si trovano di fronte all'ennesimo rincaro delle tasse. Quasi tocchi a loro pagare per le inefficienze e la scarsa qualità dell'intero sistema accademico. 
Stando all'allarme lanciato dai rettori al mondo dell'università, servirebbero almeno 550 milioni di euro affinché si possa tornare competitivi in Europa in materia di formazione. Questa mancanza di fondi infatti ha prodotto negli ultimi quattro anni una riduzione del numero di docenti e di ricercatori di oltre il 10%; il permanere del blocco del turn-over, fissato al 20% dalla legge di spending review, oltre a ridurre ulteriormente e in misura "intollerabile" il ricambio degli organici dei docenti (le università si troveranno prive di docenti di prima fascia che, negli ultimi 4 anni, si sono ridotti di oltre il 20%).

Parole sante. Ma dov'erano quando si approvava la legge Gelmini ?


Qualcosa si ravviva nelle elezioni 'democratiche' americane: finalmente un duello serio, quello tra l'uragano Sandy (che vorrebbe favorire l'astensionismo) ed entrambi i candidati:
NEW YORK - Stati d'emergenza per New York e New Jersey in attesa dell'arrivo stasera dell'uragano Sandy. Ma anche la campagna elettorale è stata sconvolta dall'allarme. Il presidente americano Barack
Obama ha cancellato i comizi in calendario in Virginia e in Colorado. Obama, afferma un portavoce della Casa Bianca, monitorerà gli sviluppi dell'uragano dalla Casa Bianca. Il presidente aveva in programma uno stop in Virginia insieme all'ex presidente Bill Clinton. Dopo uno stop in a Youngstown, in Ohio, lunedì Obama "rientrerà alla Casa Bianca per continuare a monitorare Sandy" afferma il portavoce della Casa Bianca, Jay Carney.

Ed anche il calcio (immagina...puoi!)  non può più tacere la catastrofe:
IL CALCIO AI TEMPI DELLA CRISI  -  Il calcio è secondo Agnelli un movimento da risanare nel più breve tempo possibile, per combattere con le armi delle riforme la crisi economica generale: "Il calcio  -  prosegue Agnelli - è un fenomeno che si sta evolvendo rapidamente e in certi casi anche drammaticamente. Il nostro movimento si trova oggi di fronte ad un bivio. Dopo i fasti degli ultimi trent'anni, stiamo oggi vivendo un declino rapidissimo che non accenna a diminuire.  Il suo modello di sviluppo è bloccato da alcuni fattori che riflettono molto fedelmente la crisi in cui versa il nostro Paese. Sarebbe un errore oggi pensare che un'industria di questa portata non debba fare fronte alla crisi che sta colpendo duramente l'economia mondiale e in particolare quella italiana".


Buone notizie.
Qualche passo avanti, direi (nell'abisso).
La rimozione-negazione non funziona più.
Il terremoto si avvicina. 
Affidiamoci, ancora una volta, alla Commissione Grandi Rischi.
Saremo in mani sicure.