Farsa su farsa.
Farsa 1:
Dai Fantastici Quattro + Tabacci Silver Surfer siamo passati alla dura realtà: ad un dibattito piatto, immunizzato, contingentato, apparentemente senza conflitti e differenze, politically correct, triste.
Nella miglior tradizione PD.
Tutto finto, stile X Factor, ma senza musica e con i testi copiati.
Noia all'americana, vuoto pneumatico delle coscienze.
Anche Vendola e Renzi, di solito vivaci, sembravano zombie.
Farsa 2:
Mentre si finge di parlare in tv, e si finge che andare a votare serva a qualcosa (a qualcosa serve, in effetti: a proseguire a legittimare e foraggiare i partiti e i politici), si cerca di cambiare la legge elettorale, a pochi mesi dal voto (il che è assolutamente illegale e immorale), a partire dagli interessi e dai calcoli di ciascun partito regolati sui sondaggi di questi giorni (una vera logica da statisti, non c'è che dire...!).
Se riusciranno nell'impresa, una nuova legge elettorale peggiore del Porcellum. Sembrava impossibile andare oltre nella bruttura, ma forse ce la faranno anche questa volta.
Farsa 3:
Queste Primarie sono una farsa anche perchè servono a definire la leadership interna (forse) e non il candidato alla Presidenza del Consiglio.
Sia perchè non si conosce ancora la legge elettorale che varrà a marzo, sia perchè il vero e unico candidato è e sarà Mario Monti (che, senza neppure aver bisogno di candidarsi e di sporcarsi le mani, sta lì a sfogliare la margherita di Mogol e Battisti: io vorrei....non vorrei....ma se vuoi...).
E se, per caso, si arrivasse ad una maggioranza politica che possa governare senza di lui (BCE permettendo, cosa di cui dubito molto), Tabacci l'ha detto ieri, candidamente: Monti sarebbe perfetto per la Presidenza della Repubblica. Ed eccoci tuffati dentro una Repubblica presidenziale, con un finto Parlamento ed un finto Governo (sulla falsariga di quel che già abbiamo, l'attuale governo 'Napolitano-Monti-Draghi').
Gioco sporco e truccato, senza speranza.
Lottarci contro, socialmente, appare ancora impossibile.
Unica possibilità individuale: dignitosamente astenersi.
Se l'esito del voto è tristemente scontato allora bisognerà fare una serena e lucida disamina dell'esito dell'astensione. Non c'è quorum alle elezioni e uno può essere eletto con due voti su tre, intendo proprio solo due voti. Saramago ha immaginato l'astensione totale ma considerando che è quasi impossibile che accada mi piacerebbe che i sostenitori dell'astensione illustrassero le conseguenze dell'astensione del 99%. un saluto
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