venerdì 29 agosto 2014

tutto e' van

Eccomi giunto nell'estremo est della Turchia.
A 100 km da Iran e Iraq, ıl che gıa' da solo fa una certa impressıone.
Lunghı vıaggi ın bus, per arrivare a Diyarbakır, cuore del Kurdıstan turco ed ora sıno a Van, che sta su un grande e bellıssımo lago.
Diyarbakır e' una cıtta' davvero bella, che merıtava almeno un gıorno un pıu'.
Van e' bruttına, e ne merıtava uno ın meno.
Ma e' sempre dıvertente vıvere queste cıtta', dısordınate, molto asıatıche, con pezzı dı storıa sparsı qua e la', ın mezzo a nuove costruzıonı moderne senza senso.
Sono vıcıno anche al Monte Ararat, dove approdo' l'Arca dı Noe' qualche mıllennıo fa.
Sıamo a 1750 metrı sul mare, e fa pıu' fresco.
In Kurdıstan sıamo arrıvatı a 42 gradı. e a 30 la notte.

Il vıaggıo volge alle sue ultıme tappe. sıno a domenıca quı, poı a Izmır (Smırne) due nottı, e poı verso l'Italıa.
Ho fatto quel che volevo e potevo fare da solo.
Non sono stato al meglıo, ma neppure male.
I postı pıu' bellı, nel pıu' banale stıle turıstıco ?
La Moschea Suleyman a Istanbul, ıl Nemrut Dagı, alcunı passaggı (Ulu Mosque e l'Hasan Pasha che sta dı fronte) a Dyıarbakır, ı due museı archeologıcı dı Istanbul e Ankara (soprattutto la parte su Catal Huyuk, una delle prıme cıtta' della storıa, dı 10000 annı fa...).

E poı le sıtuazıonı pıccole, quotıdıane, le persone che tı aıutano o solo tı guardano con un sorrıso.
Il contınuo varıare delle sıtuazıonı e deı mondı.
Il bello del vıaggıare, ınsomma...
Aıuta a tornare a casa.


lunedì 25 agosto 2014

güle güle

Güle güle vuol dıre 'benvenuto' quı.
Incomıncıo ad ambıentarmı anche ad est dopo due gıornı a Malatya.
Domanı mı ınoltrero nel Kurdıstan e poı ancora pıu a est verso Van e ıl suo grande lago.
Se deve essere Asıa quest'anno, che Asıa sıa...!
Quı cı tengono; sıamo ıslamıcı ma non arabı.
Le donne portano ın maggıoranza ıl fazzoletto ın testa ma pochıssımı vestıtı nerı ıntegralı.
Tv molto castıgata. al massımo deı bıkını e varı ammıccamentı, nıente pıu.

Ierı vısıta al mıtıco tumulo dı Nemrut Dagı.
Le teste cadute per terra.
Dı deı, dı re. La stessa Tyche rotolata gıu.
Una vera catastrofe, una bellıssıma catastrofe.
Paesaggı ıntorno non dıversı da allora. quası 2000 annı fa.
Malınconıco. potentıssımo e ımpotente, terrıbıle e struggente.

La salute mıglıora lentamente.
Dormo meglıo e ho qualche energıa ın pıu.
Il caldo pero' e' davvero ınsopportabıle.
Mı dıcono che a Dıyarbakır dovrebbe essere anche peggıo. ma a Van dovrebbe rınfrescare molto.
Sto per entrare nella quarta settımana dı vıaggıo e ho bısogno dı prendermela comoda.
Alberghettı ın camera sıngola con bagno a meno dı 20 euro,ıntendo...

Mı aggıro per questı luoghı e moltı non voglıono credere che non sıa turco, a vedermı la faccıa e la barba e ıl cappello comprato ad Ankara, al mercatıno dı Ulus...
Ho vısto Prandellı ın tv ed anche luı sı e' quası trasformato ın un turco...
Non e' dıffıcıle. Moltı dı loro sembrano proprıo sardı.
Mı preparo a lunghı trasferımentı ın autobus: due botte da 5 ore cıascuna.
Ma sento dı avere ancora qualche energıa per proseguıre ıl vıaggıo...

Ora esco da questa sala ınternet e vado a leggere Proust ın un gıardınetto.
Vı rıcorda qualcosa ?








giovedì 21 agosto 2014

bisanzio

Giornate luminose a Istanbul, da viaggiatore allenato e libero da impegni pressanti da turista, tipo vedere i monumenti base, di corsa.
Ora potevo vedere la citta per la seconda volta, ci sono gia venuto con Barbara 10 anni fa e ho ritrovato tanti luoghi e tanti ricordi.
Vivere la citta la mattina presto. quando ancora e' quasi tutto chiuso, e i turisti non sciamano.
Vivere la metro, i tram. i quartieri non proprio centrali, salire e risalire verso Galata e Taksim, e poi ridiscendere verso il Bosforeion. la' dove si perde...
Potersi bagnare e poter bene sempre, alla cinta delle moschee.
Oggi ho visto per la prima volta quella di Solimano il Magnifico, che sovrasta la citta', magnifica, forse la piu' bella tra tutte.
E poi i traghetti, le sponde a est e ovest e ovunque, i venditori di panini allo sgombro, di pagnotelle al formaggio e alle patate, di the caldo e profumato in bicchierini che attraversano la strada, i poveri quartieri con la loro vita quotidiana fatta di aggiustaggi e tubi che perdono. come quella di tutti, in qualunque citta' bella o brutta, piccola o grande, famosa o no...
E la Sublime Porta, e gli obelischi, e i serpenti con la testa mozzata, e le colonne bruciate.
E la gente, veramente di tutto il mondo, un crocevia incredibile di facce e di razze.
Ed io tra loro, sperduto e curioso, stanchissimo, dolorante, sveglio.

Ho visto il bel Museo d'Arte moderna, bellamente affacciato sull'acqua.
Oggi anche il Museo archeologico, e mi preparo a quello di Ankara.
Stasera vado li', da solo.
Il sodalizio di viaggio con Cristiano si e' rotto ieri.
Il mio itinerario allora va verso est, verso l'Asia.
Improvvisazione quasi totale, vedremo quel che accadra', non so.
Anno di morti, di separazioni, di fratture, di stretti passaggi che assomigliano al Corno d'oro.
Anche questo viaggio non si smentisce...

Anche questa sera la luna è sorta
affogata in un colore troppo rosso e vago,
Vespero non si vede, si è offuscata,
la punta dello stilo si è spezzata.
Che oroscopo puoi trarre questa sera, Mago?

Io Filemazio, protomedico, matematico, astronomo, forse saggio,
ridotto come un cieco a brancicare attorno,
non ho la conoscenza od il coraggio
per fare quest' oroscopo, per divinar responso,
e resto qui a aspettare che ritorni giorno

e devo dire, devo dire, che sono forse troppo vecchio per capire,
che ho perso la mia mente in chissà quale abuso, od ozio,
ma stan mutando gli astri nelle notti d' equinozio.
O forse io, forse io, ho sottovalutato questo nuovo dio.
Lo leggo in me e nei segni che qualcosa sta cambiando,
ma è un debole presagio che non dice come e quando...

Me ne andavo l' altra sera, quasi inconsciamente,
giù al porto a Bosphoreion là dove si perde
la terra dentro al mare fino quasi al niente
e poi ritorna terra e non è più occidente:
che importa a questo mare essere azzurro o verde?

Sentivo i canti osceni degli avvinazzati,
di gente dallo sguardo pitturato e vuoto...
ippodromo, bordello e nordici soldati,
Romani e Greci urlate dove siete andati...
Sentivo bestemmiare in Alamanno e in Goto...

Città assurda, città strana di questo imperatore sposo di puttana,
di plebi smisurate, labirinti ed empietà,
di barbari che forse sanno già la verità,
di filosofi e di eteree, sospesa tra due mondi, e tra due ere...
Fortuna e età han deciso per un giorno non lontano,
o il fato chiederebbe che scegliesse la mia mano, ma...

Bisanzio è forse solo un simbolo insondabile,
segreto e ambiguo come questa vita,
Bisanzio è un mito che non mi è consueto,
Bisanzio è un sogno che si fa incompleto,
Bisanzio forse non è mai esistita
e ancora ignoro e un' altra notte è andata,
Lucifero è già sorto, e si alza un po' di vento,
c'è freddo sulla torre o è l' età mia malata,
confondo vita e morte e non so chi è passata...
mi copro col mantello il capo e più non sento,
e mi addormento, mi addormento, mi addormento...


F.Guccini, Bisanzio

sabato 16 agosto 2014

felicita' va cercando...etc etc

Desideriamo appassionatamente l'esistenza di un'altra vita, in cui essere uguali a quelli che siamo quaggiu'.
Ma non riflettiamo che, senza bisogno di aspettare un'altra vita, in questa stessa, dopo qualche anno, siamo infedeli a cio' che siamo stati, a cio' che volevamo restare per l'eternita'.
Anche a supporre che la morte non ci modifichi piu' dei cambiamenti che si producono nel corso della vita, se dovessimo, in quest'altra vita, incontrare la persona che siamo stati, volteremmo le spalle a noi stessi come a certuni cui siamo stati legati, ma che non vediamo piu' da molto tempo...
Si sogna molto il paradiso o, meglio, piu' paradisi successivi; ma sono tutti, molto prima che si muioa, paradisi perduti, e nei quali ci sentiremmo perduti.

Ora, se Madame Serbatov non guardava la sala, restava nell'ombra, era per cercare di dimenticare l'esistenza di un mondo vivo che desiderava appassionatamente e non poteva conoscere; la 'consorteria' in una 'barcaccia' era, per lei, cio' che per certi animali e' l'immobilita' quasi cadaverica di fronte al pericolo.
Eppure, la passione di novita' e di curiosita' che agita i mondani faceva si' che questi prestassero forse piu' attenzione alla misteriosa sconosciuta che alle celebrita' dei palchi in prima fila, nei quali tutti si recavano in visita...
La principessa era costretta, se le si parlava di qualcuno o le si presentava qualcuno, a simulare una grande freddezza. per mantenere la finzione del suo orrore del mondo.

'Vorrei tanto ritrovarla! esclamai.
'Non preoccupatevi, ci si ritrova sempre', replico' Albertine.
Nella fattispecie, si sbagliava...
Ma non l'ho dimenticata. Spesso, pensando a lei, mi succede di essere invaso da una voglia folle.
Ma questi ritorni del desiderio ci costringono a riflettere che, volendo ritrovare quellla determinata fanciulla con lo stesso piacere, bisognerebbe anche ritornare a quell'anno, cui ne sono seguiti altri dieci durante i quali la fanciulla e' sfiorita.
Si puo', a volte, ritrovare una persona, ma non abolire il tempo.
E tutto questo sino al giorno imprevisto, e malinconico come una notte d'inverno, in cui non si cerca piu' ne' quella fanciulla, ne' nessun'altra, in cui trovare ci farebbe persino paura.
Perche' si sente di non avere piu' abbastanza attrattive per piacere, ne' forza per amare.
Non che si sia, beninteso,nel senso proprio del termine, impotenti.
E amare, si amerebbe piu' che mai.
Ma si sente che e' un'impresa troppo grande per quel poco di forze che rimane.
Il riposo eterno ha gia' insinuato degli intervalli durante i quali non si puo' ne' uscire, ne' parlare.
Posare un piede sul gradino giusto e' una vittoria, come non sbagliare il salto mortale.
Essere visti in un simile stato da una fanciulla che amiamo, anche se abbiamo ancora il viso e tutti i capelli biondi di una volta!
Non ci si puo' piu' sobbarcare alla fatica di tenere il passo della giovinezza.
Tanto peggio se il desiderio carnale, invece di attutirsi, raddoppia!
Per questo, si fa venire una donna cui non ci si curera' di piacere, con la quale si dividera' il letto per una sera soltanto, e che non si rivedra' mai piu'...

(M. Proust, Sodoma e Gomorra II)

giovedì 14 agosto 2014

feriae augusti

Notte silenziosa in dormitorio.
Qui fra le montagne si dorme bene, la notte e' piu" fresca, anche se il giorno e' sempre torrido.
D"altra parte e' ferragosto.
Oggi andremo a piedi verso un monastero che dista sei km da Veliko.
Ieri sera abbiamo fatto un free tour alternativo con una ragazza di nome Danika, che ci ha mostrato murales e graffiti politici, contro il governo, per la legalizzazione della mariujana, contro la sovrabbondanza di poliziotti (60.000 su 6 milioni di abitanti), contro la corruzione e i Mogol della finanza e dei media.
Roba molto anche nostra, cosi' come il governo dei tecnici che ora guida il paese, dopo le dimissioni a furor di popoli del governo di coalizione, in attesa delle elezioni di ottobre.
Danika non nutriva molte illusioni sul loro risultato, il voto e' troppo manipolato, i soldi e le collusioni sono decisivi ben piu' delle idee o dei programmi.

Alcune caratteristiche di questi luoghi:
-le coltivazioni di rose, con cui producono aromi per saponi e creme, oltre che per la famosa 'acqua di rose'.
-per dire Da scuotono la testa come per fare No, per dire Ne' la muovono dall'alto al basso come per un Si.
-il turismo e' abbastanza agli inizi: anche la bellissima fortezza presenta alcune pecche (sporcizia, lavori in corso, disattenzioni, luoghi semi abbandonati e poco curati), un po' come Pompei...
-i vecchi sono ancora nostalgici del comunismo, i giovani sono consumisti (senza soldi).
-qui ascoltano i greatest hits di eros ramazzotti e laura pausini. ora alla radio c'e' Gente di mare, in italiano.

Permango distratto, poco presente, quasi esaurito.
Molte persone intorno, da varie parti del mondo, ma riesco solo a guardarle (spesso senza vederle davvero).
Ora colazione (feta, mortadellina, pomodori, nescafe', succhi leggeri. immancabili cetrioli, ayran), e poi verso il bosco...



martedì 12 agosto 2014

bulgaristan

Primi giorni in Bulgaria, a Sofia e Plovdiv.
Vivere in cirillico, tra gente semplice e tranquilla, e' molto rilassante.
I luoghi sono belli e semplici, parlano di una lunga storia, ma al passato.
Il presente e' attesa, rimpianto, sogno senza troppe aspettative, rincorsa all" occidente senza troppe speranze.
Anche qui, come in Lituania e in Polonia, si e' usciti da un incubo sovietico per entrare in quello liberista.
Con meno soldi, pero".
I maschi vestono casual, spesso con calzoncini e magliette semplici, ciabatte, anche al centro delle citta".
Le ragazze molto piu" tirate a lucido, spesso molto belle, inarrivabili.
Coppie davvero improbabili si aggirano per centri storici da cui affiorano resti traci, romani e bizantini.
Terre molto stratificate, piene di storia, ormai fuori dalla storia che conta.

Umore molto malinconico, senza travasi di energia, e senza drammi.
Il suicidio di Robin Williams mi ha rattristato alquanto.
E" un viso, una persona a cui mi sono da sempre legato, che sentivo affine.
Capisco perche" possa averlo fatto, in un mondo come questo.
Nel viaggio, tra il caldo afoso e torrido, dolci parchi e ombre, mi aggiro con il mio compagno inquieto, alla ricerca di nuovi visi, visioni, immagini, racconti.
Con scarsi risultati, per ora.
Timide e modeste variazioni,direbbe Gaber.
Canticchiamo Tutto piu" chiaro che qui di De Gregori. Ci sembra una canzone adatta a parlare di noi due e del mondo.

Oggi si va alla tomba trace di Kazanlak e andremo a stare tra le fortezze di Veliko Tarnovo verso nord.
Speriamo anche verso il fresco delle foreste e dei monti.
Eppur si vive...

mercoledì 6 agosto 2014

francamente

ultima mattina al giardinetto.
franco mi si avvicina e inizia il suo monologo.
ha dormito qui come al solito, come ogni notte d'estate: si infratta sotto un grande cespuglio e passa la notte come può
'c'è un gran casino in questa piazza...', la situazione sta degradando da un pò, soprattutto la notte.
c'è spaccio, anche di roba pesante.
franco è paranoico, ma è ancora abbastanza lucido sulla situazione, anche sulla sua.
mi dice anche molte cose su di me, che ha notato guardandomi ogni giorno.
è il mio consulente.

stasera parto.
inizia il tour balcanico-turco.
fra poco farò la valigia, leggera, da estate.
poche cose: ancora proust, civiltà enigmistica, diarietto nuovo, caramelle alla liquirizia.
viaggiare mi permette di fare un salto, l'unica cosa difficile è decidere di partire.
poi, di solito, va da sè.
speriamo sia così anche questa volta.
sono stanco, e dolorante, ma sino a quando ce la faccio, ci provo...
se penso alla vita di tanta gente, è già una bella fortuna poter girare il mondo.

non preoccupatevi se starò più in silenzio sul blog.
lo sapete che quando sono in viaggio leggo e scrivo meno.
magari è anche un  buon segno...
un saluto, buona estate






lunedì 4 agosto 2014

ri-s-piegamenti

'La tua vita sta prendendo una piega che non mi piace...sono preoccupato/a per te...'
Mi arrivano sempre più di frequente segnali di questo tipo da amici, amiche e conoscenti.
La mia vita si dispiegava con una certa ampiezza ed intensità, ora è come ripiegata.
La sensazione è anche mia, ovviamente.
Chi legge questo blog lo sa, è inutile negarlo.
E se ne possono dare mille esplicazioni, e spiegazioni.
'Mi spezzo, ma non mi piego', dicevano gli eroi western, o i magistrati antimafia, prima di essere uccisi o di suicidarsi.

Mi sento tutto spiegazzato, la mattina.
E la notte non sto meglio.
Davanti al vuoto, però, non faccio una piega.
Anzi sì, qualcuna sì. La vedo, allo specchio.
Avrei bisogno di qualcuno che mi prendesse e piegasse piano, come un origami...


E' vero che, in generale, il mondo esiste solo piegato nelle monadi che lo esprimono, e si dispiega soltanto virtualmente come l'orizzonte comune di tutte le monadi...Ma è vero anche che una monade, quando è chiamata a 'vivere', ed ancor più quando è chiamata alla ragione, dispiega in se stessa quella regione del mondo che corrisponde alla sua zona inclusa e rischiarata: essa è chiamata allora a 'sviluppare tutte le sue percezioni'. E' questo il suo compito.
Ora, in uno stesso istante, innumerevoli monadi non sono state ancora chiamate e rimangono piegate, innumerevoli altre sono cadute e ricadono nella notte, ripiegandosi in se stesse, innumerevoli altre, infine, si sono dannate e indurite in una sola piega che non riusciranno mai più a disfare. E sulla base di queste tre involuzioni, un'anima-monade, durante la sua vita razionale, può ampliare e approfondire la regione che essa dispiega, portarla al sommo grado di evoluzione, sviluppo, distinzione, riflessione: si tratta di un progresso infinito della coscienza...
Si è spesso affermato che questo progresso dell'animasi compie necessariamente a discapito di tutte le altre. Ma non è vero, e le altre possono fare altrettanto, tranne i dannati.
I dannati sono i soli a pagare, poiché hanno scelto liberamente di farsi da parte.
E la loro punizione peggiore è forse proprio quella di servire al progresso degli altri, non con l'esempio negativo che offrono, ma col margine di progresso positivo che lasciano involontariamente a disposizione del mondo rinunciando al proprio chiarore.
E l'ottimismo di Leibniz si fonda appunto su un'infinità di dannati come basamento del migliore dei mondi: essi lasciano libera una quantità infinita di progresso possibile, il che moltiplica la loro rabbia, rendendo possibile un mondo in continuo progredire.
Non si può pensare al migliore dei mondi senza udire le grida di odio di Belzebù che fanno tremare il piano in basso...

(G. Deleuze, La piega, Leibniz e il barocco, 1988)




domenica 3 agosto 2014

imprevidenze sociali

Un fiume ha travolto ieri una festa paesana chiamata 'Sagra degli Omeni'.
Ridevano, ballavano, scherzavano, e sono stati sommersi.

Un ragazzino, preda delle cuffiette ad alto volume, non ha sentito il treno alle sue spalle, è stato colpito di fianco, ed è crollato a terra, morto.

Hamas ha rapito un soldato israeliano, pare.
Ma dice anche che è stato poi ucciso, insieme ai miliziani che l'avevano rapito.
Dalle bombe israeliane, pare.

Donald Trump non vuole che rientrino negli USA i due medici americani che si sono ammalati di Ebola in Sierra Leone. Cazzi loro, se sono andati a curare i negri...Che li curino lì!
Un Paperone leghista...

Un'estate di pioggia, neve, vento, tifoni.
Persi il 70% dei bagnanti abituali.
Scomparsi i bollini rossi sulle strade.
E si vendono pochi gelati...

Raccolta dei mozziconi sulle spiagge.
Una mamma è favorevole: 'così i miei figli non se li mettono in bocca', dichiara.
Quando si dice 'avere una coscienza ecologica'...!


sabato 2 agosto 2014

le intermittenze del cuore

In qualsiasi momento la consideriamo, la nostra anima totale non ha che un valore pressochè fittizio, nonostante il nutrito bilancio delle sue ricchezze, giacchè ora le une ora le altre risultano indisponibili...
Ai disturbi della memoria, infatti, sono legate le intermittenze del cuore.
E' sicuramente l'esistenza del nostro corpo, simile per noi a un vaso in cui fosse racchiusa la nostra spiritualità, a farci supporre che tutti i nostri beni interiori, le nostre gioie passate, tutti i nostri dolori, siano perennemente in nostro possesso.
Forse, è altrettanto inesatto credere che se ne vadano o ritornino.
In ogni caso, se rimangono dentro di noi, rimangono per la maggior parte del tempo in una regione sconosciuta, dove non ci sono d'alcun giovamento, e dove anche i più usuali vengono ricacciati indietro da ricordi di diversa natura...
Ma non appena si ricostruisce la cornice di sensazioni in cui sono conservati, essi acquistano a loro volta il medesimo potere di espellere tutto quanto sia incompatibile con loro, installando in noi, solitario, l'io che li ha vissuti...

(M. Proust, Sodoma e Gomorra, parte II, Alla ricerca del tempo perduto, vol.2 (che ho finito oggi...))