sabato 30 luglio 2016

due piccioni con una fava

Papa Francesco, l'ultimo dei materialisti.
Siamo in guerra, ma non è una guerra di religione.
E' una guerra di interessi, per i soldi, per accaparrarsi risorse, per il potere.
In poche parole, il solito schifo, il solito sepolcro imbiancato, ammantato di Dio.

Angela Merkel, l'ultima dei democristiani.
Gli attentati in Germania non cambiano la nostra politica di accoglienza. Ce la faremo!
Grande statista, non c'è che dire.
Ma così perderà le prossime elezioni.

Hillary Clinton, una vera femminista.
Ragazze, abbiamo rotto il tetto di cristallo, anche una di voi -dopo di me- sarà Presidente degli Stati Uniti...!
Potere politico maschile in un corpo di donna, molto più maschile di quello di Bill e Barack.
Basta ascoltarla, basta guardarla.
Comunque, tanto, non ce la può fare..
Che cosa resta del femminismo ? Sempre più gay e Teresa May.
.
Who's the greatest ?
Trump: Noi non siamo più i più grandi, dobbiamo tornare ad esserlo.
Obama: Noi siamo ancora e saremo sempre il più grande popolo del mondo.
Hillary: Noi siamo grandi perchè siamo buoni.
E poi ci si stupisce se li odiano.

Islamici, buoni quelli...!
Gli imam europei hanno invitato i fedeli musulmani ad andare nelle chiese cattoliche domani e a pregare insieme per la pace.
E noi che faremo? Per la nostra pace, metteremo i metal detector agli ingressi del Duomo ?

Giovani in Polonia, buoni quelli...!
Le centinaia di migliaia di ragazzi cattolici festanti vengono rappresentati come quelli buoni e bravi e felici (e molti) contro i giovani cattivi, sbandati e sfigati (e pochi) che vanno in chiesa sì, ma per sgozzare vecchi parroci e violentare suore.
I primi sembrano gli spettatori del Coca Cola Summer Festival, anzi sono proprio gli stessi: oggi per fede, domani da Fedez. Gli accessi su youtube sono più o meno quelli...
La kermesse polacca si muove tra Hollywood e Auschwitz con una certa qual maestria.
Ma i quattro kamikaze barbudos, imbottiti di cazzate e di antidepressivi, stanno facendo la storia.
A modo loro, che è poi il modo di sempre: chi con i bombardieri, chi con i coltelli.
I coca-cola-papa boys, invece, imbottiti di selfie, preghierine pacifiste e musichette di chiesa (vecchia e nuova che sia), la subiranno e ne resteranno stravolti.

Io, vagabondo che son io...
Lunedì si parte, proprio per Rouen, passando per un aeroporto di Parigi.
Se mi vesto da italiano, l'Isis potrebbe non apprezzare e, in caso di una loro simpatica iniziativa per le strade, non me la scamperei (potrei anche provare a fare il morto, direte voi, dopo tanto ciarlarne...).
Se mi vesto, come mio solito d'altronde, da arabo, potrebbero fermarmi gli altrettanto simpatici gendarmi francesi, che credo siano ancor più nervosetti e frustrati ultimamente.
Potrebbero a breve venir fuori anche dei kamikaze cattolici, magari in Vandea.
Che fare ? Valigia a due scomparti, coranico-evangelica?
Cintura di pelle o cintura esplosiva ? Papalina o elmetto ? Kriss o coltellino svizzero ?
A(r)miamoci e partiamo.






mercoledì 27 luglio 2016

due fratelli

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"Rendiamo il mondo più umano", l'ultimo messaggio di padre Jaques HamelAdel Kermiche, il jihadista 19enne che aveva un braccialetto elettronico e 4 ore per colpire

Anni:  19                                                                                                                                                                                                            Anni:  86                                                                                    
Professione: (ex) sommerso,                                                           Professione: (ex) salmone,
ora (pro nobis) mostro                                                                  ora (pro nobis) martire                                                                                                                                       

Segni caratteristici:                                                                               Segni caratteristici:
-senso di giustizia                                                                                 -senso di giustizia
-passionalità                                                                                        -passionalità
-utopismo                                                                                            -utopismo
-delusione per il mondo                                                                        -delusione per il mondo
-risentimento                                                                                        -rassegnazione

Condizione di vita presunta, al momento:                         Condizione di vita presunta, al momento:                                                   
- ha ucciso,                                                                              - è stato ucciso,
nel nome di Allah,                                                                     nel nome di Allah,            
ed è stato ucciso,                                                                     e crede di risorgere,                                 
nel nome di Hollande                                                               nel nome di Cristo
(e nostro)






matterelum (all'arrabbiata)





Terrorismo, Mattarella: "Italia non entri nell'età dell'ansia". 

TRADUZIONE: L'ANSIA E' AVVISATA, NON SI PRESENTI TRA I CITTADINI ITALIANI, E' UN ORDINE!

Governo, nostre forze speciali pronte. MI VIEN CHE RIDERE...!

Terrorismo, Mattarella: "Italia non entri nell'età dell'ansia". Governo, nostre forze speciali pronte
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella
MA COME FAI A STARE SERIO, CON TUTTO QUELLO CHE SAI DAVVERO...?
MA NON HAI RIMORSI, SENSI DI COLPA, UN'IDEA DI PECCATO MORALE ?
MA STRAPPATI L'OCCHIO DESTRO, DA BUON CRISTIANO...!
O SUICIDATI, DA BUON ATEO...! 
Il presidente della Repubblica alla Cerimonia del Ventaglio: "Il demone dalla violenza è tornato in Europa". La ministra della Difesa Pinotti: "Militari addestrati a intervenire con un piano in tutte le città". Gentiloni: "Moltiplicare relazioni multilaterali". Boldrini: "Conflitto siriano, focolaio dell'infezione jihadista"
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ROMA - "Sembrava che il clima di pace, di collaborazione e di sicurezza si consolidasse sempre di più, registriamo che questa prospettiva non è più certa, anzi è messa pesantemente in crisi". 
TRADUZIONE: PECCATO, ANDAVA TUTTO COSI' BENE TRA NOI...
STAVAMO INCULANDO IN SILENZIO TUTTI I POVERI, GLI STRANIERI E I NOSTRI STESSI CITTADINI PASSIVIZZATI E COLLUSI...ED ORA ARRIVANO QUESTI CAZZO DI TERRORISTI A ROVINARCI LA FESTA...

Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso della cerimonia del Ventaglio al Quirinale e all'indomani dell'attacco terroristico che ha colpito nuovamente la Francia.

"In queste ultime settimane - ha proseguito il capo dello Stato - abbiamo attraversato eventi tristi per il nostro Paese. Dalla strage di Dacca alla sciagura ferroviaria in Puglia, alla strage di Nizza: tanti nostri concittadini hanno perso la vita o sono ancora alle prese con le conseguenze di quegli eventi. Ad essi si aggiunge la barbara uccisione di Giulio Regeni".

CHE PRESIDENTE D'EGITTO...! MA AL-SISI CHI L'HA MESSO LA' SOPRA, IO ?

Per Mattarella è necesario respingere il "proposito criminale di utilizzare la religione per scatenare un conflitto globale".

GUARDA CARO CHE LA GLOBALIZZAZIONE ED IL CONFLITTO GLOBALE L'ABBIAMO FATTO NOI. SI CHIAMANO COLONIZZAZIONI E GUERRE. LORO STANNO SOLO REAGENDO A QUEL CHE NOI ABBIAMO COMBINATO...!

Poi una tirata d'orecchie ai media. "Talvolta cedono alla tentazione di voler spiegare in tempo reale gli avvenimenti invece di narrarli, cercando nello smarrimento della gente, nei frammenti di immagine, in testimonianze rese talvolta sotto shock, conclusioni destinate sovente a rivelarsi fallaci alla luce dei fatti", ha detto ancora il Presidente. "Non si tratta di spettacolo, bensì della vita e del futuro delle persone - ha aggiunto - sarebbe forse opportuno ricercare un punto di equilibrio con l'esigenza di evitare che la ripetitività fuori di misura di immagini di violenza possa provocare comportamenti emulativi".

EH SI', IL PROBLEMA ORA SONO I MEDIA...
SENZA I MEDIA VOI POLITICI OGGI NEANCHE ESISTERESTE!
E' CHE NON VOLETE RIVALI AGGUERRITI SULLO SCHERMO, E SINCERAMENTE UN KAMIKAZE IN TERMINI DI AUDIENCE VI FA MILLE A ZERO
COMUNQUE ANCHE VOI AVETE UN SACCO DI ASPIRANTI EMULATORI IN GIRO, BASTA VEDERE TUTTI QUELLI CHE SI CANDIDANO PER RUBARE E IMBROGLIARCI COME FATE VOI DA ANNI

Intanto la ministra della Difesa Roberta Pinotti ha rassicurato: "Le forze speciali delle forze armate stanno lavorando insieme alle forze speciali di polizia e carabinieri. Si tratta di pool già addestrati con quattro grandi esercitazioni e che hanno messo a punto un sistema per ogni città per intervenire, nel caso dovesse succedere il peggio". "Ma noi - ha aggiunto la ministra - lavoriamo soprattutto perché possa non succedere mai. Dopo di che, come ho sempre detto, nessun Paese è a rischio zero, è evidente dalle modalità con cui vengono compiuti questi gesti".

"Credo - ha continuato Pinotti - che i cittadini italiani devono sapere che c'è uno Stato che sta lavorando per loro, forze dell'ordine, forze armate, servizi di intelligence e magistratura, e che faremo tutto il possibile perché la sicurezza e la tranquillità della nostra vita quotidiana e quella dei nostri cittadini non venga meno".

La ministra ha parlato della "preoccupazione molto forte che stanno vivendo tutti i nostri cittadini", una preoccupazione rispetto alla quale, ha proseguito Pinotti, "dobbiamo dare risposte serie. Compito del ministro della Difesa non è quello di analizzare, il fenomeno è complesso. Compito in questo momento di chi ha responsabilità politiche è di dare il massimo di protezione a questo Paese. È quello che stiamo facendo con un lavoro intenso di prevenzione accurata attraverso la collaborazione con il ministero degli Interni e ai nostri servizi".

TRADUZIONE:  MENO MALE CHE LA MAFIA C'E'...HASTA LA MAFIA, SIEMPRE !

A margine della presentazione del progetto "Valore fari" al ministero dell'Economia, la ministra della Difesa ha poi aggiunto che "questa mattina sono stati arrestati in provincia di Savona due presunti fondamentalisti islamici. Questo dà dimostrazione del lavoro delle nostre forze dell'ordine, attente a cogliere ogni segnale. In questo caso, era stata postata sul web attraverso un telefonino una foto di una combattente islamica con il mitra. Lo sottolineo per dire che viene recepito ogni segnale per fare un lavoro di prevenzione".

DAI, SU, NE MANCANO SOLO ALCUNE MIGLIAIA, PINOTTI, CE LA PUOI FARE....!

"Se sono globali le minacce, il terrorismo in primo luogo, che rendono così gravosa la fase che stiamo vivendo, anche le risposte devono essere sovranazionali. L'Onu è una delle sedi più importanti per coordinare gli interventi della comunità mondiale. Delle risposte da dare ho parlato nell'incontro al palazzo di vetro con il segretario generale delle nazioni unite, Ban Ki-moon", ha scritto su Facebook la presidente della Camera, Laura Boldrini. "E in tema di terrorismo - ha aggiunto - è indispensabile intensificare l'iniziativa politica per la soluzione del conflitto siriano, autentico focolaio dell'infezione jihadista".

MA NON VI SIETE GIA' IMPEGNATI A FONDO ? DI ALEPPO NON RESTA PIU' NULLA, ASSAD E' BELLO E FELICE, LA RUSSIA GONGOLA, L'EUROPA NON C'E' PIU'...
CARA LAURETTA, COS'ALTRO VUOI CHE FACCIAMO, DIETRO LA TUA BELLA FOGLIA DI FICA ?



Il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni ha annunciato che "la cooperazione italiana vedrà raddoppiare le sue risorse tra 2016 e 2018". Presentando alla Farnesina il nuovo Sistema italiano di cooperazione allo Sviluppo, il ministro ha rinnovato la vicinanza dell'Italia ai Paesi colpiti dagli ultimi attentati terroristici e ricordato che "viviamo in un contesto internazionale e regionale diventato epicentro di disordine, dove c'è il necessario bisogno di rafforzare la tela della cooperazione". Per Gentiloni, non si può reagire solo con le parole alla minaccia alla sicurezza, "c'è bisogno di rispondere al disordine moltiplicando le relazioni bilaterali e multilaterali" e lo "sforzo" del governo italiano "ha questo obiettivo".
GENTILONI, UNA NON PERSONA, PARLA DA MINISTRO
GIA' QUESTO CI DICE DOVE FINIREMO
 
ED ORA GODETEVI CON ME I PRIMI COMMENTI DEI LETTORI:
ALCUNI SONO DAVVERO ESILARANTI...

I COMMENTI DEI LETTORI


29 minuti fa
Luciano Luisi
Caro Presidente prima di saper combattere il terrorismo, bisognerebbe combattere seriamente la criminalità. Ma in Italia non ci riesce per nulla
32 minuti fa
pippo nefistofle
Ma Senti da che pulpito viene la predica. Voi politici cominciate a circolare senza scorta cosi vediamo se vi viene la psicosi da attentato.
18 minuti fa
supremalex
Parole al vento di un dinosauro democristiano quelle di Mattarella, pura demagogia quelle della Pinotti, tutte le stragi commesse si sono consumate nei primi 20 minuti un tempo troppo breve per far intervenire qualsiasi tipo di forza speciale ma sufficiente per una normale pattuglia di carabinieri/polizia e cosa ha fatto il governo per questi operatori generici/medi? Ha incrementato/migliorato l'addestramento? Ha migliorato ed aggiornato armi ed equipaggiamento? Manco per idea perché tutto questo richiede investimenti che mal si conciliano con la posizione ideologica del Renzi pensiero secondo il quale occorre investire in cultura piuttosto che in sicurezza per sconfiggere l'islamismo radicale del califfato.
34 minuti fa
Frank Duezero
Sei tu e quell'altro genio del presidente del consiglio che ci mettete ansia.
Cosa volete che sia una bomba qua e una là? Fanno meno danni della vostra politica.
56 minuti fa
robert67
per comprendere bene queste cose, occorre conoscere PROFONDAMENTE la bibbia, il corano ed il vangelo.i Cristo, Mosè e Maometto. Vedere le loro vite, e le loro missioni i loro messaggi. E tutto si comprende. Il messaggio Cristiano tende alla crescita, al rispetto, non forma popoli, guerre tra loro. Ma un unico popolo di fratelli. Poi la storia insegna che autonomamente, ci sono stati momenti in cui i cristiani sono stati meno tolleranti dei mussulmani,ma questo è tutto un altro discorso, di infiltrati, di attaccamento al potere, denaro, che colpisce tutti gli uomini. Sgozzare un cristiano per taluni (basti leggere Magdi cristiano allam) mussulmani e solo obbedire alla legge. Perdonare un mussulmano per un  Cristiano è un dovere. Amare un mussulmano per un cristiano è un dovere in quanto fratello, sgozzare un cristiano, per la maggioranza dei mussulmani è un dovere in quanto caneinfedele
42 minuti fa
robert67
tutto ciò è confernato da queste dichiarazioni che ai più risulteranno incomprensibile se non si entra all'interno del pensiero di Cristo: Francia, il presidente dei vescovi: "E' inimmaginabile, ma la risposta è la fraternità""E' una notizia inimmaginabile. Ci vogliono abbattere, ma dobbiamo rispondere tutti uniti, con fraternità". Così il presidente dei vescovi francesi, Georges Paul Pontier, commenta l'uccisione di padre Jacques Hamel, da parte di due terroristi dello Stato islamico. A cura di Ermanno Accardi
22 minuti fa
Rossana Nuboloni
E' assai probabile che Lei non sappia proprio quello dice. Ma la perdono, da cristiana :D :\

19 minuti fa
flv1
E' un mondo difficile e vita intensa; così cantava Tonino Carotone; la colpa è del fato, dei media, dei matti; nessuno che dica un "mea culpa", nessuno.
La cosa più triste per un  italiano oggi e sentire queste esternazioni dalla più alta autorità dello stato. La terza carica dello stato parrebbe addirittura esortare ad un prossimo cambio di stili di vita degli italiani.
Italiani non guardate più le immagini "truccate" dei media; non ti curar di loro ma guarda e passa....
Cosa ha fatto di così male il popolo italiano per meritarsi tutto ciò ? forse abbiamo vissuto in un sogno o ci siamo (ci hanno) infilato in tunnel oscuro ?
22 minuti fa
aquilaofthenight
Mi ritrovo perfettamente nelle parole del PdR, contestabili solo da chi voleva il craxiano Amato, l'eminenza grigia berlusconiana Gianni Letta, il parolaio per tutte le stagioni nonché tuttologo Rodotà... al suo posto.
46 minuti fa
giantilo
Distribuzione gratuita del Prozac in tutte le ASL
53 minuti fa
sikomoro
Dal palazzo più costoso d'Europa e forse del Mondo, è facile dire certe cose.
17 minuti fa
stefanoallegri
negli anni 20 si diffuse in europa la paura degli orrori del bolscevismo
molti ragazzi furono conquistati da quell'ideologia, e ci furono molti attentati di matrice terrorista
e con elezioni gli europei si affidarono ai fascisti

nel 2016 si diffuse in europa la paura degli orrori dell'islamismo mediorientale
molti ragazzi furono conquistati da quell'ideologia, e ci furono molti attentati di matrice terrorista
e con le elezione gli europei si affidarono a......?

vedremo
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la morale è sempre quella...(ma non il morale)

L'occidente è stato sottoposto, tra frizzi e lazzi, tarallucci e vini, ad una strapotente campagna di a-moralizzazione.
Il denaro, l'utilità, la funzione, la produzione, la tecnica, la valutazione dell'efficienza si sono fatti unica verità del mondo, unici portatori di valore sociale.
Il resto conta poco, vive negli spazi residuali del dominio, nelle nicchie ecologiche dei cosmi privati o irrimediabilmente diversi. C'è vita, ma su altri pianeti.

Oggi, le nostre società amorali si trovano ad affrontare un secondo attacco, sferrato da nemici che -in nome di una presunta moralità, che si oppone alla nostra globalizzazione dell'amoralità- concentrano gran parte della loro offensiva in una aggressiva campagna di de-moralizzazione.
Non trovando, pare, molta resistenza.
Le nostre società, rammollite e amoralizzate, sono già piuttosto demoralizzate dalla crisi dei loro stessi valori amorali, e già vivono da tempo -al di là della retorica e dei proclami tronfi e rassicuranti- una loro incipiente catastrofe.
Gli attentati terroristici non vogliono solo farci paura ad un livello immediato, quotidiano, ordinario.
Essi vanno a colpirci in profondità, vogliono de-moralizzarci.

Ci fanno sentire in primo luogo impotenti, incapaci di controllo rispetto agli eventi.
Il controllo e la sicurezza sono le funzioni supreme della civiltà razionalista e tecnocratica.
Se vengono a saltare, abbindolate e schernite da ragazzini con la pistola o da camion di apprendisti gelatai, non possiamo certo sentirci bene, né tanto meno il nostro morale potrà goderne.
Sentirsi così vulnerabili, con quel che spendiamo in videocamere e forze dell'ordine, è a dir poco (anche per me, che non ci credo) sconfortante.

In secondo luogo, anche laddove si riescano a punire o ad uccidere i colpevoli, è preminente il senso di irreparabilità del male subito.
Accade sempre quando le persone vengono uccise, non c'è mai alcuna riparazione legale sufficiente.
Ma nel caso degli attentati, quel che demoralizza è la totale inadeguatezza e sproporzione tra quel che accade e quel che possiamo fare per riparare al danno: nulla.
L'evento e gli atti che gli succedono sono tra loro incommensurabili.
Era già accaduto dopo le Due Torri a Manhattan: la guerra successiva, per quanto 'vittoriosa', non poteva e non potrà mai compensare la ferita, il disastro, la potenza di quel primo evento.
E' stato un evento totale, e totalmente de-moralizzante, qualunque cosa abbiamo fatto o faremo ancora. 'Mission accomplished', sì, ma dai nostri nemici.

In ultimo luogo, è demoralizzante perchè costringe le nostre società a ri-estremizzarsi.
Tutti gli sforzi fatti negli ultimi decenni per 'andare al centro', 'moderare i toni', 'mediare gli interessi', 'smussare le criticità', 'convivere pacificamente', stanno saltando come un castello di carte.
E' in corso un ritorno alla polarizzazione estremistica alla faccia del politicamente corretto.
Questo non significa necessariamente un ritorno dei conflitti e della vera politica.
Anzi, potrà significare probabilmente solo il ritorno della guerra, nella sua inossidabile e spietata univocità.
I terroristi (nostri e loro) ci costringono a scegliere una parte, e a stare in trincea.
I nostri politici si spostano agli estremi, perchè lì si stanno spostando i consensi.
La grande corsa al centro, per la quale abbiamo consumato ideologie, anni e interi partiti, si va spegnendo. E questo non può non essere de-moralizzante, e lo sarà sempre più per chi insisterà a provarci.
La Chiesa, con la sua millenaria sapienza e resistenza, l'ha capito per prima, eleggendo l'estremista Bergoglio.
I democratici negli Stati Uniti potevano vincere contro l'estremista Trump solo con l'estremista Sanders. La Clinton potrà solo perdere e consegnare gli USA all'estremismo di destra più becero.
Berlusconi, sempre più decotto, continua a parlare di 'centro moderato' e affida a Parisi il riavvicinamento a giganti della politica come Alfano e gli ex DC. Fallirà miseramente, e la destra sarà guidata da Meloni e Salvini che si opporranno a quegli estremisti dei Cinquestelle.
Renzi blatererà ancora per poco, il suo progetto – da sempre peraltro illusionistico- è ora oltrepassato dagli eventi.
Senza neppure aver subito attentati in casa, la sua condizione non è migliore di quella della Merkel o di Hollande (altri paladini del 'centro', ineluttabilmente in via di estinzione).
Lo dico e lo ripeto, anche a lui, se mi sente: non moriremo democristiani, e neanche centrodestri o centrosinistri.

Siamo davanti a una doppia demoralizzazione: a quella delle trote salmonate di sinistra, già avvenuta da tempo, si aggiunge ora quella dei centristi, che invece fulgevano di gloria nei penultimi decenni.
Quando l'alta borghesia non riesce più a governare con moderazione non sta più al 'gioco democratico-parlamentare' e fa saltare il banco (golpe, militarizzazione, dittature).
Quel che sta accadendo in Turchia non è un caso locale, non è roba da turchi.
La destra sa sempre cosa fare in questi casi.
E' la sinistra (sempre che esista ancora qualcosa di simile) che non lo sa mai, non l'ha mai saputo.
Né, purtroppo, lo sa ora.
E' anche per questo che gli oppressi vanno a destra, che si identificano con i loro 'nemici di classe', che li votano, che li supportano in piazza nei totalitarismi.
Sta già riaccadendo, e fa venire i brividi.
D'altra parte, quanto volevamo ancora stare a morire d'inedia nella paludosa rotatoria per criceti ammaestrati, in cui tutte le strade portavano al centro ?







martedì 26 luglio 2016

dal monte sabotino

Sabotare il passato è sempre stata la norma.
In fondo, la memoria e la storia, ma ancor più i monumenti e le celebrazioni, non fanno altro che questo: sabotare il passato, manipolarlo, mistificarlo, trasformarlo in altro, negarlo.
E lo stesso fa la storia.
Checchè ne dicano storici e politici, dalla storia non si impara nulla.
Semplicemente, e tragicamente e comicamente, perchè la storia sabota sempre la storia.
E' poi è sempre, o quasi, solo storia di chi vince, di chi ha vinto.
Così come, d'altronde, anche il diritto.

Oggi ci troviamo però anche davanti e dentro al sabotaggio del futuro.
Camus diceva che il futuro era l'unico tipo di proprietà che i padroni concedono liberamente agli schiavi.
Ora non è più neppure così.
Il futuro è sotto attacco da parte di un esercito di sabotatori accaniti, poco importa se professionalmente addestrati o cani sciolti invasati e depressi.
Chi uccide a caso per le città ha in mente di toglierci quel futuro che nega a se stesso.
E lo fa per lottare, illusoriamente, contro il finto -ma arrogante- benessere degli altri grandi sabotatori di futuro: gli industriali, gli inquinatori, gli speculatori (cioè coloro che guidano la politica e i politici).

Le persone che stanno sotto, sono ricattate e quasi senza potere, ma colludono e collaborano col loro silenzio e con la loro sottomissione al sabotaggio stesso.
Non ci impegniamo a sabotare il presente.
L'unica possibilità che avremmo per non (far) sabotare il futuro nostro, e soprattutto quello delle generazioni future (che comunque non paiono troppo preoccupate, tra una merendina e un giochetto, ben protette da schiere di genitori infantilizzati e ignavi):: sabotare il presente.
Fare, diligentemente e tenacemente, i morti.
Prima che, amici e nemici, ci ammazzino.

'Signor Preside, non possiamo chiudere perchè Baratto non si trova'...
Il bidello, appena sopraggiunto spiega, con tono umile: 'Sa, si addormenta'. Dopo le lezioni si addormenta nella sala di ricevimento,ma l'altro giorno si è addormentato in palestra. Adesso c'è la sua moto là fuori, dunque non è uscito, ma non sappiamo dove si è messo a dormire'.
Adesso il preside ragiona tra sé ad alta voce: 'Prima di tutto non parla, poi perde il registro delle lezioni e non se ne dà pensiero, e adesso si addormenta dove capita. Ma che tipo è quel Baratto?'.
La segretaria dichiara che Baratto è un tipo normale, e anche simpatico e buono, solo che non parla, ma questo non è mica un difetto.
Dopo una lunga pausa di riflessione, il preside si alza ed esclama: 'Accidenti, non si sa più cosa pensare!'. Senza dir altro raccoglie la sua cartella e se ne va, mentre la segretaria resta a chiedersi se per caso il suo superiore non sia improvvisamente impazzito.
Nel cortile della scuola il preside si è fermato a guardare delle gazze che si levano in volo da un albero e intanto ragiona tra sé: 'E' uno che non si dà pensieri, né pensiero per i pensieri degli altri su di lui. Vuoi vedere che quell'individuo l'ha toccato la grazia ?'.


(G. Celati, Baratto, in Quattro novelle sulle apparenze, 1987)

lunedì 25 luglio 2016

stress test

'Volevamo solo passare una serata serena, ad ascoltare musica, con gli amici...'
Stai sereno, come diceva quello.
Com'è che stiamo sereni, che restiamo sereni, davanti a tutto quello che accade, almeno sino a quando non ci colpisce direttamente ?
Anestetizzandoci con alcool, droghe e musiche ambient e calcio, in primo luogo.
Ed immergendoci in quella forma di follia che si chiama indifferenza.
Sì, riusciamo a stare sereni, nonostante tutto. E' questa la nostra pazzia.
Sino a quando qualcuno -impazzito di rabbia e di risentimento- non si fa più ammansire con i sedativi, piomba sulle nostre vite e va smontare la nostra tranquillità di cittadini benestanti, agiati, appagati e paganti.
Sembriamo quelli che abitano a fianco di Mauthausen e continuano a coltivare il giardinetto parlando ai sette nani e ti dicono che è un posto come un altro (li ho visti di persona, giuro).
Ma come facciamo a restare sereni ? Come facciamo a proseguire a vivere la nostra vita, fingendo che gli altri , le nostre vittime, i poveri e gli oppressi, non esistano ?
Come facciamo a continuare a pensare solo a noi stessi, alle nostre famiglie e ai nostri figli ?
E non sto invitando le persone a far volontariato o a far parte della 'macchina dell'accoglienza' (che giù la parola dice tutto, e dice soprattutto perchè ormai non possono fare a meno di odiarci, anche quando ce li prendiamo in casa...).

Un'altra pazzia che ci circonda – e contribuirà ad ammazzarci- è la nostra reazione di difesa, che va a colpire soprattutto noi stessi.
Quando vediamo 250.000 auto in fila a Dover, in attesa di passare in Francia, ferme giornate intere sotto il sole per i controlli anti-terrorismo , capiamo che la nostra vita non sarà più la stessa.
Che siamo in trappola, e che le nostre stesse regole ci toglieranno quel poco che ci restava della libertà, fosse anche solo quella di spostarci liberamente, condizionati soltanto dalle nostre risorse e voglie.
Non se ne parla abbastanza, ma Schengen non c'è già più, siamo tornati alla follia dei confini e dei controlli senza fine. La sicurezza si sta divorando anche gli ultimi barlumi di vita.
Tra poco saremo ridotti in condizioni simil-sovietiche o prenderemo esempio da Erdogan, che ha tolto il passaporto -a sua discrezione- a decine di migliaia di turchi in poche ore.
Allarmismo? Esagerazione? Ne riparleremo, a breve.

L'altra follia del nostro atteggiamento si rivela nella nostra assurda richiesta ai mussulmani integrati di dissociarsi apertamente dagli attentati e dall'Isis.
Ma perchè, noi ci dissociamo dai criminali della finanza, dagli sfruttatori coloniali, da quelli che -anche per noi- continuano a distruggere la natura e le culture di quei paesi ?
Noi ci dissociamo dalle nostre guerre continue, dalle nostre fabbriche d'armi, dalle nostre rapine ?
Siamo noi i veri dissociati mentali, siamo noi i folli.
Vogliamo dirci liberali, progressisti, tolleranti, cristiani e non siamo nulla di tutto questo, anzi viviamo esattamente all'opposto di come diciamo.
Siamo noi i dissociati da noi stessi e chiediamo agli altri di dissociarsi dai nostri nemici, solo perchè iniziamo a pagare per i nostri misfatti.
Ma l'ipocrisia e la retorica sono agli sgoccioli.
I ricatti economici e le false promesse non ci proteggono più.
La rabbia e l'aggressione prendono piede contro di noi.
Hanno atteso anche troppo
La pazienza, almeno quella degli altri, è finita.













ora basta!

Siriano, ma questo non è stato sufficiente per avere asilo politico.
Avevo anche dei disturbi psichiatrici, cos'altro volevano per accogliermi ?

Arrivo al concerto, ma non avevo i soldi per il biglietto.
Ora basta!, mi son detto.
Questo è troppo.
E mi son fatto esplodere.

Vengo a sapere che ho fatto solo 14 feriti, e che l'unico morto sono io.
Non è giusto.
Scopro che non c'è il paradiso, e che non ci sono le 70 vergini promesse.
Che schifo, questa vita...!


domenica 24 luglio 2016

vuoi vedere uno che fa il morto ?

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Prezzo*: € 14,00


ENRICO EULI

FARE IL MORTO
VECCHI E NUOVI GIOCHI DI RENITENZA


Le nostre società sono sferzate da un vento di catastrofe: crisi economica, cataclismi ambientali, militarizzazione crescente ne rappresentano i fenomeni più appariscenti e mortiferi. La politica “democratica” appare sempre più collusa e oligarchica, mentre le nostre tradizioni culturali si dibattono tra integralismo e smarrimento relativistico. I ritmi di vita risentono violentemente delle pressioni competitive e alienanti provenienti dalla produzione e dai mercati. Gli umani, e in particolare le giovani generazioni, dietro la patina luccicante dello spettacolo e i feticci consumistici, si sentono assillati in profondità da depressione, senso d’impotenza e angoscia per un futuro che si è fatto minaccia. Una possibilità di restare vivi non si potrebbe profilare quindi, paradossalmente, proprio nella nostra radicale, irrinunciabile decisione di “fare il morto”? Toccare i limiti dell’attivismo, provare ad oltrepassarli, praticare giochi di desistenza e renitenza, imparando a dire no a quel che il mondo ci presenta come unica forma di libertà e di vita e prova a imporsi come destino ineluttabile.

ed ora siamo in tre a ballare il bully-gully...

Oggi mi sento in vena, e mi dedicherò alla mia scienza preferita: lo psico-riduzionismo.

Cosa hanno in comune Erdogan, Trump e il diciottenne di Baviera ?
Il bullismo.

Erdogan subisce il golpe e reagisce come un bullo nazionale, torturando e tartassando chi voleva metterlo sotto. E la Grande Turchia è con lui, contro tutti, e vuol far risorgere l'Impero Otto-manìaco, sconfitto a Lepanto.
E il Sultano fa il paio con chi vuole restaurare il Califfato, animato anch'esso dallo stesso spirito bullistico e revanscista.

Trump sente che i neri hanno alzato troppo la testa con Obama, che gli USA stanno andando sotto nel mondo e, da gran bullo internazionale qual'è (basta guardarne il piglio quando parla in pubblico), è partito lancia in resta per difendere i suoi interessi wasp e per rifare grande e sicura l'America.
Milioni di persone si identificano in lui (e tra questi tanti poveri, operai, bullizzati d'ogni dove), lo sostengono e lo voteranno.

Il ragazzo di Monaco, mentre il cittadino sano e perbene gli urlava dal balcone 'sei un coglione, sei un coglione, fatti ricoverare...!', l'ha urlato sui tetti della città mercato: 'sono stato vittima di bullismo, ma ora ho una pistola, e voglio uccidervi tutti!'.
Ha visto troppi videogame, ha raccolto foto di Utoya, si è trovato un'arma e si è vendicato.

Almeno lui, però, a differenza dei primi due, si è suicidato.
Ci sono molti modi per curare la depressione e lui ne ha trovato uno, seppure piuttosto dispendioso in termini sociali. Ma forse non era soddisfatto della cura farmacologica.
Le nostre società producono depressione a casse.
La nostra civiltà è in piena, catastrofica depressione (e ne ha ben donde).
Ma non vogliamo riconoscerlo, continuiamo a rimuoverla e proviamo a vivere come se niente fosse (ma riempiendoci di farmaci).

Quando si vuole evitare la posizione depressiva, non si può non assumere una posizione schizo-paranoide, caratterizzata da una scissione estrema tra Bene e Male, buoni e cattivi, e da un'angoscia (auto)punitiva e (auto)distruttiva verso presunte e pericolosissime minacce.
Quindi, per evitare di riconoscere e prendersi cura della depressione, si va verso l'attacco contro l'Altro, giustificato come autodifesa dal nemico sempre in agguato.
La situazione di fatto va a confermare inevitabilmente proprio le nostre angosce, le nostre paure si trasformano in panico e l'escalation procede.
Se un paese come la Francia pensa di difendere le proprie (e mie) vacanze con 15.000 riservisti e 10.000 soldatini, voi capite dove stiamo andando a finire.
Se alla paranoia terrorista rispondiamo con la paranoia dello stato non faremo altro che far crescere il desiderio di emulazione e di rivalsa e di lotta di chi si sente sotto e non vuole fuggire e non vuole deprimersi. E, se anche non fossero tantissimi, sono sufficienti per mettere sotto scacco per ore le nostre città (come ha dimostrato un solo ragazzino disperato qualche giorno fa).

Un'ultima considerazione: quel che sta accadendo, anziché renderci più critici e partecipi, passivizza e deprime ulteriormente la maggioranza silenziosa.
Da un lato, perchè atterrisce. La paura sale, anche solo di uscire di casa, o di viaggiare.
Figuriamoci di manifestare, o anche solo di esprimere opinioni controcorrente, e di opporsi ai nostri amati governanti.
Dall'altro, perchè -davanti a Erdogan o Trump- si tiene ben stretta i vari Renzi e Hollande, e le sembra quasi di essere ancora fortunata e ben messa.
E la tentazione di accontentarci, di tenerci quel che abbiamo, e di non protestare su nulla, sale e, così, sale anche il consenso verso di loro, verso i nostri bulli del quartierino che ci governano ancora con una pacca sulle spalle ed un paterno sorrisino.
In una scuola di bulli aver un buon preside è importante.
Lui, anche quando ti punisce, lo fa sempre per il tuo bene.