Gli Agricoltori
traditi si dirigono con i loro trattori verso la capitale, insieme ai
contadini militanti di Riscatto agricolo.
Si sentono traditi,
quindi, e cercano un riscatto.
Si sentono l'ultima
ruota del carro, bistrattati dalle ferree leggi del mercato, che
proteggono intermediari e venditori finali, e non chi produce quel
che mangiamo ogni giorno.
Con l'acqua che
scarseggia, il clima che brucia, alluviona e gela, i trasporti che
costano sempre di più, quella che era già una vita fuori moda,
antifashionista, diventa insopportabile e inaccettabile.
Ecco perché, anche
loro, chiedono risarcimenti.
E se la prendono, sbagliando, con gli ecologisti.
E ricattano le
città, la nostra arrogante e vincente vita metropolitana che però,
senza il cibo nei supermercati, non saprebbe e potrebbe durare un
solo giorno.
Solo due milioni di
vaccinazioni preventive contro il Covid.
Anche i vecchietti
hanno tradito la causa del richiamo alle armi sanitarie.
É l'effetto
boomerang della costrizione subita nel terribile e terroristico biennio pandemico.
Ora che si può
scegliere si vaccinano solo i paurosi a priori e gli obbedienti ad
oltranza.
Se si educa e si
convince, la cosa dura.
Se si impone, si
punisce, si spaventa, alla lunga non regge.
E se è vero che
-per poter tradire- è necessario prima far crescere la fiducia tra
le parti, è ancora più vero che la sfiducia reciproca genera
un'altissima probabilità del tradimento.
E questo è il
rapporto che vi è oggi tra il cittadino e lo Stato.
Anche l'alto
gradimento al governo Meloni si muove inesorabilmente verso questa
stessa direzione.
L'alto tradimento è
alle porte anche per loro, così come già accaduto ai Cinque Stelle
negli anni scorsi. Comunque vadano le Europee, la luna di miele sta
per finire.
L'astensionismo
crescerà ancora, anche tra chi li ha votati un annetto fa.
E le dinamiche
interne alla maggioranza si faranno sempre più conflittuali: man
mano che le guerre procederanno a immiserirci (moralmente e
finanziariamente), le economie proseguiranno a decrescere, il clima
si farà torrido (e non solo in cielo).
I tradimenti, le
scissioni, le estremizzazioni politiche saranno all'ordine del
giorno.
Lo spettacolino
della politica non potrà, sempre di più, farne a meno.
Gli Stati Uniti
stanno per tradire la causa ucraina.
La Russia sta
vincendo la guerra e Trump sta per vincere le elezioni.
Biden lo sa, ed
anche l'Unione europea e la Nato.
L'exit strategy è
nelle cose: dopo due anni di indecenti fanfaronate e presunte
controffensive, nonostante le centinaia di miliardi sprecati in armi
e distruzione, l'Ucraina dovrà accettare la dura legge del più
forte e di chi vince, così come accade in ogni guerra.
E, dopo centinaia
di migliaia di morti, perderà anche più territorio di quel che
avrebbe perso senza opporsi militarmente all'aggressore.
É giunto il
momento di riconoscere la sconfitta (in una guerra, se non
-purtroppo- di un metodo), anche a costo di sentirsi (e di essere
definiti) traditori.
Israele sta
tradendo l'Occidente e gli Stati Uniti: procede a sterminare e
deportare un popolo, fottendosene altamente di appelli e condanne,
consigli e limitazioni.
Senza la guerra
permanente, da sempre, Israele non reggerebbe un solo giorno.
Senza la volontà
dell'Occidente, Israele non sarebbe neanche nato.
E sa che chiunque
al suo posto , e soprattutto coloro che ora consigliano e condannano,
hanno fatto e farebbero lo stesso, in qualunque parte del mondo,
quando i loro interessi sono (stati) in gioco.
Ecco perché può
proseguire a fare quel che fa: perché non sta tradendo quel che
siamo realmente, ma soltanto l'immagine illusoria ed idealistica che
noi proseguiamo ad insistere ad avere di noi stessi, in barba alla
nostra vera storia e a come siamo giustamente percepiti dal mondo:
amici, parenti, alleati, sosia di quegli israeliani che diciamo -da
farisei quali siamo- di contestare.