mercoledì 28 novembre 2012

a pizzichi (e morsi)

Soluzione Acerra.
Ecco il passaggio per l'ILVA di Taranto.
L'acciaieria viene dichiarata  'attività di interesse nazionale' e, quindi, militarizzata.
Da quel momento la sua attività sfugge all'autorità civile e alle leggi ordinarie ed è regolata da ordinamenti militari e segreti di stato.
Così si procede, nell'emergenza.
E verso l'emergenza continua, gradualmente, si va.
Si lascia un palazzo decadere, per poi venderlo a meno.
Si lascia una città nel disastro ambientale coperto per trent'anni, e poi la si riempie di soldati.
Si degrada un territorio e poi -quando arrivano alluvioni e disastri-  interviene l'esercito.
Questo è il metodo, quando la realtà ci sfugge finalmente di mano e presenta il conto.
Tutte le problematiche più acute ed irrisolte saranno affrontate sempre di più solo così, manu militari: la disoccupazione, le proteste giovanili e studentesche, le crisi ambientali, gli interim politici (i tecnici rappresentano solo un'anteprima propedeutica al controllo armato).
Tutto si trasforma in 'questione di ordine pubblico' (dove, come sempre, la parola 'pubblico' sta solo per 'statale').
Tutto questo ha dei costi, molto alti, e va finanziato, togliendo soldi da tutto il resto.

Intanto Monti, già in preparazione per il suo mistero gaudioso bis, preannuncia il nostro futuro: dopo aver svuotato scuola e università, lo statuto dei lavoratori, le tasche dei pensionati e dei poveri, e le nostre anime, ora è il momento di andare all'attacco del servizio sanitario pubblico.
E l'OCSE va di pari passo, profetizzando (in barba alle auguste e più fauste previsioni di altri al governo) che recessione, crisi e disoccupazione cresceranno ancora in Italia (e che già oggi si registra il calo dei consumi più alto dal dopoguerra).
Pizzichi non da poco, mi pare.
Eppure i segnali di sveglia da parte di chi continua a subire tutto questo appaiono labili e fiacchi.
L'ipnosi va avanti, anche attraverso i miraggi delle primarie e i finti duelli in tv, le nuove sparate di Berlu sulla sua nuova (ancora ?) forza politica (Forza Italia 2.0, dicono, tanto per darsi un tono...), le grandi trovate di Calderoli sulla legge elettorale, etc etc.
Che qualcuno mi desse i pizzicotti perchè ogni tanto, davanti a tutto questo, mi addormento.

In Egitto, invece, non si dorme. Dai pizzichi si passa ai morsi.
Ai Morsi, anzi. Quelli che si alzano la mattina e decretano lo stato d'emergenza (temporaneo, ovviamente) e si dichiarano sovrani assoluti extra legem (Papa docet).
Buoni modelli per il prossimo futuro: militarizzazione delle piazze e assolutismo politico.
Però almeno lì un bel pò di gente si agita.
Voi direte: quante persone si sono mosse per le varie 'primavere arabe' (e ucraine...e siriani...e palestinesi...e...) e guardiamo i risultati.
Sì, c'è da sconfortarsi, ma almeno lì si ha la sensazione che qualcosa accada, nonostante tutto.
O forse si fa solo più casino e basta ?





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