martedì 30 ottobre 2012

una croce(tta) sopra

Ha vinto Crocetta! Ha vinto il centrosinistra!
Mi vien da ridere.
Quanto fa il 30 per cento del 47 per cento degli elettori (visto che il 53 % si è astenuto dal voto!) ?
Poco più del 15% dei siciliani.
Il 15%  sceglie il Governatore regionale per il 100% dei cittadini.
Una maggioranza (esigua) di una minoranza.
E non mi si dica: colpa di chi non è andato a votare.
Peraltro, il Crocetta su cui hanno messo la crocetta, non può governare da solo, perchè non ha la maggioranza dei seggi (è diventato un'anatra zoppa....)
Quindi dovrà allearsi (udite udite...!) con Lombardo e con Miccichè (senza tener conto che è già alleato dell'UDC) !
Weber (non quello famoso, solo un sondaggista, purtroppo) conferma: 'la conseguenza preoccupante è che da domani chi governerà la Sicilia lo farà rappresentando solo una parte minima dei governati e accadrà così in Lazio e in Lombardia, ed anche alle prossime politiche.'
E Piepoli si lancia: 'Siamo all'anarchismo. (magari fosse, dico io...).
Il fenomeno è molto superiore alle aspettative...'
E poffarbacco, aggiunge ancora Weber, 'tutti cercano di riunire i moderati, ma i moderati non ci sono più, non crescono, non si spostano e soprattutto non si riconoscono più in nessun partito...Sia al centrodestra che al centrosinistra, il malessere è alto, altissimo...'

Pietro Barcellona, da grande vecchio qual'è, sente aria di novità: 'l'astensionismo esprime un nuovo rifiuto, un atto di insubordinazione totale a questo ceto politico imbelle, ignorante e sprecone. E si salda col voto grillino. Nessuna delle due è un'opzione qualunquistica o semplicemente antipolitica. I nuovi astenuti hanno la testa sulle spalle e la determinazione a sfasciare un sistema corrotto...(magari fosse, ridico io...).
Il futuro prossimo è denso di brutte sorprese. Avremo ancora da ballare sull'orlo del baratro...'
A questo proposito (il futuro che ci aspetta), un membro del governo che ha preferito restare anonimo ha dichiarato: 'Non possiamo mica mandare i carri armati in strada...!'
Quante remore 'democratiche', esimio sottosegretario...
Tra qualche tempo tutto questo sarà superato, e -per strada- vedremo passare tante cose, carri armati compresi...Sicuro!

Intanto Bersani, che vive sempre su un'altra dimensione, esalta la 'vittoria storica' (sì, avete letto bene) del PD. Roba da (P)DSM.
Ma Travaglio, sempre lucido, gli risponde a tono e lo smonta: 'Se il PD pensa di vincere le prossime elezioni con la cosiddetta 'alleanza fra progressisti e moderati', si illude. A Roma come a Palermo, per sopravvivere, i partiti dovranno mettersi tutti insieme, col bis dell'ammucchiata che sostiene ora Monti. Mandando all'opposizione non solo Grillo e Di Pietro, ma anche la maggioranza degli italiani'.
Parole sante.
Intanto Grillo e i suoi festeggiano: ne hanno ben donde.
Ma mi chiedo: che ne faranno, e che ne faremo di tutti questi voti inutilizzati nei vari parlamenti, che non vanno al governo ?
Novità importante, promettente o inane buco nero ?
Non sarebbe stato meglio cavalcare l'onda astensionista e trasformare il rifiuto del voto in una forma di lotta politica radicale e pubblica, per far saltare il banco (truccato) e 'svuotare la conchiglia' ?

Però. a questo punto, sono vicino alle decisioni, ed è giusto che io ne abbia coscienza e che porti questa coscienza al limite di tutte le conoscenze che ho, al limite dei miei stessi sentimenti e delle mie stesse fantasie, fino ad esplorare se fosse possibile non soltanto la sostanza delle previsioni, ma anche tutti i rivoli delle conseguenze...Mi salvai dallo sconforto mettendomi a pensare con forza che le mie idee erano ancora dentro di me e che io dovevo ancora esplorarle tutte, e che forse i risultati erano vicini e che comunque, anche se non avessero mai avuto risultati, esse sarebbero state sempre essenziali e splendenti...Anche se fossi rimasto solo ed anche se fossi caduto nella mia solitudine, non per questo le mie idee sarebbero cadute anch'esse... L'indulgenza...la compiacenza...l'ammirazione e l'amicizia...sono pericoli gravi. A questi bisogna reagire in qualunque modo, anche disperatamente, altrimenti si può cadere nel rispetto delle istituzioni e nell'inettitudine della tradizione...Ma io non aspettavo, nemmeno quando ero solo, incantato davanti alle finestre di casa mia, che qualcosa potesse mutare, qualcosa di fondamentale...Quando ero in compagnia anch'io ero preso dal timore che qualcosa potesse mutare d'improvviso e che pertanto la sorte degli uomini dovesse subire fisicamente una catastrofe; cioè che all'improvviso non vi fosse più aria da respirare o cadesse sulla terra la polvere velenosa della decomposizione di altre stelle, o che improvvisamente la combustione bruciasse ogni cosa, oppure che fossero i geli a scendere ed a pietrificare ogni cosa nel bianco e nel celeste, in modo che a quel marzo, bianco e celeste anch'esso, non seguisse mai un verde aprile.
(Paolo Volponi, La macchina mondiale)





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