giovedì 11 ottobre 2012

cieli bui

Sole:  Perchè sai che è ?  Io sono stanco di questo continuo andare attorno per far luce a quattro animaluzzi, che vivono in su un pugno di fango...Se gli uomini vogliono veder lume, che tengano i loro fuochi accesi, o provveggano in altro modo.

Ora prima:  E che modo, Eccellenza, vuole ella che ci trovino i poverini ? E a dover poi mantenere le loro lucerne, o provvedere tante candele che ardano tutto lo spazio del giorno, sarà una spesa eccessiva...Verrà loro manco l'olio e la cera e la pece e il sego; e non avranno più che ardere.

Sole:  Andranno a caccia delle lucciole, e di quei vermicciuoli che splendono.

(Il Copernico. scena prima. G.Leopardi, Operette morali)


Sia fatto il buio ! Ed il buio fu.
Il Governo riabilita stelle, luna e lucciole e ci toglie anche la luce notturna (una delle poche luci che ci restavano). Pasolini sarà contento ed è una buona notizia, in termini di decrescita.
La denominazione 'cieli bui', infine, si accorda bene con il crescente clima da profezia Maya.

Un'altra buona notizia (esagero): l'introduzione della Tobin Tax sulle rendite finanziarie.
Si valutano introiti per 57 miliardi, che però dubito andranno agli affamati e ai poveri del mondo (come auspicava il vetusto economista), ma a rimpinguare banche e consumi (cioè ad aumentare fame e poveri). Quando cresce il bisogno di soldi tutto si può fare pur di rastrellarli: mai come ora si snidano evasori e concussori, si giunge a penetrare nei meandri più profondi del malcostume italico, pur di acchiappare risorse (l'acchiappare ladri è solo un effetto collaterale ed un obiettivo secomdario).

L'Anvur, ad esempio, ci ha inviato di recente un nuovo documento sulla (auto)valutazione delle Università.
A seconda dei voti che prenderemo i corsi resteranno in piedi e saranno finanziati, altrimenti nisba.
Trasparenza, rigore, efficienza, verifiche puntuali, merito: queste le parole d'ordine del futuro, per il miglioramento dell'istituzione accademica.
Ma che cosa ci si deve inventare per far cassa con i risparmi che deriveranno dalla graduale e progressiva dissoluzione dell'Università pubblica!
La fantasia degli economisti e dei ministri non ha limiti, se si devono far soldi, o almeno non spenderli più.
Intanto, decine di professori vanno in pensione senza essere sostituiti; le tasse studentesche continuano a salire mentre la qualità dei servizi offerti declina verticalmente; i titoli acquisiti non contano più nulla nel mondo del lavoro, già super-saturo.
Ieri qualche decina di studenti erano accampati sotto la Regione.
Sono andato a trovarli e a bere un bicchiere di vino con loro.
Lo striscione diceva: fatevi da parte, il futuro siamo noi !
Rottamatori in erba crescono.
Intanto, però, chiedevano un incontro a quelli che dovrebbero farsi da parte per mendicare una soluzione ai loro problemi. 'Dobbiamo essere diplomatici', ha dichiarato una loro rappresentante alla tv.
Contraddizioni in seno al popolo.

Approfittando degli scandali nelle varie Regioni - e sempre con la stessa logica, quella del risparmio e della lotta agli sprechi di denaro pubblico- il Governo procede a ri-accentrare su di sè il potere politico, rimangiandosi federalismo ed autonomie con la re-revisione del Cap.V.
Ma non si era detto che i poteri locali erano più sicuri perchè più vicini ai cittadini e quindi più controllabili dall'elettorato ? E che il federalismo era la strada maestra della democrazia ?
Non potendo accrescere fiducia, motivazione e senso di appartenenza vero, si ritorna al presunto controllo totale dal centro, al regime che si erge a sedicente difensore dei cittadini depredati e defraudati dai loro cattivi amministratori, incapaci di gestirsi da soli.
E' chiaro che ci troviamo davanti a baracconi inqualificabili (Università, Consigli regionali e provinciali, ASL...) e che c'è ben poco da salvare in tutto questo.
Ma risolvere il problema tornando allo Stato-padrone non mi pare proprio una strada nuova, nè promettente.
O meglio, qualcosa ce lo promette: che quanto più gli Stati perdono potere di controllo verso l'alto tanto più cercano di riprenderselo su quel che sta sotto.
E, tra un Fiorito e un Formigoni che galleggiano, sotto -nella merda- ci siamo noi.












1 commento:

  1. "La fantasia degli economisti e dei ministri non ha limiti" fortuna che sono anche ignoranti perché se leggono la modesta proposta di Swift t'assicuro che non mancherà chi penserà di verificare se funziona!

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