martedì 4 dicembre 2012

la solitudine tra noi...

Mentre si continua a far cagnara e spettacolo su cose inutili (ad es. le primarie), su false opposizioni e conflitti  (ad es. Renzi/Bersani), su melensaggini d'alto bordo (la gravidanza di Kate o i twitter del Pastore tedesco...) voglio dedicare qualche riga a tre storie di gente importante, ma capace di fare scelte in solitudine ed in conflitto con la prassi corrente.

1. L'antipaticissimo e destrissimo Sallusti, che sta conducendo una buona battaglia di disobbedienza civile e di lotta nonviolenta per i suoi diritti e per cambiare la legge ingiusta di uno stato punitivo e stupido.
Lasciato solo, anche da molti suoi amici, è evaso simbolicamente da casa della terribile Santanchè (sarà anche per fuggire da questa ?) e prosegue a tenere aperta la questione, dopo che la polizia è entrata nella sede di un giornale per arrestarlo (fatto grave e foriero di tristi ricordi e brutte aspettative, anche se - è giusto ricordarlo- non si tratta di un giornale, ma del Giornale...).

2. L'eroica magistrata Todisco prosegue nella sua lotta solitaria, o quasi, per il diritto alla salute e alla qualità ambientale dei tarantini e di tutti noi. Contro quasi tutti i sindacati, i partiti, i trafficanti d'acciaio e di morte.
E contro il Governo, parente e sfacciatamente amico di questi ultimi.
Spero che la signora abbia il coraggio di aprire un ulteriore contenzioso con lo stato, contro il decreto appena firmato da Napo orso capo.
Non vedo come una legge di politici possa opporsi ad un sequestro imposto (dopo anni di richieste e di attese!) dai magistrati.
Al di là di qualunque ragionevole garantismo e di qualunque rischio di politicizzazione (anche se gli arancioni De Magistris e Ingroia mi iniziano a disturbare alquanto...), dobbiamo accettare un dato vero da almeno 30 anni: che in Italia si fa qualche passo contro i politici e i poteri forti solo grazie all'intervento dei tribunali.

3. Oggi il vescovo di Susa ha rifiutato di prender parte alle cerimonie nei pressi dei cantieri della TAV.
Non vuole collaborare alla benedizione dei cantieri, quegli stessi ieri ancora una volta proclamati santi e benedetti dal mefitico Monti e dal criptosocialista Hollande.
Un bel gesto, finalmente, che lo avvicina alla maggioranza dei suoi fedeli, almeno tra quelle valli.
E che scavalca a sinistra Bersani, sempre ben contento di fare l'alta velocità (e meno male che sente addosso a sè un profumo di sinistra!).
Intanto, ieri, hanno impedito ai valsusini di manifestare a Lione: alcuni li hanno addirittura bloccati sulla strada, quasi tutti gli altri li hanno chiusi su un autobus in città, prima di picchiare per strada i loro compagni francesi.
Segnali chiari su quel che ci aspetta.

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