Il povero Mattarella ritira fuori
anche oggi la sua giaculatoria: se i politici guardano al bene comune
e all'interesse nazionale e alla sua unità più che ai propri
interessi di parte allora un paese ha la possibilità di un futuro.
Quindi, se questo non
accade, anzi accade esattamente l'inverso, un paese non ha un futuro
comune e va verso la sua frantumazione ed autodistruzione.
Giusto ?
Basta vedere quel che ha
combinato Renzi in tv, due sere fa: in un colpo solo ha fatto fuori
la possibilità di dialogare con l'altra parte (il grande
illusionista Di Maio) e, come sempre ha fatto sinora, ha riportato al
centro del suo stesso partito, o di quel che resta, gli interessi
della propria corrente contro le altre e contro il suo stesso
reggente ad interim, impotente e di fatto destituito in diretta tv.
La democrazia del dialogo e
della negoziazione ragionata non è compatibile con una politica che
si fonda sulla competizione assoluta tra i partiti e con i tempi
rapidissimi dei mass media.
I rituali delle elezioni,
delle consultazioni, delle assemblee, delle regole procedurali sono
continuamente saltati dal combattimento tra galli che si espande ed
accelera sul video e in rete, tra cinguettii e likes. Lo stesso Trump
ormai annuncia le sue decisioni via Twitter, bombarda di qua e di là,
e l'ONU e la NATO si riuniscono due giorni dopo, per contestare quel
che è già avvenuto o per ratificarlo. Già in passato il loro
potere era inficiato e limitatissimo.
Oggi le decisioni non
passano più neppure attraverso gli organi deputati, né i
Parlamenti, e spesso neppure i governi.
Qui sta la gtande illusione
dei Cinquestelle, illusione che ha continuato a nutrire la
maggioranza dei votanti di marzo: che i riti elettorali, e le loro
conseguenze, contino ancora qualcosa.
E si riparla, beffe delle
beffe, di tornare alle urne!
Altra illusione
pentastellata: nessuno li seguirà, neppure in questo.
Perchè tra un po', quando
la situazione si farà disperata (ad arte), Mattarella si inventerà
qualcosa e, a un certo punto, accadrà qualcosa che forzerà i
parlamentari verso maggioranze inopinate.
Berlusconi lo sa, e attende
fiducioso.
E Renzi ha bisogno di tempo:
per rilegittimare un'alleanza di fatto con Forza Italia, 'costretti'
dal vuoto politico che si va generando nel fallimento dei finti
tentativi di questi giorni; e per far estinguere definitivamente il
PD e andare verso un partito à la Macron.
E statene sicuri: ne saremo
informati, con un semplice Twit...
Nessun commento:
Posta un commento