lunedì 28 maggio 2018

in classe, la ricreazione è finita!

Cari elettori ed elettrici,
non vi scrivo per maramaldeggiare, oggi sarebbe troppo facile.
Ma, come potrete ben capire, non posso esimermi.

Ho e abbiamo provato a dirvi questo nei mesi precedenti alle elezioni del 4 marzo: che era inutile -ormai e più che mai- andare a votare, e che -qualunque fosse stato il suo risultato- il voto non avrebbe portato a nessun governo e certamente a nessun governo del cambiamento.
Siamo giunti da tempo alla conclusione che nessun cambiamento possa avvenire pacificamente in Italia ed in Europa attraverso il voto e la democrazia rappresentativa.
I parlamenti e i partiti -vecchi e nuovi che siano- non detengono più da tempo alcun potere politico.
I conti valgono e contano più di qualunque Conte e di qualunque residua democrazia.
Gli stati nazionali sono tornati ad essere soltanto delle espressioni geografiche.
Le elezioni sono soltanto un rito da compiere per velare questo dato di realtà e per proseguire a far vivere l'apparenza democratica di quella che ora è solo una vera e propria farsa.
I poteri stanno altrove, neanche più coperti, e smaccatamente tutelati da quella stessa nomenclatura che vive e prospera proprio perchè legittimata dai vostri voti.

Mattarella -a suo modo coraggiosamente- ha scelto di non nascondere questi poteri e di non nascondersi più: ha lasciato di fatto il suo ruolo apparente di arbitro neutrale ed ha assunto palesemente la sua op-posizione politica ad un governo che -fosse anche solo a parole- voglia provare a mettere in discussione lo status quo.
E' un atto disperato e deflagrante, che rivela il tragico crinale su cui stiamo camminando e su quanto siano deboli e ricattati i cavalier serventi del mercato.
Quando i poteri forti si sentono minacciati reagiscono e, se nessuno reagisce adeguatamente con la stessa potenza di fuoco, vincono sempre, almeno temporanemente, in barba ad eletti ed elettori.
Questa volta stanno facendo male i loro conti, ma ci vorrà ancora un po' di tempo per verificare questa sensazione in tutta la sua futura, prossima tragicità.

Quel che sta avvenendo ci dice chiaramente questo, ancora una volta, se per voi ce ne fosse ancora stato bisogno.
Ma ci conferma anche un'altra cosa: che le promesse di cambiamento e le speranze di 5S e Lega sono e saranno nella migliore delle ipotesi solo delle illusioni -e nella peggiore delle mistificazioni in malafede- utili solo per farvi andare a votare.
Ma lo stesso Di Maio poco fa ha dovuto ammetterlo finalmente: se la situazione è questa, allora andare a votare (o a rivotare) non serve a nulla.
Perchè -ha dovuto riconoscere- anche se vincessimo con l'80% dei voti- non ci sarebbe concesso di governare secondo gli intendimenti nostri e di chi ci avesse votato.
Bella scoperta. I giochi sono già fatti, il gioco è truccato, e il banco bara.
Tutte cose già dette e scritte da tempo, qui sopra e altrove.
Noi astensionisti attivi ne siamo già consapevoli da tempo.
E faremmo bene a rilanciare fortemente la nostra campagna, e questa volta con anticipo e spero con maggiore credibilità ed ascolto, visti gli attuali eventi.
Ora tocca a voi, a voi che avete ancora una volta votato e che, sino a stasera,ci avete sperato.
Non solo non vi permettono di governare, non vi permettono neppure di proporlo, un governo, a meno che il suo programma non sia quello che loro hanno in mente, e non il vostro.
Ora avete avuto anche voi la controprova, ce l'avete davanti agli occhi, vediamo se ne terrete conto una buona volta.
La breve (e contrastata) cottarella tra Mattarelli e Ton-t-inelli è già conclusa.
Torna Cottarelli, sogno erotico dei risparmiatori italiani, l'amore da sempre, una bellissima Fornero in loden, che neppure piange.
Si tratta di un colpo di stato in piena legalità.
Inutile chiedere impeachment, Inutile invocare alti tradimenti e attentati alla Costituzione.
Bisogna uscire dal gioco, far saltare il banco, costringerli alla resa.
Non ci sono più gli spazi e le condizioni per riformare un bel nulla, né dall'interno né dall'esterno.
Sarebbe bene che teneste ben a memoria quel che sta accadendo in questi giorni e ne traeste le giuste conseguenze.
Che non è quella di tornare a votare, a maggior ragione e con più rabbia, 5S o Lega, per far pagare al sistema questa ennesima fregatura.
Sia che si vada a rivotare presto, sia che Mattarella si faccia votare (e magari anche bocciare, tanto per averlo in carica) un bel governo di tartufi che parte balneare, che diventerà elettorale, e che poi durerà ad libitum sino a quando PD e Forza Italia non si saranno rimesse in forze, magari tentando un esperimento alla Macron.

Cosa dovrebbe fare una vera movimento di opposizione e cambiamento, da stamattina ?
Sabotare il funzionamento quotidiano della nazione, boicottare in massa le prossime elezioni, a partire da quelle europee, assediare il Quirinale e le sedi istituzionali.
Le istituzioni, ormai dispotiche e nemiche del popolo, andrebbero abbandonate al loro destino se non vogliamo che sia anche il nostro; non dovremmo proteggerle più attraverso la nostra obbedienza, collaborazione ed accondiscendenza e, in primo luogo, attraverso il voto; dovremmo lasciarle in mano al neofascismo dei mercati e della finanza (altro che 'difesa del piccolo risparmio...'!).
Ma ci sono le condizioni perchè questo accada ?
O ci si continuerà a trascinare, a giocar di fioretto, ad attendere nuove elezioni per illudersi ancora e lasciarsi ancora una volta prendere da un vuoto ed irrealistico spirito di gara ?
Sino a quando ci troveremo tutti dentro la guerra civile, e faremo finta -anche a quel punto- di non sapere come e perché ci siamo finiti ?










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