Minniti ha dichiarato che nei mesi
scorsi, davanti all'ininiterrotto flusso di migranti sulle nostre
coste, ha temuto per la tenuta sociale e democratica del nostro
paese.
Traduzione: una buona parte dei sindaci
e dei cittadini non vogliono più migranti sul loro territorio, la
destra fa proseliti, c'è aria di rivolta.
E quindi cosa fa il nostro novello
Vijinskij ?
Dà ragione alla Lega e segue le
ricette della destra, riattuando i respingimenti, emarginando le ONG,
affidando ai libici i dolci pensionati per aspiranti migranti, e
lasciando questi ultimi in Africa a vegetare in attesa di uno
scafista buontempone.
Nel frattempo, poco importa che vengano
carcerati, affamati, stuprati:
L'importante è che lo facciano lontano
dalla nostra vista.
Noi, intanto, non uccidiamo nessuno.
Paghiamo i macellai.
Bene.
Ma in che senso scelte di questo genere
(come anche quella di circondare di poliziotti e militari le nostre
città, feste, concerti) favoriscono la tenuta sociale e democratica
di un paese ?
La storia ci ha già detto che,
assecondando razzismo e prepotenza, nessuna società e nessuna
democrazia si sono mai tenute in piedi.
Cosa c'è di sociale nel non voler
socializzare con lo straniero ?
Cosa c'è di democratico nel non voler
aprire la nostra politica a chi non ne fa parte ?
A meno che per sociale non si intenda
una società chiusa e per democratico la difesa dei nostri territori
e dei nostri privilegi alle spalle di chi preme alle nostre
frontiere.
Sono scelte come queste che
garantiscono l'ulteriore resa della democrazia in Italia.
E che candidano Minniti a prossimo
presidente del consiglio.
E' uno che sa quello che vuole, è uno
che ci sa fare, dicono ora in molti.
Si realizzano pienamente i sogni del
decisionismo craxiano.
E, in una forma ancor più perversa, si
concretizza la presenza massiccia del dalemismo nella governance
italiana, proprio in una fase in cui apparentemente D'Alema fa
l'oppositore.
Minniti, in fondo, è da sempre solo il
suo grigiastro fratellino, il suo Berja.
L'Italia, insomma, non smette di
stupirci nel suo terribile e triste ripetersi, nel suo sfiancante
ritorno del trasformismo, della mistificazione, dell'opportunismo più
bieco.
Ecco perchè non ci possiamo liberare
di Berlusconi e D'Alema, di Alfano e Renzi:
Ecco perchè anche Di Maio ha capito
che se vuole vincere deve andare opportunisticamente contro i
migranti.
Non ce ne frega niente di nessuno.
Gli altri sono solo un pretesto per
parlare.
E' vero, lo stato italiano è brutto sporco e cattivo, altri stati militarizzano le frontiere pur di bloccare la naturale spontaneità di questi flussi.
RispondiEliminaForse ancora per poco questo stato italiano lascerà un briciolo di libertà ai propri cittadini, approfittatene e ospitate almeno un migrante a casa, dimostrerete che laddove lo stato è inefficiente e meschino voi potete e sapete rimediare e far meglio.
La società non è un'ottusa entità burocratico-amministrativa ma persone in relazione tra loro, senza frontiere.
Per quanto riguarda me ammetto che non parteciperò all'iniziativa proposta, la mia mediocrità non consente di andare oltre pochi spiccioli dati qualche volta a chi mi sembra più disperato.