giovedì 31 agosto 2017

teniamoci forte

Minniti ha dichiarato che nei mesi scorsi, davanti all'ininiterrotto flusso di migranti sulle nostre coste, ha temuto per la tenuta sociale e democratica del nostro paese.
Traduzione: una buona parte dei sindaci e dei cittadini non vogliono più migranti sul loro territorio, la destra fa proseliti, c'è aria di rivolta.
E quindi cosa fa il nostro novello Vijinskij ?
Dà ragione alla Lega e segue le ricette della destra, riattuando i respingimenti, emarginando le ONG, affidando ai libici i dolci pensionati per aspiranti migranti, e lasciando questi ultimi in Africa a vegetare in attesa di uno scafista buontempone.
Nel frattempo, poco importa che vengano carcerati, affamati, stuprati:
L'importante è che lo facciano lontano dalla nostra vista.
Noi, intanto, non uccidiamo nessuno. Paghiamo i macellai.

Bene.
Ma in che senso scelte di questo genere (come anche quella di circondare di poliziotti e militari le nostre città, feste, concerti) favoriscono la tenuta sociale e democratica di un paese ?
La storia ci ha già detto che, assecondando razzismo e prepotenza, nessuna società e nessuna democrazia si sono mai tenute in piedi.
Cosa c'è di sociale nel non voler socializzare con lo straniero ?
Cosa c'è di democratico nel non voler aprire la nostra politica a chi non ne fa parte ?
A meno che per sociale non si intenda una società chiusa e per democratico la difesa dei nostri territori e dei nostri privilegi alle spalle di chi preme alle nostre frontiere.
Sono scelte come queste che garantiscono l'ulteriore resa della democrazia in Italia.
E che candidano Minniti a prossimo presidente del consiglio.
E' uno che sa quello che vuole, è uno che ci sa fare, dicono ora in molti.
Si realizzano pienamente i sogni del decisionismo craxiano.
E, in una forma ancor più perversa, si concretizza la presenza massiccia del dalemismo nella governance italiana, proprio in una fase in cui apparentemente D'Alema fa l'oppositore.
Minniti, in fondo, è da sempre solo il suo grigiastro fratellino, il suo Berja.

L'Italia, insomma, non smette di stupirci nel suo terribile e triste ripetersi, nel suo sfiancante ritorno del trasformismo, della mistificazione, dell'opportunismo più bieco.
Ecco perchè non ci possiamo liberare di Berlusconi e D'Alema, di Alfano e Renzi:
Ecco perchè anche Di Maio ha capito che se vuole vincere deve andare opportunisticamente contro i migranti.
Non ce ne frega niente di nessuno.
Gli altri sono solo un pretesto per parlare.



1 commento:

  1. E' vero, lo stato italiano è brutto sporco e cattivo, altri stati militarizzano le frontiere pur di bloccare la naturale spontaneità di questi flussi.
    Forse ancora per poco questo stato italiano lascerà un briciolo di libertà ai propri cittadini, approfittatene e ospitate almeno un migrante a casa, dimostrerete che laddove lo stato è inefficiente e meschino voi potete e sapete rimediare e far meglio.
    La società non è un'ottusa entità burocratico-amministrativa ma persone in relazione tra loro, senza frontiere.
    Per quanto riguarda me ammetto che non parteciperò all'iniziativa proposta, la mia mediocrità non consente di andare oltre pochi spiccioli dati qualche volta a chi mi sembra più disperato.

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