domenica 6 agosto 2017

poveri ragazzi ! post numero 1000 !!!

I ragazzini e gli adolescenti sono oggi in gran parte solo dei poveri rincoglioniti (più o meno, peraltro, come gran parte degli adulti, ben più responsabili di loro dell'idiozia di entrambi).

Essere giovani al momento, e temo anche per il prossimo futuro, significa di fatto:
-dimostrare una volta per tutte la totale inutilità e nocività della scolarizzazione forzata di massa: il livello di ignoranza culturale e di disinteresse verso le cose del mondo è altissimo, deprimente e sconfortante; patrimonio linguistico minimo, conoscenza terminologico-sintattica limitatissima, capacità di scritttura e di critica sotto qualunque media del passato;

-dimostrare una volta per tutte la pervasività diabolica degli ammalianti e semplici dispositivi mediatici e informatici in cui essi sono totalmente e diuturnamente immersi; l'analfabetismo relazionale, la maleducazione senza colpa e senza rimorso, sino al vero e proprio isolamento in cuffia si costruiscono in loro attraverso il narcisismo autoreferenziale dei selfies e delle esibizioni in rete, sede di incontri virtuali sostitutivi e continuamente, reciprocamente dati in pasto e taggati; in relazione a questo la disponibilità alla violenza sessuale, spesso filmata e correlata alla sempre più precoce attenzione ai siti pornografici; violenza, cinismo e disincanto che peraltro vanno spesso insieme, nella più tragica inconsapevolezza emotiva, con sentimentalismi e sdolcinatezze, come nella migliore soap-opera;

-dimostrare una volta per tutte il fallimento dell'educazione familiare, sia nella sua variante autoritaria che in quella permissiva; il rapporto col potere e col conflitto resta irrisolto e non affrontato, oppure gestito con violenza e insensatezza; la totale dipendenza del ragazzo e del giovane dalla famiglia e dai genitori (in termini economici e logistici) viene compensata da dinamiche abbandoniche, falsamente autonomizzanti; o da altre fintamente paritarie e amicali tra generazioni e ruoli asimmetrici; o da relazioni ancora improntate al dominio e all'obbedienza e/o alla cura invischiante e controllante;

-dimostrare una volta per tutte la manipolazione e l'inquinamento dei corpi giovanili, sia attraverso le mode e i gadget del vestiario (shopping compulsivo e imitativo), sia attraverso la corruzione dei gusti e delle scelte alimentari (che vanno da anoressia-rifiuto a sfrenatezza-bulimia); ma anche attraverso il doping acustico-musicale e visivo, quando non direttamente e apertamente tossico (alcool, droghe...); ed attraverso, infine, il divismo sportivo, il palestrismo, i culti cosmetici ed autoimmunizzanti (con contro-effetti-paradosso (sindromi autoimmunitarie); e tutto questo insieme ad una sempre più evidente imbranatura fisica, debolezza di salute, fragilità psichiche, paure profonde e panico nelle vicende quotidiane ed ordinarie.

Insomma, un vero disastro, una catastrofe senza precedenti, apparentemente irreversibile e incorreggibile, perlomeno su scala di massa.
Non vedo come si possa più affrontare -da educatori- tutto questo.

Se non offrendo delle nicchie alternative, che perlomeno facciano balenare qualche altra modalità di vivere, di incontrarsi, di conoscere e di stare nel mondo.


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