Ma di una cosa sono certo: qualcuno
cercherà di impedirvi di portare a termine la Missione, perchè chi
odia il mondo non tollera che qualcuno tenti di aiutarlo o salvarlo.
Vogliono solo che sopravviva, per ucciderlo loro al momento giusto.
Ho analizzato altri tipi di sogni.
Dopo il Trisogno ho studiato il Quadrisogno e il Polisogno. E'stata
una ricerca deludente. Se più di tre persone fanno lo stesso sogno,
nasce un partito politico, o una setta satanica, o un'associazione di
Psichiatri Canoisti, ma non ne deriva nulla di profetico.
Ho trovato molto più interessanti
altri tipi di sogni, ad esempio il sogno erotico Pink e quello Blue.
In quello Pink si hanno polluzioni
notturne, respirazione affannosa, e rimpianto quando ci si sveglia,
oppure sollievo se sogniamo di accoppiarci con una nutria gigante.
Invece nel sogno erotico Blue si
resta per tutta la vita innamorati della persona sognata. La persona
può anche essere un volto sconosciuto e che non incontreremo mai, ma
spesso è una persona che non c'è più, che rivediamo e ribaciamo et
cetera. Il risveglio è assai doloroso.
Ma ultimamente le mie ricerche sono
rivolte al sogno Matrioska, in cui si incastrano una dentro l'altra
diverse fasi oniriche. Cioè si sogna il risveglio poi ci si accorge
che siamo dentro al sogno poi ci si risveglia credendo di tornare
alla realtà invece siamo ancora nel sogno et cetera.
Se questo meccanismo si ripete più
di centouno volte, allora vuol dire che siamo morti.
Il capo Chiomadoro, al suono del
Requiem in do minore di Cherubini, fece il suo ingresso e si sedette.
E così parlò:
'Guardate questa sala: E' la stessa
in cui si riunivano i nostri predecessori, cinquecento anni fa.
Sembra che il tempo si sia fermato. E magari fosse così. Il nostro
potere è sempre grande. Ma oggi più che mai dobbiamo difenderlo.
Siamo riuniti, ognuno di noi rappresenta una teocrazia, una
tecnocrazia, una bancocrazia, una ludocrazia, una mediocrazia o una
di quelle amicali associazioni per il profitto che i mediocri
chiamano mafie.
Ognuno di voi ha l'onore e la
responsabilità di guardare il mondo dall'alto. So che qualcuno ha
nuove idee da proporre, ma anche io ne ho una: udite udite, la mia
nuova idea è di tornare alle vecchie idee. Alle regole, ai riti,
agli arbitrii che creano ciò di cui abbiamo bisogno: IL RANCORE.
C'è un meraviglioso giacimento di
odio e rancore nel cuore degli uomini. Noi, restando invisibili,
dobbiamo indirizzare questo rancore verso i visibili, soprattutto i
più deboli.
Il virus dell'odio è sempre stata
la paura, e oggi siamo troppo timidi nell'usarla. Abbiamo inventato
nuovi, seducenti, spettacolari , educati modi per costringere la
gente a obbedirci.
Ma dobbiamo ogni volta giustificare
le nostre azioni, fingere legalità, render conto a moralisti e
politicanti. Basta!
Io voglio che i riti degli
Annibaliani ritornino. Voglio che il passato riapra il suo libro di
terrore. Voglio che il nostro potere non sia limitato, ma invocato.
Che i nostri sudditi chiedano di sponatena volontà roghi, muri,
crimini. Che dormano col fucile sotto il cuscino. Ci sono ancora
Giusti sulla terra che possano contrastarci ? Io credo di no, ma se
esistessero dobbiamo sterminarli, e cancellare chi crede in loro. Il
nostro Dio Tremendo ci guida. Non ci importa se esistono altre copie
di Dio, dobbiamo tornare a un solo Dio per tutti. Noi siamo Dio.
(Applausi).
Centro commerciale Butterman.
O gioia dell'acquisto o vicinanza
umana o comune anelito, incolonnati all'altare della Merce come
fedeli davanti alla Comunione, verbum seitan factum est e dacci oggi
il nostro pane quotidiano, ma anche grissini e cracker e pandori e
fette biscottate.
E acquistando più del necessario
e spendendo più del risparmiato
e accettando l'offerta e l'occasione
verremo mondati dal peccato originale, l'antica trasgressione
nell'Eden ove tutto era immeritatamente gratis, e i nostri cuori
pulsano pieni di riconoscenza perchè il paradiso ora è veramente
terrestre, è qui davanti a noi, giardino di Delizie perenni, di
infinità varietà e inesauribile assortimento, adeste fideles, con
l'oro del contante, l'incenso del bancomat e la mirra dei bollini
sconto, noi ci inchiniamo davanti alle molteplici Casse, ove ci
giudicheranno i Sacri codici a barre.
Avanti! Spingiamo il pesante
carrello che testimonia la nostra buona volontà, il desiderio che
l'Umanità continui sulla strada della redenzione, della nutrizione,
della produzione, mente in fila rassegnata o irosa aspettiamo di
pagare il Dovuto attendendo la parola che ci assolverà:
'Vuole una busta ?'.
(Qualche sera fa,
in una grande lolla di una splendida casa campidanese a San Sperate,
abbiamo assistito alla presentazione di 'Prendiluna', di Stefano
Benni).
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