La guerra in corso, quella che produce
migrazioni e che fa guerra ai migranti che produce, si avvita sempre
più rapidamente e inesorabilmente nella sua catastrofica spirale di
assurdità e violenza.
Gli stati procedono improvvisando in
ordine sparso, ognuno pemsando unicamente ai suoi interessi parziali
e temporanei.
L'Italia si è infilata in una gabbia
dorata, di cui gode gli onori e i profitti, ma di cui vorrebbe
evitare gli oneri e i costi (soprattutto elettorali).
In questa luce va letta l'ennesima
trovata delle navi militari inviate ad aiutare i libici per ridurre
le partenze e gli sbarchi. Siamo davanti ad una nuova forma di
terribile politica dei respingimenti.
Il che porterà a scontri armati
continui in cui i migranti si verranno a trovare tra i tiri
incrociati dei militari e dei poliziotti, ancora più pericolosi per
la loro vita dei trafficanti e delle onde.
Sempre che poi questo non scateni
addirittura, ma non improbabilmente, altri veri e propri scontri
armati tra i militari italiani e le forze aeree e navali cirenaiche o
di chissà chi.
Una guerra vera e propria è già in
corso, ai confini delle nostre stesse acque territoriali.
In contapposzione, ma anche in
collusione a tutto questo, si muovono i salmoni a pagamento delle ONG
di salvamento.
Ormai è palese che varie ONG fanno
affari, fanno accordi con i trafficanti, si spartiscono il mercato
fiorente dei corpi e delle anime, funerali inclusi.
Anche perchè lavorano a cottimo (più
migranti salvano, più soldi ricevono).
Non mi pare un sistema che possa
favorire l'onestà di nessuno.
Anche qui l'Italia si sta evidenziando
per la sua strana agitazione ed ansia di sprovveduto controllo, che
pare però non rivolto verso il magna magna delle cooperative
nazionali, tutte in quota PD o AP (non è un caso che Alfano si
aggiri da tempo proprio tra Interni ed Esteri, e non certo per le sue
capacità, ancora inespresse).
Il male: come si presenta e si
organizza bene... accipicchia !
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