giovedì 3 ottobre 2013

una fragile armonia

Qualche sera fa ho visto 'Una fragile armonia'.
Un consolidatissimo quartetto d'archi vive una serie di vicissitudini interne (malattie, amori, tradimenti, risentimenti...) e sta evidentemente per scoppiare.
Il film ci conduce a lungo nei meandri dei cuori umani, sino a quando un personaggio cede e rinuncia ed il sistema apparentemente può ritornare alla sua omeostasi, ritrovata e celebrata nell' armonia di viole e violini del concerto finale.

Ho ripensato a questa trama ieri, seguendo l'ennesima farsa parlamentare, con tanto di parricidi, colpi di scena, gags e tradimenti.
L'ennesimo giro di giostra.
Unica consolazione: un altro passo, forse decisivo, verso la fine del potere personale di Berlu.
Ma, per il resto, una debacle totale.

Un governo Letta come questo rischia ora di essere quel che è sempre stato, una merda, ma di durare infinitamente di più. Senza Berlu, infatti, diventa tutto più tollerabile, presentabile, accettabile.
Governare con Giovanardi, Cicchitto, Monti e Casini, Formigoni e Lupi appare come un passo avanti rispetto a qualche giorno fa.
Comunione e Liberazione meglio di Forza Italia ?
Il Ritorno della Balena Bianca meglio della Figlia del Capitano Achab ?
Nel frattempo, rieccoci ostaggi di una mega DC, che va da Renzi a Gasparri:
In mezzo secolo, siamo passati dai fanfaniani agli alfaniani, sai che progresso...

Il delirio continua.
In questa competizione senza conflitto, in questa politica senza morale, in questo ciarlare senza senso.



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