sabato 5 ottobre 2013

autunno, sempre

La lettera dice sempre la stessa cosa...Ecco cos'ha da dire: 
'Caro Tod Friendly, spero che lei stia bene come noi. Mi fa piacere informarla che qui il clima continua ad essere mite!'. 
Cordialmente suo. Poi una firma isterica, sotto la quale sono stati cortesemente battuti a macchina il nome e il titolo che seguono: Reverendo Nicholas Kreditor.
'Qui' (dove il tempo è sempre mite) è New York, secondo l'intestazione della lettera -più specificatamente l'Imperial Hotel di Broadway.
E' tutto qui. La sola cosa che le lettere ricavano da me è un rantolo di inanizione.
Ma Tod si comporta come se New York fosse qui vicino e come se tempo mite significasse acquazzoni violenti e venti diabolici e il folle lampeggiare di fulmini venusiani.
Resterà seduto a lungo davanti al fuoco, con una bottiglia di scotch e tutta la sua struttura chimica in allarme. 
Come reagirebbe se a New York il tempo diventasse davvero brutto ?

La lettera più recente di Nicholas Kreditor rivela un talento nascosto per i particolari e per l'amplificazione. Il tempo, laggiù a New York, 'sebbene recentemente instabile, -scrive Kreditor-, è di nuovo mite!'. Io penso che si sbagli. Penso che il tempo stia cambiando. Penso che stia diventando decisamente burrascoso...

(Martin Amis, La freccia del tempo, 1991)


Notte di pioggia, breve ma torrenziale.
Mi sveglio inumidito e gonfio, come se fossi ai Tropici.
L'autunno fuori si mescola ora al persistente stato interiore e ricrea una sua lineare coerenza.
Vivo al risparmio, e conservo il tutto in tronchi cavi, per l'inverno.
In attesa di non so cosa.
Per sicurezza, ho fatto la mia scorta di romanzi e racconti: stanno lì, in una nicchia, come noci e nocciole...
Fra qualche giorno, raccoglierò le olive.
Mi preparo ai lenti, consueti, impegni.
Ingrasso.
Sto come in letargo.





2 commenti:

  1. Settembre è il mese del ripensamento sugli anni e sull' età,
    dopo l' estate porta il dono usato della perplessità, della perplessità...
    Ti siedi e pensi e ricominci il gioco della tua identità,
    come scintille brucian nel tuo fuoco le possibilità, le possibilità...
    SALTO OTTOBRE CHE NON MI RISPECCHIA
    Cala Novembre e le inquietanti nebbie gravi coprono gli orti,
    lungo i giardini consacrati al pianto si festeggiano i morti, si festeggiano i morti...
    Cade la pioggia ed il tuo viso bagna di gocce di rugiada
    te pure, un giorno, cambierà la sorte in fango della strada, in fango della strada...

    E mi addormento come in un letargo, Dicembre, alle tue porte,
    lungo i tuoi giorni con la mente spargo tristi semi di morte, tristi semi di morte...
    Uomini e cose lasciano per terra esili ombre pigre,
    ma nei tuoi giorni dai profeti detti nasce Cristo la tigre, nasce Cristo la tigre...

    O giorni, o mesi che andate sempre via, sempre simile a voi è questa vita mia.
    Diverso tutti gli anni, e tutti gli anni uguale,
    la mano di tarocchi che non sai mai giocare, che non sai mai giocare...

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  2. se non hai già raccolto le olive...una capatina a Su Cungiareddu si può fare...

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