lunedì 24 ottobre 2016

girin giretti di un morto che parla e dei suoi amici

Giornata con risveglio lento, che procede senza incontri, senza una parola.
Riordino libri, sensazioni, emozioni, idee.
Ascolto Gaber.
Venerdì scorso ho introdotto la presentazione di Fare il morto in facoltà con una sua canzone, Io come persona, che -soprattutto vista in versione video- ha lasciato il segno.
Poi, soliti giochi tra differenze, argomenti tragici, frizzi e lazzi, ironie e malinconie, tra me e Stefano Caserini, che grafittava e slidava sulle sue ultime 10 buone notizie sul clima.
La sala era piena di amici e amiche, nessuno sconosciuto, pochissimi colleghi, un certo numero di studenti, con qualche intervento che valeva la pena di ascoltare.

In questi ultimi due giorni, con Stefano, Francesca e Viviana, siamo andati in giro a goderci il cambiamento climatico: sole alto e piogge calde, temperature altissime per ottobre.
Di nuovo ai Giardini di Sciola, a San Sperate: ascoltare le vibrazioni delle pietre, che ancora parlano e suonano a lui e a noi, come se ci trovassimo in cui circoli pitagorici che ascoltavano l'armonia del cosmo.
E gli scavi di Nora, così equilibrata e aggraziata, circondata per ogni dove dall'acqua, abbellita da mosaici raffinati e perfetti, sconnessa e rasa al suolo da un maremoto o da chissà quale altro assalto dalla terra o dal cielo.
Passeggiate al tramonto sulle assolatissime spiagge di Chia, tra la Torre e la Cipolla, salendo poi sino al faro del Capo Spartivento, in un susseguirsi di graniti rosa e bianchi, immobili e parlanti.
Notte a Teulada e mattina di ieri trascorsa a Porto Pino, al sole.
Le dune sono rimaste distanti, ma -incredibile dictu- abbiamo anche fatto il bagno.
La spiaggia era quasi deserta, abbiamo convissuto con bruchi, piccoli gigli viola, alghe di posidonia e qualche straniero in vacanza.
Al rientro abbiamo rasentato Carbonia e alla fine abbiamo parcheggiato la Ramarra a Monserrato.
Ieri sera sono ripartiti tutti, i due scienziati a Milano e Vivi a Roma.

La vita continua, continuiamo...
Tra poco tornerò a a guardare la posta al giardinetto e imposterò anche questo nuovo post.
Sto bene, le energie sono giuste, fantasie e sogni procedono.
La mia casa preserva ricordi, disegni e carezze.
I viaggi riempiono i muri di traiettorie che guardano indietro e schizzano avanti.
Il prossimo viaggio a novembre con Viviana, nei Paesi Baschi, si avvicina.
Mi godo questo giorno di stasi, tranquillità, solitudine, silenzio.
Sento lo stacco, mi piace, in attesa di nuove avventure...








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