sabato 19 settembre 2015

tra cechi e orban


Il maestro improvvisa.
I poveracci di mezzo mondo si aggirano, a piedi, in treno, in pullman (e continuano a pagare il pizzo), da una frontiera chiusa ad una aperta, che sarà chiusa, che poi riaprirà altrove, e così via...
Cattiveria di cechi e orban, soltanto ?
E perchè lo fanno ? Solo per un po' di voti in più alle prossime elezioni ?
Sembra strano.
No, c'è qualcosa di più profondo.
L'umanesimo è perduto, restano gli ultimi afflati di gente in buona fede, mescolata alla finta retorica degli stati e delle Unioni europee di turno.
Il liberismo economico e la sua crisi sta spazzando via tutto, con i suoi ultimi colpi di coda, che vanno a sferzare definitivamente quel poco che già era rimasto di democrazia e diritti.
I fantomatici, ma ben concretamente presenti, Mercati hanno deciso da tempo: hanno utilizzato la libertà per farsi strada, ma ora la vivono come una palla al piede, come un limite da valicare, un'apertura insensata.
Da tempo assistevamo ad una globalizzazione della finanza e delle merci, ma non delle persone.
Ora le cose procedono ancora e, a medio termine, l'avranno vinta loro, i cechi e gli orban, ovunque.
Le destre e le ultradestre stanno riprendendosi il potere ovunque, in modo scoperto o coperto, nella variante leghista-lepenista (fra un po') o in quella attuale (da sempre) demo-pluto-cristiana (Renzi-Merkel,,,).
I temporanei invaghimenti popolari per leader di sinistra (Tsipras, Corbyn, Podemos...) non scalfiranno il processo in corso, come abbiamo già visto in Grecia.
Siamo già da tempo dentro regimi postdemocratici di fatto, ma -neppur troppo gradualmente- si andrà, anche in Europa, verso forme politiche antidemocratiche, dispotiche, militari.
Per non parlare del resto del mondo, già in gran parte in guerra guerreggiata.
Questo ci annunciavano i muri di Genova, 14 estati fa.
Questo ci dicono i muri di cechi e orban oggi.
Loro, che lo si voglia o no, rappresentano il nostro futuro, e l'avvenire dell'Europa.
E lo sanno.
Per questo se ne fregano dei summit, delle conferenze, dei proclami, delle Nazioni Unite e delle Unioni Europee. Sanno che i processi storici e materiali vanno dalla loro parte, che hanno il vento della storia con loro. Ci portano verso lidi mefitici, verso nuove barbarie.
Sono ciechi e orbi, non vedono oltre il loro naso, ma ci guidano perchè le loro premesse, in fondo, sono le nostre, sono quelle di tutti.
Il tanto vituperato Marx aveva ragione: è la struttura economica, sono i rapporti materiali, a decidere la storia.
Il resto è solo retorica delle fedi, delle utopie, dei miracoli, e dei sogni...


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