martedì 29 settembre 2015

distorto internazionale

Quel simpatico bambolotto di pezza prodotto dall'industria coreana che fa di nome Ban-Ki-Moon ha dichiarato ieri che 'l'ONU vive una paralisi diplomatica da almeno 4 anni'.
Secondo me gli anni sono di più, e -grazie al cielo- ce n'eravamo già accorti tutti, fuorchè lui.
Dopo i grandi successi in Iraq ,Afghanistan e Libia, gli USA si apprestano ad intervenire in Siria.
Ed anche lì vogliono eliminare Assad, come hanno già fatto con Saddam e Gheddafi.
In Libia, invece, non si interviene perchè si attendono gli accordi con i due governi in carica e un'autorizzazione ONU che non arriva.
Ma la Francia, intanto, anche senza alcuna autorizzazione, sta già bombardando l'Isis in territorio siriano (il cui governo non ha dato alcun assenso, anzi).
Putin, che in pratica governa il governo siriano, ricorda ai francesi che questo è illegittimo.
E agli americani che 'il vuoto di potere genera il terrorismo': cioè che le dittature sono sempre meglio del caos.
Ora il dittatore Assad va bene, almeno a russi, iracheni, iraniani e siriani assadisti (che si sono alleati in funzione anti-Isis, in barba a tutto quel che gli USA pensavano di aver fatto per loro).
Intanto, i curdi, che sono stati i primi ( e spesso gli unici) a guerreggiare davvero contro il califfato, vengono repressi dai turchi, nel silenzio generale.
Traduzione: ognuno fa i cazzi che vuole.
E' finita l'estate, ma il diritto internazionale resta in vacanza.

Anche a casa nostra ci difendiamo bene.
Renzi sta sfracellando Parlamento e Costituzione, mentre le opposizioni si dilettano a presentare decine di milioni di emendamenti, che nessuno voterà mai.
Fa la legge sulla scuola contro milioni di insegnanti e studenti, la legge sulla giustizia contro giudici e magistrati, la legge elettorale contro gli elettori, la legge bavaglio contro i giornalisti.
Ma sa che per metà più uno del paese che si oppone, ci sarà sempre metà più uno del paese che tace o acconsente. E' una guerra civile sommersa quella che già attraversa la nostra società.
Si va a colpi di maggioranze risicate, e così si vince.
Ma dove va a finire un paese ?

E guardiamo anche l'Europa.
L'Unione Europea è già a pezzi: ogni paese, anche qui, fa quel che gli pare, più o meno, sulla gran parte delle questioni più rilevanti.
In Catalogna metà della popolazione vuole staccarsi dalla Spagna, metà no.
In Scozia, uguale.
La Gran Bretagna farà un referendum per andarsene dall'UE nel 2017.
Il Belgio è separato in casa da anni.
In Italia, la sua parte più ricca non sa più che farsene del sud, una vera palla al piede (a meno che a investire al nord non siano mafia e camorra).

Dovunque ci si giri, solo casino e distorsioni, menzogne e ipocrisie.
E, in tutto questo, il Papa: l'unico che parla chiaro, papale papale.
Bravo, simpatico, convincente.
Ma da quale pulpito viene la predica ?









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