Quel
simpatico bambolotto di pezza prodotto dall'industria coreana che fa
di nome Ban-Ki-Moon ha dichiarato ieri che 'l'ONU vive una paralisi
diplomatica da almeno 4 anni'.
Secondo
me gli anni sono di più, e -grazie al cielo- ce n'eravamo già
accorti tutti, fuorchè lui.
Dopo i
grandi successi in Iraq ,Afghanistan e Libia, gli USA si apprestano
ad intervenire in Siria.
Ed
anche lì vogliono eliminare Assad, come hanno già fatto con Saddam
e Gheddafi.
In
Libia, invece, non si interviene perchè si attendono gli accordi con
i due governi in carica e un'autorizzazione ONU che non arriva.
Ma la
Francia, intanto, anche senza alcuna autorizzazione, sta già
bombardando l'Isis in territorio siriano (il cui governo non ha dato
alcun assenso, anzi).
Putin,
che in pratica governa il governo siriano, ricorda ai francesi che
questo è illegittimo.
E agli
americani che 'il vuoto di potere genera il terrorismo': cioè che le
dittature sono sempre meglio del caos.
Ora il
dittatore Assad va bene, almeno a russi, iracheni, iraniani e siriani assadisti (che si sono alleati in funzione anti-Isis, in barba a tutto quel che
gli USA pensavano di aver fatto per loro).
Intanto,
i curdi, che sono stati i primi ( e spesso gli unici) a guerreggiare
davvero contro il califfato, vengono repressi dai turchi, nel
silenzio generale.
Traduzione:
ognuno fa i cazzi che vuole.
E'
finita l'estate, ma il diritto internazionale resta in vacanza.
Anche
a casa nostra ci difendiamo bene.
Renzi
sta sfracellando Parlamento e Costituzione, mentre le opposizioni si
dilettano a presentare decine di milioni di emendamenti, che nessuno
voterà mai.
Fa la
legge sulla scuola contro milioni di insegnanti e studenti, la legge
sulla giustizia contro giudici e magistrati, la legge elettorale
contro gli elettori, la legge bavaglio contro i giornalisti.
Ma sa
che per metà più uno del paese che si oppone, ci sarà sempre metà
più uno del paese che tace o acconsente. E' una guerra civile
sommersa quella che già attraversa la nostra società.
Si va
a colpi di maggioranze risicate, e così si vince.
Ma
dove va a finire un paese ?
E
guardiamo anche l'Europa.
L'Unione
Europea è già a pezzi: ogni paese, anche qui, fa quel che gli pare,
più o meno, sulla gran parte delle questioni più rilevanti.
In
Catalogna metà della popolazione vuole staccarsi dalla Spagna, metà
no.
In
Scozia, uguale.
La
Gran Bretagna farà un referendum per andarsene dall'UE nel 2017.
Il
Belgio è separato in casa da anni.
In
Italia, la sua parte più ricca non sa più che farsene del sud, una
vera palla al piede (a meno che a investire al nord non siano mafia e
camorra).
Dovunque
ci si giri, solo casino e distorsioni, menzogne e ipocrisie.
E, in
tutto questo, il Papa: l'unico che parla chiaro, papale papale.
Bravo,
simpatico, convincente.
Ma da
quale pulpito viene la predica ?
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