Ci si
commuove a vedere tutta quella gente arrivare alle frontiere e alle
stazioni d'Europa, distrutti, abbattuti, sorridenti, speranzosi.
Ci si
commuove a vedere la solidarietà e l'accoglienza di tante persone
che le riceve e le soccorre.
Si
sente, in certi momenti, che l'umanità non è del tutto perduta.
Che
non vale solo la logica del denaro e dell'utilità.
Che
c'è altro per cui vale la pena vivere.
Impossibile
non farsi prendere dalla bontà e dalla generosità d'animo.
Eppure...
Tutti
questi salmoni, che risalgono il fiume e cercano di andare
controcorrente, lo sono veramente ?
Non
collaborano anche loro al grande spettacolo dell'immigrazione ?
Non
sono gli stessi che continuano a votare, a sostenere i loro governi e
i loro stati, i loro sistemi produttivi, il colonialismo economico
tedesco, la loro ricchezza ?
Sì,
va bene, danno il superfluo, danno perchè hanno.
Sempre
meglio che avere e non dare, direte voi.
Ma
questa logica cosa ha a che vedere con la politica ?
Non
sarebbe stato meglio allora dirsi cristiani o cattolici, farsi
missionari in Africa, fare la beneficenza per i lebbrosi ?
Come
dice e fa ancora il Papa: che ogni parrocchia ospiti una famiglia di
rifugiati.
Ma se
questa è l'unica strada, perchè fare politica ?
E' il
segno che la politica non c'è più e resta soltanto l'assistenza ed
il soccorso, che lo stato non c'è più e che restano solo i
volontari, utilizzati gratis dallo stato ?
E poi,
dopo che li prendiamo, che fine farà questa gente ?
Quando saranno lì, abbandonati nelle nostre città, dimenticati da noi e dalle tv ?
Molti
saranno respinti, se non riusciranno a scappare o a diventare
clandestini.
Cinicamente,
possono solo sperare che anche le loro terre diventino scenari di
guerra, per poter restare ed essere accolti. I soliti volenterosi stanno per fare al caso loro, e già pensano a nuovi attacchi dal cielo, contro l'Isis e per riconquistare i pozzi perduti.
Comunque, se
restano sicuri lì, non saranno presi qui. Bel casino.
I
tunisini o i marocchini che invidiano siriani e afghani, solo perchè
potranno avere il permesso e loro no. Hanno solo fame, e non basta.
Intanto,
l'Europol ha ammesso che ci sono 30000 trafficanti che vivono
illegalmente di immigrati, una rete immensa che attraversa il mondo,
in franchising.
Un
mercato che attualmente è più redditizio di quello delle armi e
della droga.
Per
non parlare di quelli che ci vivono legalmente (le cooperative
sociali, le ONG, più o meno in mano ai vari Buzzi o mafiosi locali).
La
commozione resta, quindi, ma anche i dubbi, tanti.
Soprattutto
su di noi, i buoni.
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