giovedì 24 luglio 2014

omaggio dalla contea di conversano

VARIAZIONE DODICESIMA

>
> La luna scivola sulle superfici continue delle pietre amichevoli
>
> la luna scivolosa che incorniciava le spalle degli alberi
>
> rinverditi gli anni bui e silenziosi che ancora rimangono
>
> lunghe ore di solitudine antica e dettagliata come un marmo venato di
> orizzonti
>
> l'orizzonte è indeciso la luce è indecisa la notte è indecisa
>
> e le montagne minacciano i malati paesi dal fondo delle valli
>
> le valli hanno cambiato posizione una o due o tre volte nel corso
>
> di una stessa notte o nel corso di due o tre o cinque o quindici millenni
>
> niente è successo nel frattempo
>
> mi fido di questi morti paesaggi che tentoni coincidono con noi
>
> Mi fido di tutte le cose che non variano mai e che hanno sconfitto
>
> lo sforzo concupiscente dell'uomo
>
> la luce è indecisa come la morte ora che la morte inizia il suo
>
> corso vorace leggera luna affila il mondo e singhiozzano
>
> metalliche creature sedotte dalle remote grida degli uccelli
>
> brillano frettolosamente mostrandosi contrarie alla loro natura
>
> pretendendo di essere vive o morte o in genere contrarie
>
> a ciò che sono sempre state
>
> E la lunatrascina con sé lo splendore melodioso di altri regni
>
> e con l'angoscia delle sue smorfie le sue carie e le sue vene abbaglia
>
> le elitri di creature monotone tra le felci
>
> dotate di ramificazioni e aggrovigliate da azzurre arterie limoneti
>
> la cui ambigua superficie calcarea copia in ultima istanza i motivi
>
> circolari del leopardo o di animali che ovviamente puzzano
>
> Occorrono ancora diversi anni perché torni l'uomo al mostruoso
>
> oblio
>
> dalla natura sacra all'indifferenza sacra all'identità sacra
>
> Ancora occorrono diversi anni perché la luna si impadronisca di noi
> occultissimamente
>
> e che tutto finisca in un gorgoglio di sangue asessuato
>
>
Álvaro Pombo
>
> .

Nessun commento:

Posta un commento