Ogni popolo sembra avere un proprio
mito della creazione e del modo in cui l'uomo venne al mondo. Nordin
raccontò la versione dei Batak: un giorno le scimmie si resero conto
che sugli alberi non ci stavano più. Avevano fatto tanti e poi tanti
figli, che tutte le piante della foresta erano sempre affollatissime
e nessuno poteva più fare l'altalena, correre e saltare da un ramo
all'altro.
Fu deciso allora che metà delle
scimmie scendesse a terra.
Bene, quelli furono i nostri
antenati!
(dedicato ai quei
quattro ragazzini che sono stati sorpresi da una bomba mentre
giocavano a palla sulla spiaggia di Gaza)
Ma io pagavo
anche il prezzo di questo strano mestiere di giornalista. Si è
sempre lì dove c'è un qualche dramma e non si può assistere per
anni, impunemente, a rivoluzioni fallite, delitti irrisolti, speranze
deluse, problemi senza soluzione...Sempre cadaveri, gente che scappa
e, lentamente, la convinzione che niente serve a niente e che il
momento della giustizia non arriverà mai.
Alla fine anche
le parole, usate e riusate per descrivere sempre le stesse
situazioni, gli stessi massacri, le facce dei morti e i pianti dei
sopravvissuti mi parevano aver perso ogni loro significato. Tutte mi
suonavano ormai come cocci rotti.
In quelle
condizioni era naturale essere depresso, come è naturale che lo sia
per chiunque abbia un'idea di quel che la vita potrebbe essere e non
è.
La depressione
diventa un diritto quando uno si guarda intorno e non vede nienete e
nessuno che lo ispiri, quando il mondo sembra scivolare via in una
gora di ottusità e di grettezza materialista.
Non ci sono più
ideali, non ci sono più fedi, non ci sono più sogni.
Non c'è più
niente di grande in cui credere, non un maestro a cui rifarsi
Raramente
l'umanità è stata, come in questi tempi, priva di figure portanti,
di personaggi luce.
Dov'è un grande
filosofo, un grande pittore, un grande scrittore, un grande scultore
?
I pochi che
vengono in mente sono soprattutto fenomeni di pubblicità e di
marketing...
Se mai ci fosse
una persona eccezionale, qualcuno con delle idee fuori dal comune,
con un qualche progetto che non fosse quello di imbonire tutti
promettendo felicità, quel qualcuno non verrebbe mai eletto, il voto
dei più non l'avrebbe mai...
Più ci si
guarda attorno, più ci si rende conto che il nostro modo di vivere
si fa sempre più insensato...Ma chi ha ormai il coraggio di dire '
Fermi! Cambiamo strada!' ?
Eppure se
fossimo spersi in una foresta o in un deserto, ci daremmo da fare per
cercare una via d'uscita !
Non c'è da
meravigliarsi che la depressione sia diventata un male tanto comune.
E' quasi
rincuorante.
E' un segno che
dentro la gente resta un desiderio di umanità.
(entrambi i
brani sono tratti da T. Terzani, Un indovino mi disse, 1995)
Ieri un aereo
malese con 300 persone a bordo è stato buttato giù da un missile
filorusso o antirusso ai confini dell'Ucraina.
Il mondo perde i
pezzi, chi vuole viaggiare per conoscere questa Terra bellissima vede
scomparire ogni anno due-tre nuovi paesi che divengono 'a rischio',
inavvicinabili, troppo pericolosi per 'fare turismo'.
Ho prenotato un
viaggio, ancora per l'Oriente, tra gennaio e febbraio prossimi.
Rivado a Bangkok,
passando per Il Cairo.
Due città sotto
colpo di stato, attualmente.
Provo ancora a
curare così la mia tristezza continuando ad attraversare le
deprimenti storie e geografie che ci avvolgono, in questo im-mondo
...
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