Mi sveglio dolorante, faccio fatica ad
alzarmi.
Dopo essere (quasi) guarito sul lato
sinistro, ora soffro su quello destro.
Niente di così grave, ma ieri una
gentile signora con bambino mi è venuta addosso ad uno stop, mentre
giravo in bici in quel di Selargius.
Altro urto, altra corsa. Mi dovrò far
esorcizzare in quest'anno di grazia 2014 ?
Ma quel che mi ha fatto più male non è
stato il suo errore ('mi sembrava che fosse già passato', ha
esclamato la miopissima guidatrice controsole), ma il fatto che sia
restata lì, dentro la macchina, a guardare, tra l'indifferente e il
paralitico, senza neppure scendere, senza neppure far finta di essere
sconfortata per se stessa o solidale con me.
Che cosa puoi dire a persone simili,
che cosa puoi provare per loro ?
Inforchi la bici, e vai via, sperando
che le tue ossa abbiano retto all'urto.
Ma la psiche, quanto può reggere
davanti a tutto questo analfabetismo sentimentale ?
Sotto casa hanno aperto un circoletto
in cui si incontrano e sbevazzano indigeni e non.
Giorno e notte, tra accese discussioni
sui mondiali, litigate prossime alla rissa, bambini vocianti e cani
latranti. Ieri non riuscivo a riposare, neppure il pomeriggio.
In tutto il quartiere sono in corso
proteste contro la movida notturna, da cui la mia via è stata grazie
al cielo risparmiata.
Una signora, l'altra notte, è stata
denunciata perchè ha tirato un secchio d'acqua sopra le teste di un
gruppetto scalmanato al tavolino di un bar.
Questa società sta tra il deserto
silenzioso e il bordello senza requie e senza limiti.
Possibile che non si trovi un livello
di buona educazione almeno sufficiente a convivere ?
Possibile che si debba ricorrere ai
vigili, alle leggi, agli stupidi divieti ?
O che si debba urlare e venire alle
mani ?
Sto andando al terreno più volte che
posso, ad innaffiare i gracili alberelli, in questa stagione secca,
che non si immagina neppure di far piovere (sino a quando non
arriverà la solita 'bomba d'acqua' ad alluvionarci...):
La cisterna si sta svuotando, e provo a
salvare i moribondi, a sciacquettare i sempreverdi.
Reggono mandorlo e limone, melograno in
apnea, cachi, mandarino e pero in coma.
Mi chiedo se continuare a dare acqua a
chi sembra morto, se non dedicarmi solo ai vivi.
Prendersi cura, che scelta
complicata...
L'ulivo, intanto, promette bene per
l'autunno, carico di frutti.
Anche il fico è bello ricco, ma i
frutti restano ancora piccoli.
Proseguirò a luglio, poi partirò per
un mese.
Che fare ?
Mio nipote undicenne mi invita a casa
sua, sembra che ci tenga a incontrarmi, a vedere le partite con me.
Poi, quando arrivo, è attaccato allo
smart phone, a Facebook, alla Play, ai cartoni animati in tv.
E' vivace, intelligente, sensibile.
Ma è completamente schiavo della
tecnologia e dei contatti virtuali.
Mangerebbe solo patatine, hamburger,
sofficini e pasta senza sugo.
Si fa due docce al giorno, si guarda i
pettorali e la tartaruga allo specchio, si profuma.
'Puzzi, zio, vuoi del profumo ?', mi
chiede con gentilezza e sarcasmo.
E' una vera e propria strage degli
innocenti quella che è in corso.
Possibile che si siano scavati tutti
questi anni luce tra noi e loro, in così poco tempo ?
E cosa ci resta da fare ? Separarci ?
Vivere da alieni ? Proseguire a comunicare (su Skype) ?
Piove
RispondiEliminain assenza di ermione
se Dio vuole,
piove perché l’assenza
è universale
e se la terra non trema
è perché Arcetri a lei
non l’ha ordinato.
(da Piove, E. Montale)