martedì 5 novembre 2013

fin che la barca va ?

La fine (molto ritardata) dell'estate non fa bene agli umani.
Si sono riposati troppo o hanno avuto tempo per pensare, ideare, progettare.
E farmi proposte.
C'è gente che mi ricorda, o che sente la mia mancanza, che viene a sapere di me da altri, che vuole conoscermi...e vuole farmi lavorare, vuole essere formato da me, vuole consigli o azioni da parte mia, coinvolgimenti in qualcosa, e non so ancora cosa...
Solo oggi ho ricevuto, tra cellulare e mail, cinque richieste, ed una l'ho avuta direttamente a voce.
Peraltro, questa, da una persona che mi è parsa stanca e provata, desiderosa -talvolta- come mi ha detto, di mollare tutto e riposarsi.
E' molto difficile per me ogni volta decidere, accettare (con parsimonia) o rifiutare (spesso), cercare di smarcarmi, accampare ragioni o pretesti, spiegare perchè no o perchè non so, parlare di me, delle mie poche voglie di oggi, del mio desiderio di solitudine e di silenzio, e del mio sempre più combattuto richiamo ad essere insieme ad altri.
Speriamo che qualcuno si stanchi, e rinunci.
Confido nella potenza della realtà a far fallire i progetti di altri.
A questo sono giunto.

L'autunno è finalmente arrivato anche fuori di me.
Sto a casa, in questa mia bella casetta, e cerco di renderla più vivibile ed accogliente, visto il tempo che ormai ci passo (veramente tanto, rispetto a prima).
La tana per l'inverno, per quanto non glaciale immagino, procede ad ampi passi.
Appendo vecchie foto sui muri, come un tempo.
Ho preso un vecchio comò della nonna e ci ho sistemato dentro mutande, calze invernali, maglioni e magliette a maniche lunghe, calzamaglie.
Ho trasferito la vetrinetta in tinello, e l'ho trasformata definitivamente in una sorta di piccolo museo di ricordi e di viaggi.
Mia madre è riemersa spesso in questi giorni, a rivedere vari oggetti del nostro comune passato.
Ho appeso una sua immagine in bagno, sopra il water, vicina alle mie foto di bambino.
La maestra invita tutti a 'buttare la carta nel cestino!'.

Poco altro da segnalare.
La bici elettrica dà soddisfazioni, preparo il  primo viaggio in Estremo Oriente che dovrebbe avvenire a maggio, domani riprendo le lezioni e rincontrerò i miei giovanetti dopo il ponte, leggo tesi, tra poco andrò da Lalli a vedere la Juve in Coppa...
Il presente, in sostanza, è fermo come una pietra in secca.
Il futuro: semplicemente invisibile (o, peggio, inguardabile)...

1 commento: