Era già tutto previsto,
anche l'uomo che sceglievi.
e che tu mi avresti detto
le parole che mi dici... (R. Cocciante)
Alla luce delle telecamere, secondo il mito-rito della trasparenza totale (il che significa che le vere trattative avvengono altrove), il povero tortellino emiliano è andato a farsi lessare nel brodino Cinquestelle.
Per quanto calvo, lo scalpo di Bersani è già appeso al ramo.
Quando ho visto che al suo fianco, a tavola, aveva portato quello sfigato di Enrico Letta, cos'altro ci si poteva attendere ?
I grillini (sino a qualche giorno fa dileggiati dagli stessi Democratici -e da quasi tutti i 'democratici'- come populisti, demagoghi, inaffidabili, anti-politici), antipatici come sono (soprattutto la Lombardi, veramente perfida...), ne hanno subito approfittato e si sono presi su la soddisfazione di bollarli con lo stesso infamante marchio: 'siete l'usato insicuro, parlate di queste cose da vent'anni senza farle, avete dimostrato di non esserne capaci, non possiamo fidarci, vogliamo le prove...'
'Basta con i padri puttanieri, che hanno ingoiato i loro figli...', ha urlato poi -non ancora contento- lo stesso Grillo dal blog, anch'esso saturnino.
Come dar loro torto ?
Chi li ha votati, avrebbe detto lo stesso.
E l'hanno detto per tutta la campagna elettorale (a differenza degli altri che, allora, dicevano peste e corna dei grillini ed ora li invitano a nozze...).
Perlomeno coerenti. Ma la coerenza c'entra qualcosa con la politica, soprattutto italiana ?
D'altronde, a paradosso non si risponde con la logica, ma solo con un controparadosso: il PD doveva rinunciare al governo subito dopo il voto, Bersani avrebbe dovuto dimettersi, ammettendo la cocente sconfitta, e lasciare la patata bollente agli altri. Sottrarsi per prendere potere.
Invece, ha continuato a scegliere -coerente e logico- la strada dell'assunzione di responsabilità, cercando di stare disperatamente 'al centro del gioco', ben sapendo, lui e gli altri, che continuava a scommettere soldi che non ha.
E ben sapendo che il banco, qualunque cosa si faccia, sta comunque per saltare.
'L'obiettivo di Grillo è il cambiamento catastrofico', così ha sentenziato Cacciari.
'Vogliono solo stravincere e camminare sulle macerie', ha tuonato Ezio Mauro.
E quale sarebbe la loro alternativa ?
Vorrebbero ancora insistere, pare, con l'eutanasia assistita.
E assistita da un personale davvero scarso e incapace, come l'andamento e la trista fine del governicchio Monti (quello che doveva salvarci) abbondantemente dimostra.
Ora lo Psico-Napo, in attesa di esiliarsi a Sant'Elena dopo la disfatta, tirerà fuori dal cappello il nuovo salvatore della patria, quello che ci porterà fuori dal tunnel (o, più modestamente e realisticamente, ci traghetterà verso le prossime elezioni...).
Ma, ed inizia a vedersi, non ci credono più neanche loro.
E, per quanto fossi preparato al disastro, vedere le loro facce e la loro insipienza mi sgomenta.
Tra poco saranno (saremo) divorati da Moody's, spread e troie-troike.
E da una recessione senza scampo (e senza scalpo).
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