Quel che si fa a Capodanno si fa
tutto l'anno.
Se fosse vero, per
me, non sarebbe granchè.
Sono andato a letto
alle dieci e mi sono alzato stamattina a mezzogiorno, dopo aver letto
200 pagine della saga di Claudine, un vero capolavoro di Colette.
Qualche telefonata,
qualche messaggino, alcuni di circostanza, altri no.
Cena con patate e
favette lesse, alle sette.
Mi sentivo un po'
come la piccola fiammiferaia...
Ma sempre meglio
così che stare in piazza con gente che urla, canta, e fa finta di
divertirsi.
Fuori, peraltro,
non so.
Ho sentito qualche
botto, ma pochi.
In tv parlano di
Capodanno blindato.
Stamattina ho visto
milioni di persone che festeggiavano circondati da migliaia di
militari e transenne e controlli.
Ma si può
festeggiare così ? E, soprattutto, cosa c'è da festeggiare ?
Le forze
dell'ordine hanno vietato anche i botti.
I militari vogliono
essere gli unici a usare le bombe, si vede.
Sono le prove
generali del 2016, un anno in cui la militarizzazione delle nostre
vite procederà senza colpo ferire.
Tra attentati,
terrori, cicloni e alluvioni i pretesti per creare un clima di totale
insicurezza non mancano e non mancheranno.
Siamo nelle mani
dei nostri protettori, che non ci chiudono ancora definitivamente in
casa solo perchè altrimenti i mercati dello shopping crollerebbero.
Ma, della nostra
libertà, non gliene frega niente. Né a loro, né -purtroppo- a noi.
Ora arriveranno
freddo, vento e pioggia, mai tanto auspicati, a toglierci le polveri
dal naso e dai bronchi.
Auguri, allora, e
saluti particolati a tutti...!
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