giovedì 28 gennaio 2016

(non) li vidi tornare...

Ciao amore ciao, di Luigi Tenco, aveva avuto vari anni prima una versione con la stessa musica, ma un diverso testo: si intitolava Li vidi tornare.

Riprendo le mie insane abitudini da giardinetto.
4 verticale: tentato o dimostrato. Provato.
Una buona sintesi per questo viaggio.
Abbiamo tentato, ci siamo messi alla prova, siamo stati provati, abbiamo sperimentato.
Ci sentiamo provati, abbiamo dimostrato qualcosa a noi stessi, ci siamo tentati.

Nel viaggio: ho smesso di mangiarmi le unghie, ho smesso di leggere libri.
Ho scritto il blog, ho fatto qualche parola crociata, ma quasi sempre solo in compagnia.
Sono stato solo quasi soltanto nel sonno. Forse.
Ho ripreso a cantare.

Alla partenza, qualche difficoltà a partire: non riconoscevano i due biglietti.
Uno era prenotato da Viviana Forte, uno da Forte Viviana.
Un viaggio disgrafico, sempre un po' incerto e pieno di imprevisti, ma forte.
Non accadevano molte delle cose più previste, ma ne accadevano altre, spesso proprio a partire da quel che sembrava non funzionare secondo previsione.

Durante il nostro peregrinare su ciottoli, sabbie e lava: enormi e fantasiose ragnatele che univano muretti a foglie, rami a pali della luce, altezze ad abissi, visibile ad invisibile.
E cani di ogni foggia e pelo, tutti randagi e bastardissimi, flemmatici e abbandonati sulla terra, in mezzo alla strada, quasi sempre addormentati, affamati e tranquilli.
E piccole farfalle gialle e violette. E pesciolini nelle piscinette di mare a Paùl.
E granchietti tra gli anfratti a Mosteiros.
Un corvo nerissimo che gracchia sul cratere nel Cha.
Gatti che lottano per i resti della mia serra grelhada a Porto Novo.
Una blatta sul collo al ristorante di Remo.

Al rientro, i bagagli che non ritornano con noi.
Che restano sull'isola di Fogo, e poi viaggiano senza di noi verso l'Europa.
Ovviamente, la promessa capoverdiana non si realizza: non sono arrivati a casa di Vivi, e neppure a Fiumicino, ma a Ciampino. Non sono automaticamente sdoganabili, si dovrà andare lì ed aprirli in presenza. Poi forse ce li ridaranno e torneranno a noi. Ma non sono tornati con noi.
Si sono nascosti, si sono rifiutati di riandare qui, se ne stanno ancora lontani.
Non vogliono essere riaperti, vogliono restare chiusi, protetti, intatti.
Come non capirli ?




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