I paesi orientali son
l'Impero del Mali, ma la Nato no...
Sono loro a causare la
guerra mondiare, ma la Nato no...
Esattamente
trent'anni fa, al campo antimilitarista de La Maddalena, andava a
mille il nostro rifacimento di questo tormentone, a sua volta famoso
hit di 'Quelli della notte'.
Mi è
tornato alla mente ieri, mentre assistevo all'invasione del Radisson
a Bamako.
Questi
mega-hotel per ricchi mi hanno sempre fatto schifo, ancor più quando
stanno lì, impuniti, in mezzo al fango e alla povertà estrema della
gente, circondati da bidonvilles o favelas.
Ma, in
fondo, perchè le nostre tv ne parlano tanto ?
Proprio
perchè colpiscono noi, anche lì.
Il
telegiornale, come diceva Haig ne 'Gli umani', farebbe bene a parlare
sempre e solo di noi e dei nostri vicini, è l'unica cosa che davvero
ci interessa.
Anche
quando parliamo dell'Altro, è lo Stesso che ci parla.
Ma,
impuniti, non stanno ad ergersi solo gli alberghi per nababbi.
Pensate
agli Emirati Arabi, con le loro fantasmagoriche metropoli ed i loro
grattacieli multicolori.
Alleati
dell'Occidente e finanziatori dell'Isis, ci stanno comprando pezzo
per pezzo (centri commerciali, squadre di calcio, ospedali,
cittadelle finanziarie, quartieri interi, aziende di prestigio...)
E per
questo stiamo muti, senza poter fare nulla, parlando di loro e dei
loro misfatti meno possibile.
Ora,
dopo aver tradito noi -comprandoci-, stanno per tradire anche i
giovani fanatici che si aggirano per le nostre città. Quando li
avranno usati ben bene, anche questi idealisti disperati, capaci di
uccidersi urlando 'Allah akbar', capiranno che stanno soltanto
facendo il gioco di pochi Paperoni d'oriente (e, forse, per ennesima
beffa, anche d'occidente).
Impunemente
anche Renzi continua a sfoderare il suo sorriso, a dirci che ce la
faremo, che dobbiamo stare tranquilli. Il suo ottimismo è
ineluttabile, immarcescibile, strutturale.
L'importante
per lui è restare lì, andare avanti verso l'abisso, ma col sorriso.
D'altra
parte, anche l'Isis perchè dovrebbe perdere tempo con l'Italia ?
Non
importa che quattro ragazzi mettano a ferro fuoco Parigi, facendola
in barba alle nostre gioiose macchine da guerra.
Non
importa che i nostri nemici siano già in casa, mentre ci si illude
di poter blindare i confini esterni europei (e tra non molto anche quelli interni)..
Non
importa che qualcuno stia provando a rifarci vivere le Crociate, da
una parte e dall'altra.
Stiamo
sereni, dice lui.
Sappiamo
già come andrà a finire.
Eppure,
davanti a tanta impunità e impenitenza, a tanta boriosa
sfacciataggine, in questa nostra storia che non è mai davvero uscita
dal circolo perverso dell'umiliazione e della rivalsa, ora lo
sappiamo: non ce lo permetteranno più.
Possiamo
continuare a vivere e ad agire così come ci pare, ma non potremo più
farlo impunemente.
Saremo
puniti, in molti modi, ferocemente, senza ritegno e senza sosta.
Noi
non smetteremo, se non costretti.
Ma,
che sia chiaro, neanche loro.
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