Dopo i Cinque Stelle e Syriza ci godiamo ora nel firmamento della
politica la nuova stella che albeggia: Podemos.
Vengono dalle lotte degli indignados, che -dopo essere stati
sgomberati e manganellati in piazza- si ripresentano nelle urne, e
prendono molti molti voti.
I loro avversari politici perdono molti molti voti, a loro vantaggio.
Tanti che si sarebbero astenuti sono andati a votare, e si sono
affidati alle speranze di Podemos o di Ciudadanos.
Ma come mai hanno dovuto lasciare le piazze e candidarsi alle
elezioni ?
Perchè, alle prime botte, hanno avuto paura di continuare a
prenderle.
Perchè questa è l'unica forma di opposizione concessa da chi ci
domina.
Perchè chi controlla il gioco sa che è molto meglio farli entrare
in Parlamento che gestirli fuori.
Perchè chi conosce il gioco sa che è più facile neutralizzarli e
manipolarli, se entrano.
Guardiamo ai Cinque Stelle e a Syriza: cosa possono fare in fondo ?
Syriza è al governo della Grecia e non può muovere un passo senza
obbedire alla troika.
I grillini sbraitano e si agitano ovunque possano, ma cosa combinano
di fatto ? Poco o niente.
E non è che Monti o Renzi o Berlu possano aver (avuto) più potere.
Pensare che si possa influire sulle sorti di un paese attraverso le
elezioni e i parlamenti si è rivelato ormai assolutamente illusorio.
Non lo è mai stato tanto come oggi, e così sarà sempre di più.
Si tratta solo di teatro, di uno spettacolo, di un evento sportivo.
Ci fa piacere comprare il biglietto, tifare, sperare di vincere, ma
poi ?
Gli unici a guadagnarci qualcosa sono i politici stessi, e i loro
sponsor.
Per il resto, non può avvenire nulla, solo l'ennesima sceneggiata...
Qualche tempo fa scrivevo che, ad un certo punto, -con la crisi della
politica, del lavoro e dei consumi- ci sarebbero rimasti soltanto lo
spettacolo e la guerra.
E che, alla fine, gli spettacoli sarebbero finiti e che lo spettacolo stesso sarebbe diventato guerra.
E che ci sarebbe rimasta solo la guerra come spettacolo.
Ci siamo quasi.
Ormai anche gli spettacoli sportivi stanno diventando questioni
d'ordine pubblico, luoghi di corruzione e di guerra tra bande,
contesti per alleanze violente e distruttive.
E la violenza, la guerra stanno occupando permanentemente le nostre
televisioni, i cinema, i videogiochi, gli immaginari.
Coltiviamo i nostri orticelli di pace, buoni buoni.
Ma intorno cresce il delirio, ci assedia, e lo sentiamo...
Polemos è il padre di tutte le cose. Quanti anni sono passati? 2500? Pur concordando con te, in gran parte, non mi pare ci sia niente di così nuovo. Così va il mondo, diceva lo scrittore. È solo che lo spettacolo, grazie ai mass media, è in mondovisione 24 ore su 24.
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