martedì 5 maggio 2015

perdono

L'Italicum, dice Renzie, impedirà alle minoranze di porre il veto sulle decisioni della maggioranza di turno.
Quel che non può dire è che a governare sarà una minoranza, la sua.
Una democrazia rappresentativa poneva già seri problemi a definirsi tale se decideva a suon di maggioranza.
Figuriamoci ora che, con un 20% di voti al primo turno, potresti avere tutto in mano al secondo.
E con il partito unico, neppure in coalizione.
Perchè quel che conta è decidere, possibilmente da soli e in fretta.
Si realizza il grande sogno di Gelli e Craxi.

Ma tanto, che si sia maggioranza o minoranza, vincenti o perdenti, tutti perderanno e perderemo insieme.
La democrazia è già perduta, ne restano il nome e gli ultimi scampoli.
Non è più compatibile con i diktat delle banche centrali e della finanza.
E chiunque vinca, sarà sempre solo una minoranza nel paese, e un minorato rispetto ai poteri forti di cui sopra.
Le elezioni ricordano sempre più la partita di ieri notte a Milano.
Delle vecchie glorie, imbolsite e calve, che giocano per fare beneficienza ai bambini poveri, sotto l'egida dell'Expo.
Dei milionari che giocano per dei miliardari per il bene dei poveri !
Oppure ricordano Cagliari-Parma: chiunque vinca dei due, comunque retrocederanno entrambe.
Mette malinconia, davvero, oggi, anche tifare per qualcuno.

Perdiamo tutti.
Pèrdono tutti.
Perdòno tutti.




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