mercoledì 5 novembre 2014

poveri noi

Per capire come sta cambiando il nostro paese, e quanto rapidamente, basti pensare che sino a qualche tempo fa il nemico numero uno della Fiom era Marchionne.
Ora è Renzi.
Che non è il capo della Fiat, un riccone, un padrone.
E' il capo del PD e del Governo.
Sì, oggi Renzi e Marchionne coincidono su quasi tutto.
Anche sul nemico numero uno.
Si tratta di una falsa alternativa, quella tra loro e il sindacato, è giusto dirlo.
Un'alternativa, se c'è, non riguarda né l'uno né l'altro.
Si sta parlando solo del peggio e del meno peggio, come sempre in politica...

Ieri sera, per la prima volta, ho assistito ad uno scippo in pieno centro.
Un ragazzo giovane, forse immigrato, con una felpa e un cappuccio bianco, ha assalito una signora in carrozzella e le ha strappato la borsetta, scappando via come un fulmine.
Mentre lei urlava, il ragazzo ha attraversato via Roma tra le macchine, è passato quasi davanti a noi, immobili e impotenti, che attendevamo il filobus, e stringevamo le nostre buste e borsette.
Tu da che parte stai ?, mi sono chiesto.
Ci siamo guardati, e siam rimasti soli, soli come deficienti...

E da che parte stare tra gli immigrati che occupano le case popolari a Milano e le persone che le abitano regolarmente e che si trovano -all'improvviso- le porte sfondate e dei disperati dentro ?
La falsa alternativa tra potenti è simile a quella tra poveri.
I potenti ci conducono alla guerra tra noi, tra quelli che non hanno nulla e quelli che hanno ancora qualcosa, tra quelli che hanno un lavoro e non ce l'hanno, che detengono un documento di cittadinanza e no.
Ci fanno scannare tra noi, come i curdi contro l'Isis.
Mentre i potenti stanno a guardare, e nessuno li tocca.
E attendono di arrivare solo alla fine, a prendersi il malloppo, tra i cadaveri.

Nessun commento:

Posta un commento