Nelgi ultimi tempi, alcune donne stanno facendo l'esperimento di camminare per strada, filmate di nascosto, e conteggiare il numero di frasi compiaciute, tentativi d'abbordaggio, apprezzamenti fisici che ricevono dai maschietti di turno, opportunamente appostati e nullafacenti.
Il fatto che ne ricevano tanti viene letto come un attacco alla libertà e alla dignità delle donne, una sorta di introduzione alla violenza e allo stalking.
Ma da quando un tipico gioco sociale tra i sessi, che si consuma da millenni di storia umana, è divenuto qualcosa di inaccettabile e perverso ?
Preferiamo che i maschi si tengano certi pensieri per sè ?
E pensiamo che questa 'repressione' favorirebbe una dimunuzione della violenza intergenere ?
E che dire delle donne che apprezzano maschi palestrati e muscolosi, ben vestiti o atteggiati da divi ?
Mi sembra che si stia perdendo il senso delle proporzioni, che si confondano i livelli, e che si stia procedendo a tentare di immunizzare, ipocritamente peraltro, gli ultimi residui di vitalità (magari stupida, infantile, primitiva, animale, ma vita).
Lo stesso mi pare che possa valere per le polemiche scatenate dal post del collega Marco Zurru, titolato 'La figa al potere', e che gli sta costando un deferimento al Comitato Etico dell'Università.
Al di là della persona (che conosco) e dei contenuti (che non conosco), mi sembra davvero esagerato quel che sta accadendo.
Potremmo compensare con un post intitolato 'Il cazzo al potere' (il che sarebbe anche più veritiero, ancora oggi, all'interno della politica, della società e dell'Università) ?
Oppure nessuno avrebbe da dire al proposito ?
O ci darebbero fastidio soltanto la volgarità dei termini usati ?
Ma basta, su...
Resto perplesso di fronte a quel che sta apparendo sempre più come quel che dovrebbe essere una vera donna, o una donna di successo: si passa dalle veline galline, attraverso le ministre carine, sino all'astronauta tutta d'un pezzo.
Come se Fazio o Renzi fossero meglio di Ricci o Berlu.
Sarebbe questa la differenza tra sinistra e destra, nella relazione televisiva e pubblica tra i generi ?
Sotto il vestito, poco.
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