Gli fece piacere constatare che la
neve aveva ripreso a cadere...
Adesso, dentro, insieme alla
tristezza che aveva provato la sera in cui era arrivato a Kars,
sentiva anche una specie di felicità.
Aspettando che gli arrivasse una
nuova ispirazione, passò lentamente, come in un sogno, davanti ai
palazzi di cemento armato, brutti e miseri, ai parcheggi coperti di
neve, alle vetrine ghiacciate delle sale da tè, ai barbieri e
droghieri, ai cortili dove i cani abbaiavano fin dai tempi dei russi,
e ai negozi dove si vendevano pezzi di ricambio per trattori e per
carrozze e formaggi.
Sentiva che non avrebbe dimenticato,
fino alla fine dei suoi giorni, tutto ciò che vedeva...
Questa straordinaria chiarezza di
percezione che provava per i dettagli del momento che viveva, e il
sentimento che ' in quell'istante tutto era connesso a tutto e lui
era un pezzo inseparabile di questo mondo profondo e bello ',
cresceva dentro di lui con una forza tale che pensò gli stesse
arrivando una nuova ispirazione, così entro in una sala da tè in
viale Ataturk.
Ma l'ispirazione non arrivò.
'Non voglio assumermi questa
responsabilità', disse alla fine.
'Perchè ?'.
'Forse perchè non sono affatto
coraggioso. Adesso sono molto felice. Non vorrei diventare il
bersaglio degli integralisti...Anche se me ne scappassi in Germania,
un bel giorno mi sparerebbero in strada e mi ammazzerebbero.
'Prima ucciderebbero me, -disse
Sunay orgoglioso-. Ma mi ha fatto piacere che tu abbia detto di non
essere coraggioso. Anch'io non lo sono, credimi. In questo paese solo
chi ha paura rimane in piedi. Ma tutti i vigliacchi sognano sempre di
fare un giorno qualcosa di veramente eroico, no ? '
'Io adesso sono molto felice. Non
voglio assolutamente diventare un eroe. Sognare l'eroismo è la
consolazione degli infelici...'
'Ma una parte di te sa bene che
questa tua felicità non potrà durare a lungo'...
'Nessuna felicità dura a lungo, lo
so, -disse Ka prudente. Ma non ho nessuna intenzione di compiere atti
di eroismo e di farmi uccidere soltanto per prevenire la possibilità
di una scontata infelicità...'
'Allora qual'è il vero motivo ?'
'Certamente in tutti i suicidi il
vero motivo è l'orgoglio. Perlomeno, le donne si uccidono per
questo!'
'Per l'orgoglio ferito nell'amore?'
'Non vuoi proprio capire! -disse
Kadife-. Una donna si uccide non per l'orgoglio ferito, ma per
dimostrare quanto è orgogliosa...Ogni volta che penso di uccidermi,
sento che loro hanno pensato come me. Il momento del suicidio è
quello in cui le donne capiscono meglio che sono sole, e sono
donne...Le donne si uccidono con la speranza di vincere. Gli uomini
lo fanno quando vedono che non c'è più nessuna speranza di
vincere...'
(da Orhan Pamuk, Neve, 2004)
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