venerdì 7 novembre 2014

freddo da est

Gli fece piacere constatare che la neve aveva ripreso a cadere...
Adesso, dentro, insieme alla tristezza che aveva provato la sera in cui era arrivato a Kars, sentiva anche una specie di felicità.
Aspettando che gli arrivasse una nuova ispirazione, passò lentamente, come in un sogno, davanti ai palazzi di cemento armato, brutti e miseri, ai parcheggi coperti di neve, alle vetrine ghiacciate delle sale da tè, ai barbieri e droghieri, ai cortili dove i cani abbaiavano fin dai tempi dei russi, e ai negozi dove si vendevano pezzi di ricambio per trattori e per carrozze e formaggi.
Sentiva che non avrebbe dimenticato, fino alla fine dei suoi giorni, tutto ciò che vedeva...
Questa straordinaria chiarezza di percezione che provava per i dettagli del momento che viveva, e il sentimento che ' in quell'istante tutto era connesso a tutto e lui era un pezzo inseparabile di questo mondo profondo e bello ', cresceva dentro di lui con una forza tale che pensò gli stesse arrivando una nuova ispirazione, così entro in una sala da tè in viale Ataturk.
Ma l'ispirazione non arrivò.

'Non voglio assumermi questa responsabilità', disse alla fine.
'Perchè ?'.
'Forse perchè non sono affatto coraggioso. Adesso sono molto felice. Non vorrei diventare il bersaglio degli integralisti...Anche se me ne scappassi in Germania, un bel giorno mi sparerebbero in strada e mi ammazzerebbero.
'Prima ucciderebbero me, -disse Sunay orgoglioso-. Ma mi ha fatto piacere che tu abbia detto di non essere coraggioso. Anch'io non lo sono, credimi. In questo paese solo chi ha paura rimane in piedi. Ma tutti i vigliacchi sognano sempre di fare un giorno qualcosa di veramente eroico, no ? '
'Io adesso sono molto felice. Non voglio assolutamente diventare un eroe. Sognare l'eroismo è la consolazione degli infelici...'
'Ma una parte di te sa bene che questa tua felicità non potrà durare a lungo'...
'Nessuna felicità dura a lungo, lo so, -disse Ka prudente. Ma non ho nessuna intenzione di compiere atti di eroismo e di farmi uccidere soltanto per prevenire la possibilità di una scontata infelicità...'

'Allora qual'è il vero motivo ?'
'Certamente in tutti i suicidi il vero motivo è l'orgoglio. Perlomeno, le donne si uccidono per questo!'
'Per l'orgoglio ferito nell'amore?'
'Non vuoi proprio capire! -disse Kadife-. Una donna si uccide non per l'orgoglio ferito, ma per dimostrare quanto è orgogliosa...Ogni volta che penso di uccidermi, sento che loro hanno pensato come me. Il momento del suicidio è quello in cui le donne capiscono meglio che sono sole, e sono donne...Le donne si uccidono con la speranza di vincere. Gli uomini lo fanno quando vedono che non c'è più nessuna speranza di vincere...'


(da Orhan Pamuk, Neve, 2004)

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