venerdì 8 febbraio 2013

i re (della fine) del mondo

Perchè Ben non crede nella violenza. Chon invece sì.
E' un dibattito vecchio quanto il mondo, che qui non riprenderemo, ma in due parole:
Ben crede che rispondere alla violenza con la violenza generi solo altra violenza, mentre Chon è convinto che rispondere alla violenza con la non.violenza generi solo altra violenza, e la riprova è l'intera storia dell'umanità...
Insieme, Ben e Chon fanno un non-violento completo.
Ben è il non, Chon è il violento.

Chissà se la fede si incrina o si erode, se il fiume del tempo ne smangia le rive finchè semplicemente crolla.
Sembra una cosa improvvisa. Ma non lo è.

Ben non dice nulla. La sua versione della resistenza passiva. 'Gandhismo verbale', lo chiama.
('Il tuo avversario non può giocare a tennis -aveva spiegato una volta a Chon- se tu non gli rimandi la palla'.
'Non può giocare a tennis neppure se gli spari in testa', aveva risposto Chon.)
Duane fissa Ben per un secondo, poi si alza e se ne va.
Il gandhismo verbale funziona.

Quel che Ben non riesce a capire, pensa Chon, è che il sistema della giustizia tutela il sistema, non la giustizia.
Quindi l'unica cosa che possiamo fare è proteggerci da soli. Non puoi fare Gandhi su questo, non puoi sdraiarti in mezzo alla strada, perchè saranno ben lieti di passarti sopra e torneranno in retromarcia per un secondo passaggio...
Ben dice: 'No'.
Il potere del no è assoluto. Ben ne è convinto da sempre. Un rifiuto a partecipare all'errore, al male, all'ingiustizia. Non sei obbligato a farlo, basta dire no.

Chon: Al mondo ci sono persone cattive, Ben. Non le puoi nè cambiare, nè convincere, non puoi farle ragionare. Devi liberartene: sono rifiuti tossici.
Ben: Che bel mondo.
Chon: Non l'ho creato io; ci vivo e basta.
Ben: No, tu uccidi e basta.
Chon: Sei come tutti gli americani, Ben. Non vuoi sapere cosa bisogna fare per evitare che altri edifici ti cadano in testa. Vuoi soltanto startene seduto qui a parlare di 'pace' e a guardare la tv, mentre altri uccidono per te.
Ben: Io non ti ho chiesto di uccidere per me.
Chon: Troppo tardi, Ben.
Ben: E adesso ti sto chiedendo di non uccidere per me. Mi occuperò della cosa a modo mio.
Chon: Quale sarebbe questo modo ?
Ben alza il telefono e dice: 'Avete vinto'.

Cosa è successo ? ripete Stan. 
A noi ? All'America ?
Cosa succede quando l'infanzia finisce a Memphis, nelle cucine dell'Ambassador insieme ai Kennedy e a Martin Luther King, e le tue convinzioni, le tue speranze, la tua fiducia, giacciono di nuovo in una pozza di sangue ? 55.000 tuoi fratelli morti in Vietnam, un milione di vietnamiti, foto di bambini bruciati dal napalm che corrono su una strada serrata, i carri armati sovietici a Praga, e a quel punto ti arrendi, sai che non puoi reinventare il Paese ma forse puoi ri-immaginare te stesso e credi, davvero credi di poterlo fare, di poter creare un mondo tuo e poi abbassi le tue aspettative fino a un pezzo di terra dove opporre resistenza ma poi scopri che quel pezzo di terra costa dei soldi che tu non hai.
Cosa è successo ?
Altamont, Charlie Manson, Sharon Tate, il figlio di Sam, Mark Chapman, abbiamo visto un sogno trasformarsi in un incubo abbiamo visto pace e amore trasformarsi in guerra e violenza infinite il nostro idealismo in realismo il nostro realismo in cinismo il nostro cinismo in apatia la nostra apatia in egoismo in avidità e l'avidità era buona e abbiamo fatto figli, Ben, abbiamo avuto te e avevamo speranze ma anche paure abbiamo creato nidi che sono diventati bunker e abbiamo reso le nostre case sicure per i bambini abbiamo comprato i seggiolini per le auto e il succo di mela biologico e abbiamo assunto bambinaie poliglotte e pagato lezioni in scuole private per amore ma anche per paura.
Cosa è successo ?
Cominci cercando di creare un nuovo mondo e finisci per voler aggiungere soltanto una nuova bottiglia alla tua cantina, un paio di metri quadri al solarium, ti vedi invecchiare e ti chiedi se hai risparmiato abbastanza per la vecchiaia e all'improvviso scopri di aver paura degli anno che hai davanti che cosa è
Successo ?
Watergate, Irangate, Contragate, scandali e corruzione tutto intorno a te e tu non avresti mai pensato di essere corruttibile ma è il tempo che corrompe, è un fatto certo come la gravità e l'erosione, ti consuma ti esaurisce, io credo, figlio mio, che l'America fosse così, solo stanca di omicidi, guerre, scandali di
Ronald Reagan, Bush primo che vendeva cocaina per finanziare i terroristi, una guerra per tenere bassi i prezzi del petrolio, Bill Clinton e la realpolitik e lo sperma sui vestiti mentre i pazzi fanatici complottavano e Bush secondo e i suoi burattinai, un ragazzo del college governato da vecchi malvagi e poi accendi la tv una mattina e quelle torri stanno cadendo e la guerra è arrivata a casa cosa è 
Successo ?
Afghanistan e Iraq la pura follia le uccisioni i bombardamenti i missili la morte sei di nuovo in Vietnam e io potrei dare la colpa a tutto questo ma alla fine dei conti alla fine dei conti 
siamo responsabili di noi stessi.
Cosa è successo ?
Eravamo stanchi eravamo invecchiati abbiamo abbandonato i nostri sogni e abbiamo imparato a disprezzarci a schernire il nostro idealismo giovanile ci siamo venduti a poco prezzo non siamo
quelli che volevamo essere.

(Don Wislow, I re del mondo, Einaudi, 2012, passim)

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