Un giornalista americano che, a differenza di quasi tutti quelli italiani, crede ancora che possa esistere IL giornalismo, ci ha finalmente detto quel che da tempo tutti sapevamo.
Che siamo circondati da veri caimani, pochi ma assetati di sangue, il nostro.
E che essi siedono sui più alti scranni, sono stati chiamati, e ri-chiamati, a governarci e a dominarci.
E che anche l'ultimo, ridicolo velo della democrazia, il voto elettorale, non conta più nulla.
E che le decisioni sono sempre prese prima e dopo il voto, ed anche altrove.
E che la politica vera è sempre coperta, non è mai detta o dichiarata, è sempre menzogna, o verità togliattiana, stalinista, o gesuita.
E che non funziona come negli USA: per la metà di quel che ha fatto Napo lì sarebbe già stato costretto ad andarsene; qui da noi, la richiesta di messa in stato di accusa è stata archiviata in mezz'oretta.
In ogni caso e per ogni dove solo ipocrisia, retorica, finzione.
Ma si tornerà a votare, tra pochi giorni proprio qui in Sardegna, perchè lo spettacolo non finisca.
Per l'ennesima volta, dopo Monti e Letta, probabilmente avremo un nuovo governo in mano ad un non eletto, il Renzino di Borgo San Lorenzo.
Tutti lo cercano, tutti lo vogliono, ma lui nicchia, e sa il perchè.
Perchè una cosa è dire ed una è fare.
Perchè non vuol fare la fine di Berlu che, da capo del governo, ha dovuto capire che le cose che voleva fare (da imprenditore che fa e disfa) non poteva farle là dentro.
Perchè sa che Napo e le banche si fidano molto più di Letta che di lui.
Sarebbe come se uno dovesse fidarsi più di un altro che di stesso e, salve rare occasioni, non lo facciamo mai.
Perchè sa che, se prende il governo, ri-lascia il partito ai poteri di sempre e a quelli che vanno con le banche lì dentro, in primis il solito Baffetto.
Perchè sa, insomma, che sta per finire impantanato nelle sabbie mobili.
E che, se lo fa, sta per finire e basta.
Ma la domanda è: che ne sarà di lui, comunque, se non lo fa ?
Sarà divorato dai caimani, come tutti...
Nessun commento:
Posta un commento