Capodanno, nessun proponimento per il 2013.
Non ho proprio alcuna idea per quel che mi attende.
Attendo, e non so.
Ammazzo il tempo alla bell'e meglio, per quel che posso.
L'anno si conclude come è iniziato ed inizia come si è concluso: smarrimento, noia, inquietudine, assenza, senso di estraneità.
Pochi i periodi belli, da ricordare nel 2012: i giorni a Lanzarote, quelli alle Tremiti, la casetta di legno e chi mi ha aiutato, qualche settimana tra luglio e agosto con Serena, le lezioni di ottobre e novembre, alcuni momenti con Luca e Marta, qualche film con Mari o da solo, alcuni libri letti, il librino scritto con qualche fatica insieme a Stefano, poco altro...
Un pò meglio del 2011, ma niente di più.
Non mi pare, peraltro, che per gli altri sia andata meglio.
Il che non mi consola.
Sinceramente, per molti anni, ho pensato di essere destinato ad una vita migliore.
Ora, ogni anno, spero di non rimpiangere il precedente, di cui mi ero già lamentato a sufficienza.
Insomma, una palla (io, il tempo, e il resto...).
Non rincuora per nulla quel che accade intorno.
Davanti a Napo, ed al suo messaggio pieno di retorica vuota e falsa, solo voglia di tirargli un piatto.
E poi tutti i ceffi che passano in tv, veramente immondi.
E se esco, la gente non mi piace, e non mi piace stare tra la gente.
E neppure mi vedono, peraltro.
Pari e patta ? Non mi consola.
Insomma, poco da dire anche qui, ora.
Speriamo in bene, ma la vedo male.
Auguri, comunque.
Maddechè ?
Intanto, passeggiata tra Calamosca e il faro e il forte, struggente e bella da far male: colori che riconciliano con la terra, se non col mondo e con la vita...
struggente e bella da far male... "Straziante meravigliosa bellezza del creato" faceva dire Pasolini a Totò-Iago
RispondiEliminabuon anno