Si sa, quando qualcuno si prende cura di te, ti assiste e ti protegge, è difficile andargli contro, anche quando ha torto o, facendoti del bene, ti deprime o ti maltratta.
L'autocensura si fa strada, la possibilità di critica si perde, la polemica si stempera.
E' difficile picchiare il nonno o lo zio che ti danno la paghetta, anche se talvolta ci si sveglia la mattina con un gran voglia di prendere un'accetta e dargliela in fronte (e qualche volta accade proprio così, apparentemente all'improvviso...).
Quando sento Enrico Letta mi vien voglia di accetta, lo dico in rima.
Credo che il Governo Monti potrebbe essere l'occazione giusta per fare chiarezza- e ridurre l'attuale trasformismo- anche su questo: una destra-destra e una sinistra-sinistra fuori dai giochi elettorali, all'opposizione e sulla piazza; e due Centri veri, uno repubblicano ed uno democratico che lottano per il governo (oppure, ma fra un pò, un unico grande Centro). Letta & Letta, uniti nella lotta!
Il PD e il Terzo Polo vanno verso l'alleanza elettorale, per proseguire il lavoro di nonno Monti.
Altro che esperimenti di Milano, Cagliari e Napoli da portare su scala nazionale!
Tutto l'opposto.
Ma questa situazione, spero, non è e non sarà gestibile attraverso un ritorno al riformismo socialdemocratico o all' assistenzialismo democristiano, magari messi insieme, con qualche spruzzata di efficientismo nordico.
La crisi è sistemica, e farà a fettine tutti i modelli del passato.
Questo, onestamente, andrebbe riconosciuto, anche da parte dei 'tecnici-esperti'.
Ma non possono...
Non possono fare altro che riproporsi per quel che sanno e fanno da decenni (anche perchè la loro media anagrafica è superiore ai 60 anni).
La catastrofe è l'unica speranza.
E, da essa, forse, il nuovo.
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