giovedì 17 novembre 2011

CRIMINALI ONESTI

Nicolai Lilin, nel suo bellissimo 'Educazione siberiana'  ha coniato questo paradossimoro: criminali onesti.
Lui parlava dei suoi patrioti transnistriani e ceceni, ma la definizione mi pare calzante anche per i ministri appena eletti in Italia.
Tra parentesi: che differenze ci sono,tra Gianni Letta e Lavitola ?
Che il primo è inattaccabile, gioca in grande, ha un potere immenso e che il secondo si arrabatta.
La differenza sta nella classe (che, si sa, non è acqua..), ma sul resto...dov'è ?
Eppure stanno tutti lì a complimentarsi con lui, mentre Lavitola e Bisignani soffrono in silenzio (si fa per dire...)

Ma torniamo al Governo dei vampiri: è fatto così, di criminali onesti (o di onesti criminali, se preferite).
Tutti in grigio, come i Signori del Tempo che lottano contro Momo.
Sempre sobri ed eleganti, come i migliori spacciatori d'alto bordo quando scendono dagli aerei con la roba in valigetta.
Gran Sacerdoti della religione monetaria, asceti tristanzuoli ricchissimi, magnati cattolici dall'etica protestante (d'altra parte, anche Fazio e la moglie erano terziari francescani!)...
Insuperabili e inossidabili, si risollevano sempre, come Ercolino della Invernizzi.
E noi sotto, bocconi o adoranti...
Fondano la loro potenza sacrale su quel fantastico mix neo-con, composto di aggressività rampante e iper-competitiva permeata da una empatia solidale di facciata. Conservatorismo compassionevole, si chiama, la virtù portante dei criminali onesti. Imbattibile, come 'guerra umanitaria', o 'equi sacrifici'.

Intanto, mentre il grigio e la zona grigia ritornano di gran moda, non così per i neri.
Oggi (oltre ad aver caricato Cobas e studenti nelle strade, un buon esordio della nuova ministra...) hanno condannato il primo black bloc a 3 anni e 4 mesi per resistenza aggravata negli scontri del 15 ottobre. Pare che per lui non ci sarà prescrizione.

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