venerdì 11 novembre 2011

11.11.11, ore 11

TRISTE Y SOLITARIO FINAL

Berlu ci lascia, finisce il cabaret ed inizia la farsa.
A ritmi pluto-techno, davvero indiavolati.
Finisce l'autunno del medioevo, inizia il generale inverno.
Insomma, anche una liberazione può risultare triste.
Proseguirà la lotta tra indignados (ma dove sono ? o è l'informazione che non ne parla più sino alla prossima vetrina spaccata ?)  e fracasados ( o, se preferite, fallidos) ?
Sì, perchè è evidente che la soluzione dei problemi viene affidata esattamente a chi li ha creati ed ha fallito: alle stesse premesse di sempre, magari con qualche briciola di Keynes in più e qualche mollica di Chicago in meno.
Gli economisti e grandi previsori continuano a blaterare cifre e profezie e a questi apprendisti stregoni vengono consegnati i governi dell'Europa: nessuno ci crede più, ma quasi tutti continuano ad affidarcisi. Ecco perchè li chiamano poteri forti, immagino...
Ma avete letto 'Il cigno nero' di Taleb Nassim ?
E avete visto lo spot di Che Banca ?  Un ex ceto medio si aggira nella foresta della crisi, circondato da terribili ed avversi elementi naturali. E si rifugia nella banca dove trova tranquillità e benessere, e si salva. Il mondo alla rovescia. Le belve sono in banca, altrochè fuori ! Hic sunt leones, dovrebbero scrivere all'ingresso, e non all'uscita, delle loro sedi.


LACRIME NAPOLITANE

Finalmente, però, emergono alcuni elementi di chiarezza.
La Marce ha dichiarato: 'Siamo nel baratro!'. Quindi, l'orlo (del baratro) è finito e stiamo precipitando.
La UE ha dichiarato: 'Our growth is in standstill' (la nostra crescita è in stallo (amo questa parola!), e lo sarà per un bel pò...). Siamo diventati una still-life, un'opera d'arte.
Napo e Berlu si sono inventati le 'dimissioni a orologeria', ed infatti il giorno dopo sono scoppiate.
(Tra parentesi e sommessamente: ma quand'è che si dimette Napolitano ? E quando Francuccio Gesualdi sarà nominato Ministro dell'Economia ?).
Al convegno ASPO di due settimane fa una insigne economista canadese ha detto: 'la recessione e la deflazione sono sicure e si aggraveranno rapidamente. Se fossi in Italia andrei a ritirare i miei risparmi
e inizierei a fare provviste.'  Non male, eh...!
Quel che da sempre mi colpisce dei 'realisti' (quelli che continuamente ci invitano ad essere pragmatici, a badare ai fatti, a non essere utopisti e sognatori...) è che  -nella catastrofe- l'unico appello che sanno farci è a  'non perdere la speranza', 'ritrovare l'unità', 'ritrovare grandi intese', 'riprendere fiducia'...
E si mettono a parlare di 'speculatori in azione': ma scusate, i mercati finanziari, di regola, fanno qualcosa che non sia  'speculazione' ?
Almeno un pò confusi, no ?


SALVIAMO  'STO  PAESE...!

Ora finalmente si capirà che la recessione non dipende dal governo Berlusconi, ma dalla crisi verticale di un modello economico e sociale, da un passaggio d'epoca.
(Verticale: avete visto come si susseguano vertici su vertici, ma nessuno sappia più dove siano i lati ?).
Dai Monti scende il nostro Salvatore, appena eletto Padre della Patria.
Primi benefici effetti: il Pdl si squaglia come qualunque organizzazione carismatica che si rispetti, il Pd si getta indomito nella pugna pronto non si sa bene a cosa (ma temiamo di saperlo), i centristi gongolano in attesa di sbranarsi le loro spoglie.
Forse è per questo che in Veneto un comune hanno installato delle telecamere anche nei cimiteri: perchè gli zombies papa-demos-cristiani stanno ritornando...!
Solo che, mentre loro risorgono, i morti siamo e saremo, ancora una volta, noi.















 

1 commento:

  1. Virgilio, Eneide: “Più volte mutò nome la terra saturnia” (8, 329)

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