Vi dedico una poesiola che ho scritto stanotte:
Vorrei una vita
in cui le pere periscano,
come le speranze,
e in cui le pesche vellutate peschino
dolci bocche di pesci,
catturate da ami,
che amino.
Desidero una storia
dove si ascoltino i passi passare,
ed i mondi possano mondarsi
e le terre non fossero atterrite,
dal cielo.
Ho sognato
costi che vanno a costituirsi,
menti che non mentono
e adulti che non si adulterano,
invece.
Ho visto
i marci marciare
gli scarti scartare (di lato),
gli avanzi avanzare (dinanzi),
gli scalzi incalzare e scalzare,
il comune nemico.
Ho sentito scemare gli scemi
e sparire gli spari,
davvero.
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