Provo sofferenza nel vedere le immagini
dei giovani turchi che esplodono mentre manifestano a favore dei
curdi di Kobane.
Proprio nei luoghi in cui mi trovavo
un'estate fa.
I piccoli salmoni erano belli,
generosi, sensibili, solidali, lì a Suruc.
Ma un ventenne come loro e turco come
loro si è è messo addosso dell'esplosivo e li ha fatti saltare.
Insieme a tutti quei bei giochi e giocattoli che portavano con sè, per regalarli ai bambini oltre confine.
Insieme a tutti quei bei giochi e giocattoli che portavano con sè, per regalarli ai bambini oltre confine.
Non possiamo più pensare di affrontare
l'attuale situazione di guerra con l'ingenuità di tartarughe senza
guscio.
Non possiamo pensare che la politica
sia ancora quella degli striscioni e delle missioni d'aiuto.
Siamo già in un'altra dimensione, non
possiamo continuare a mentire, a illuderci e soprattutto a illudere i
giovani.
La politica è ormai sottomessa alla
guerra.
Provo tristezza quando vedo Renzi
andare alla Knesset e dire agli israeliani: il vostro destino è il
nostro destino! Allora sarà proprio un terribile destino, cari
miei...
Israele è assediata come non mai, in
crisi addirittura con Obama, isolata da tutto e da tutti, odiata nel
mondo più i qualunque altro paese della terra, forse anche più
degli stessi Stati Uniti (e ce ne vuole!). Bene. Arriva il nostro
premierucolo e va a promettere amore e ogni benedizione al popolo
eletto. E continua a legarci a loro a doppio nodo, ben sapendo
peraltro che così non la pensa la maggioranza di noi italiani.
Insomma, una visione strategica davvero
miope, da sudditi sottomessi.
L'Unione Europea continua nel suo
calvario, goccia a goccia.
La Grecia continua a svenarsi: dei 7
miliardi ricevuti, 6 e mezzo sono andati a ripianare i debiti
pregressi. E la proporzione sarà questa anche per i prossimi
'aiutini'.
Forte e spietata con i deboli, continua
imperterrita ad essere debolissima con i forti.
Una nana, paralizzata dagli stati
membri (grandi e piccoli) e dai poteri finanziari (locali e globali).
Sottomessa agli Stati Uniti, dipendente
dal gas russo, bistrattata da scafisti e califfi.
Insomma, ormai solo un carrozzone senza
forza e senza alcuna visione di se stessa.
Ero sempre più influenzato dal
pensiero di Toynbee, dalla sua idea che le civiltà non muoiano
assassinate ma che si suicidino...Sì, è stato in quel preciso
momento che ho capito: l'Europa aveva già commesso il proprio
suicidio...Quell'Europa che era il massimo della civiltà umana si è
letteralmente suicidata nel giro di qualche decennio...E allora, da
un capo all'altro dell'Europa, ecco i movimenti anarchici e
nichilisti, l'appello alla violenza, la negazione di ogni legge
morale.
Poi, dopo qualche anno, la fine si è
compiuta con l'ingiustificabile follia della prima guerra mondiale.
Freud non si sbagliava, e Thomas Mann nemmeno: se la Francia e la
Germania, le due nazioni più avanzate, le più civili del mondo,
potevano abbandonarsi a quella carneficina insensata, significava che
l'Europa era morta.
Poi sono tornato a piedi,
attraversando mezza Bruxelles, costeggiando il quartiere delle
istituzioni europee -quella lugubre fortezza circondata da tuguri.
Il giorno dopo sono andato a parlare
con un imam a Zaventem.
Il giorno seguente -il lunedì di
Pasqua- davanti a una decina di testimoni ho pronunciato la formula
rituale di conversione all'islam.
(M. Houellebecq, Sottomissione,
2015)
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