martedì 17 febbraio 2015

merdeka !

Merdeka!
Immaginatevi cosa vuol dire qui ?  Libertà.
Piazza della Merdeka, Viale Merdeka, Largo Merdeka...
Popolo della Merdeka, etc etc...
Ed immaginatevi le manifestazioni politiche: Merdeka, merdeka...!
Insomma, una politica di merda, come da noi.
La nostra libertà è una merda, basta solo capirlo. Qui è più facile.

Riso si dice Nasi.
Ordinare nasi a pranzo, divertente no ?
Nasi ai funghi, al maiale se non sei in un restoran islamico, nasi in brodo, nasi goreng (fritto).
E gli spaghetti si chiamano Mee, che si legge mii.
Voglia di mangiare mee stesso (ogni tanto lo vorrei) ? Qui puoi.
Se non vuoi mangiarti tutto, almeno il naso...

A proposito di mangiare: ieri, ottima pizza Napoletana al Ristorante Little Italy.
Un tipo davvero in gamba, con nonna italiana che ha fondato il ristorante.
Locale sempre pienissimo di malaysiani, prezzi un pò alti, ma grande qualità e cura.
Se gli italiani fossero un pò borneani sarebbero migliori ?

Appena arrivati, con un aliscafo lento, all'isola di Labuan.
Niente perle in giro, e neanche un segno su Salgari (così come a Sandakan).
E' una storia solo nostra, tutta italiana.
Loro non ne sanno nulla, pare.
Tra poco in spiaggia, c'è un bel sole.
Ieri pomeriggio abbiamo raggiunto il villaggio degli zingari del mare, i bajah, che vivono ancora su palafitte, in uno scenario da paradiso terrestre, poco sopra la capitale, a Mengkabong.
Un popolo di ex corsari, che ora è venuto a patti con lo stato, ma restano diversi, ancora zingari, anche nei tratti.
Un tuffo in una vita che resiste, fatta di barchette tra un canale e l'altro, di casette in legno sul fango, di bambini che giocano e chiedono denaro, di donne forti e uomini silenziosi.
Qui, nei ristoranti, sono sempre gli uomini ai fornelli e le donne che gestiscono i locali e servono ai tavoli.
Beh, si è fatto tardi.
Appena Diego si sveglia (gli capitano delle fasi di mancamento...), al mare...!
Che vita di merdeka, eh...









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