venerdì 6 febbraio 2015

e allora la tua faccia vietnamita mi ricorda tutto quel che hai...

Il mitico Lem, un uomo forte e gentilissimo, con una vecchia e piccola barchetta, ci ha accompagnato per il Delta, nei dintorni di Ben Tre (che vuol dire noci di cocco).
A motore, facendosi largo tra i fusti di palma e usandoli come leve nei tratti stretti e bassi, immergendosi con la testa e i piedi a bordo avvinghiati al timone per togliere radici e piante avvitatesi nell'elica...
E intorno una natura lussureggiante quanto mai, silenziosa e immensa, ma insieme delicata e dolce.
Come Lem, e come tutta la gente e i luoghi di questo paese.
Una mattina sorridente di luce, brezze e ondine, uccelli e pesci.

Piccole soste: su un costone di fango un localino ospita un matrimonio, con tanto di complessino, e volume a mille. Totalmente surreale. Lo sposo si avvicina e ci invita a mangiare con loro, in mezzo alla foresta.
Poi vediamo una piccola azienda di lavorazione del cocco: non resistiamo alle buonissime caramelle al mou.
E neanche al miele dal favo: Lem me ne offre un pezzo sfrigolante, lo metto in bocca, è buonissimo.
Ma c'è un ape dentro e sento un dolorino sulla gola.
Tutti si prodigano a curarmi, con dolcetti, riso, the, e tutto passa.

Ben Tre non è un luogo turistico come My Tho.
Forse è per questo che tutti, l'altra sera al mercato su strada serale, ci guardavano un pò stupiti, incuriositi, e ci salutavano continuamente, soprattutto i bambini.
A girare per Ben Tre ti senti il Papa.
Sembrano tutti felici che tu sia venuto proprio da loro.

Stacco totale nel pomeriggio: ritorno a Saigon (come qui testardamente continuano a chiamarla, e fanno bene, è un nome così bello e così pieno di poesia e di memorie...).
Ci tuffiamo nei meandri del caos fluttuante della metropoli, a bordo di due risciò, condotti da due anziani signori in bici.
Molto divertente stare in mezzo al traffico assurdo di questa città, protetti da quel piccolo e sgusciante guscio di latta.
Cholon, il lungo canale delle baracche e dei quartieri marginali al centro, i mastodontici grattacieli e viadotti, tutto tutto insieme.
Così è questa giungla, quotidiana e moderna, che abbiamo costruito per noi.

Ma stamane ci rituffiamo nella natura.
Gita in aereo all'isola di Phu Quoc.
Un tuffo nel mare tropicale da cartolina.
Ultimo tuffo in questo splendido Vietnam.



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