Se un sistema vuole restare stabile a livello 1, deve poter e saper cambiare a livello 2.
Se non sa o non può farlo, se il cambiamento viene rallentato o impedito ad oltranza, il sistema si destabilizza irreversibilmente e degrada sino a morire.
Se ad uno stallo evidente e cronico a livello 1 (Governo), si risponde con uno stallo al livello 2 (Quirinale), e si presenta questo come soluzione allo stallo 1 (e magari anche allo stallo 3 (Economia e Finanza), significa che il sistema vuole dissolversi da sè.
E vi evito per oggi di citare lo stallo 4 (Ecologia), di cui quasi non si parla, presi come siamo a lottare come galli nel nostro piccolo cortile.
Stiamo vivendo negli Stalli Uniti.
Stalli uniti d'Italia.
Sento passare l'idea che Napo abbia accettato ancora una volta perchè costretto e a malincuore.
Le cose non stanno per nulla così.
Come sempre, dietro la disponibilità pelosa al 'servizio', alla 'cura' e alla 'responsabilità', si palesano intrighi e veleni, desiderio di potere, protervia e dominio.
Napo si illude, ancora una volta, di poter fare il Napisan.
Ma impazzirà, come tutti, assalito dai miliardi di batteri e virus che lo assediano già, dalla metastasi cellulare che ci avvolge e ammorba da tempo.
Metastasi di cui lui stesso è parte e primo protagonista.
(Su questo leggete il fantastico Funeral Party di Travaglio sul Fatto di ieri...).
Grillo urletta in conferenza stampa e parla di golpettino.
Misura i toni, evita il comizio, si fa stranamente prudente.
Ed i suoi ancor più.
Brutti segni, sintomi di precoce istituzionalizzazione, o di paure e minacce inconfessabili.
Ma esclama: saremo gandhiani, non coglioni!
Me lo auguro. Ma non so quanto i suoi eletti ed elettori (e tutti gli scontenti, orfani e disperati del nostro paese) ne saranno capaci.
E cosa farò io in tutto questo ?
Mi limiterò ad osservare e a commentare gli stalli, stando io stesso in stallo, come è ora ?
O accadrà qualcosa di nuovo ?
dallo stallo... alle stelle?
RispondiEliminasarebbe bello, dai!
Prepariamoci al pensiero unico di stampa e tv, alla canzone mononota a reti ed edicole unificate. Ne abbiamo avuto i primi assaggi nelle dirette tv, con la staffetta dei signorini grandi firme che magnificavano l’estremo sacrificio dell’Uomo della Provvidenza e del Salvatore della Patria, con lavoretti di bocca e di lingua sulle prostate inerti e gli scroti inanimati delle solite cariatidi. Le famose pompe funebri.
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