martedì 2 aprile 2013

pesce d'aprile

Scusate, abbiamo scherzato, era solo un pesce d'aprile!
La colomba pasquale di Napo ha volato solo per poche ore.
I distinguo, le riserve, i commenti velenosi e coperti si sono moltiplicati in un battito d'ali.
E Napo non faccia la vittima ! 
Lui è stato uno dei protagonisti proprio di questo sfascio progressivo. Come ?
Attraverso la sua politica da sempre collusiva, mirante alla pacificazione, alla tranquillizzazione forzata, all'abbassamento dei toni, al sopore universale.
Conflitti non elaborati ed ora incancreniti, proprio mentre lui dormiva e cercava di far dormire tutti, per il bene e per l'unità della nazione. Morfeo colpisce ancora.
La commissione dei saggi (fa anche ridere solo a dire la parola, visti i ceffi che ha scelto) è l'ennesimo papocchio.
Serve soltanto a prender tempo, e ad escludere i punctum dolens (ineleggibilità, conflitto di interessi, corruzione...), fingendo di lavorare, senza speranza alcuna peraltro, su questioni inclusive e genericamente condivise (ma se si va nei dettagli...)...
Quella che illusoriamente chiama  'facilitazione della convergenza programmatica...', non può riuscire e, se riuscisse, non sarebbe altro che l'ennesimo inciucio.
Visto che il suo gioco ideale è saltato (grazie a Grillo), ora Napo si è inventato il suo gioco virtuale, che si giocherà da solo, in pensione: la resurrezione del governicchio Monti e la nascita del governicchio di larghe intese che non c'è (simbolizzato proprio dalle due oniriche commissioni...).
Tra due settimane lui se ne andrà (speriamo) e ci lascerà ancor più nella merda...

'Questo paese indeciso a tutto', scrive oggi Ilvio Diamanti su Repubblica..
'...Napolitano ha applicato l'unica soluzione possibile in un Paese eternamente in-deciso, come il nostro. Ha fatto ricorso a quella che il filosofo John Perry ha definito la "procrastinazione strutturata". Cioè, l'arte di rinviare a domani ciò che "dovremmo" fare oggi stesso. Ma in modo, appunto, "strutturato". Programmando "altre" cose utili. Ma meno importanti. Per prendere tempo. Perché più tempo "potrebbe" favorire il dialogo, far emergere soluzioni. Oggi non ancora visibili. Potrebbe. Ma potrebbe anche avvenire il contrario. Nuove divisioni e fratture. Più profonde e drammatiche...'.

La seconda che hai detto..., direbbe Quelo.


  



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