Quel che è accaduto stanotte nei pressi della mia facoltà merita soltanto un funereo silenzio.
Inutile parlare, protestare, recriminare, auspicare, pregare.
Tutto è già stato detto.
E tutto appare paradossale.
Paradossale che il crollo sia avvenuto proprio a Geologia (facoltà che non frequenta quasi più nessuno, non a caso, visto che nessuno considera i geologi e li lasciano blaterare -per un attimo- solo dopo i crolli).
Paradossale che i nostri consigli di dipartimento si riunissero proprio lì (anche due settimane fa) e che discutessero di usare i fondi del PNRR per digitalizzare l'università, mentre le aule implodono.
Paradossale che questo fatto, anziché favorire la manutenzione e la sicurezza dei luoghi, porterà ad un aumento della paura a frequentare (già indotta dal Covid) e favorirà una ulteriore richiesta di DAD da parte di molti studenti (e colleghi).
Paradossale che si usino i soldi pubblici per iniziative di puromarketing, ci si riempia la bocca di internazionalizzazione e successi mai raggiunti, e poi non si riesca a tenere in piedi gli edifici come se vivessimo in un qualche paese del terzo mondo.
Paradossale che si continui a cercare la crescita, mentre dovremmo (e potremo) soltanto mantenere qualcosa di quel che abbiamo, ed anche a fatica.
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