Berlusconi approfitta anche
della Liberazione per dare dei nazisti ai Cinquestelle: sarebbe degno
di Hiler, infatti, e antidemocratico, il loro veto a governare con
lui.
Come se la democrazia
significasse non opporsi a nulla, non avere avversari politici,
rimuovere i conflitti radicali.
Come se in democrazia si
dovesse vivere senza opposizioni, ma contassero solo le maggioranze e
le ammucchiate.
Come se il politicamente
corretto coincidesse ormai con il politico stesso.
Paradossale che in un giorno
come questo si finga di dimenticare che proprio la liberazione sia
dovuta passare attraverso una guerra civile, una separazione dolorosa
e terribile che ha visto combattersi ex amici, ha visto dividersi
famiglie e paesi.
Non a caso, per quanto
velleitariamente, Giorgetti minaccia la rivolta del Nord
produttivo contro l'inciucio sudista targato Fico.
Capisco che il voto abbia
fatto saltare, almeno per ora, il progetto di ennesima ed incestuosa
alleanza tra PD e Forza Italia.
E che la cosa non sia scesa
a Berlu e a Renzi, per non parlare delle continue delusioni per
Napolitano, che ha pensato bene di farsi saltare l'aorta per
festeggiare la liberazione (da lui).
A proposito di aplomb
democratico e di toni morbidi, ora vedremo le parolacce che
piomberanno sui Cinquestelle anche dalla direzione PD.
Buona notizia possibile: che
il PD vada a incasinarsi ancora di più, cioè verso la sua morte per
ennesima scissione.
Non vedo come Berlu e Renzi
possano rinunciare al potere che ancora detengono, e credo che lo
useranno tutto (sia contro Salvini che contro Di Maio e l'ancor più
pericoloso Fico).
Se avessero i voti
sufficienti, o li trovassero per strada, il governo sarebbe già cosa
fatta da tempo.
D'altra parte non vedo come
Lega e Cinquestelle possano accettare un governo del Presidente,
senza perdere credibilità e voti.
Quindi, nessuna via
d'uscita, direi.
Un ulteriore passo verso la
catastrofe del sistema parlamentare: ecco il regime antidemocratico
da cui oggi dovremmo liberarci.
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